mercoledì 31 dicembre 2008

Meno male che ci sono gli uomini...

A lavorare nella scuola - specialmente nella primaria - sono quasi tutte donne. La proposta del ministro Brunetta di alzare l'età pensionabile per le donne, quindi, ci interessa in modo particolare. Però siamo talmente crivellate dai colpi di questo Governo che ci sta impallinando - come insegnanti e come cittadine - che non abbiamo reagito più di tanto a questo nuovo attacco. Ma, appunto, meno male che ci sono gli uomini... Uno di loro - che da molti anni vive a fianco delle donne e conosce il tipo di vita che fanno, quello "ufficiale" e quello più oscuro e incessante - ha scritto una lettera aperta indirizzata a Brunetta e ai Capigruppo di Camera e Senato. Se la sua lettura vi convince (e sarebbe difficile che non lo facesse, perché dice esattamente qual è la realtà di vita delle donne, e quindi quanto irridente è la proposta del Ministro), mandatela. E mandatela anche ai capigruppo, in modo da darle visibilità. La lettera è in allegato e abbiamo preparato un foglio con gli indirizzi di posta elettronica dei capigruppo (6+6), allegato anche questo. La mail del nostro ineffabile Ministro, invece, è
info@renatobrunetta.it

martedì 30 dicembre 2008

Incredibile ma vero

Lo schema di regolamento per l'utilizzo delle risorse e per la scuola dell'infanzia e primaria licenziati un paio di giorni fa dal MIUR sono addirittura peggiori rispetto a quelli usciti dal Consiglio dei Ministri, ad esempio cancellano la compresenza anche dal tempo pieno. Nel coordinamento di oggi, assieme alle scuole della Valle Agno, abbiamo cominciato a ragionare su come si traducano in concreto le norme e su quali margini esistano. Perché possiate applicarvi anche voi in quest'utile occupazione, alleghiamo gli schemi aggiornati. Sappiamo che ormai avevate già imparato a memoria quelli usciti il 18, ma questo vi sarà comunque utile quando dovrete farne un'analisi comparata.

Come commento al post di ieri è arrivato un appello che alcune associazioni nazionali che operano nel campo del teatro, hanno rivolto a vari esponenti del Governo e hanno richiesto ad altre associazioni di sottoscrivere
. L'appello è la reazione alla decisione di molte scuole di sospendere gite e progetti, tra cui il teatro. Rivela la consapevolezza di tanti operatori culturali che da anni attuavano con le scuole laboratori e attività, che la scuola che Gelmini e Tremonti stanno costruendo adesso sarà più povera e non avrà i tempi e le disponibilità per approfondire e per sperimentare sui quali invece adesso si può contare. Speriamo che di questo impoverimento e di questo scadere nella qualità si accorgano anche altri: coloro che a vari titoli con la scuola collaborano, ma soprattutto i genitori che a scuola ci mandano i figli. Non è sufficiente che siano custoditi quattro, o cinque, o sei ore: bisognerebbe anche interrogarsi su cosa fanno, perché come un alunno è diverso da un altro, così anche una mattina di scuola - come qualità di apprendimento ed esperienza - può essere molto diversa da un'altra.


lunedì 29 dicembre 2008

Anche questo è un modo perché continui a esserci attenzione sulla scuola e sulla sua qualità

From: <report@rai.it>

Nel prossimo ciclo di puntate */Report/* si occupera' delle
problematiche della *scuola* (elementare, media, superiore e
universita'), delle sue condizioni, dei tagli e della riforma.
Ci interessano le vostre testimonianze e segnalazioni, chi ne avesse e'
pregato di inviare una mail all'autrice della puntata /*Stefania Rimini
*/all'indirizzo s.rimini@rai.it <mailto:s.rimini@rai.it>.

Cordiali saluti, Redazione Report.

giovedì 25 dicembre 2008

Buon Natale

Un augurio, convinto e affettuoso, a tutti quelli che non si rassegnano; che pur tra le mille fatiche quotidiane continuano a trovare il tempo per ritrovarsi e combattere; che non dicono mai "tanto è tutto lo stesso" e sono convinti che - comunque vadano le cose - ciascuno ha anche nelle proprie mani il potere e la responsabilità della cosa pubblica.

mercoledì 24 dicembre 2008

I prossimi appuntamenti sono: sabato 30 alle 15.30 con il coordinamento di Valdagno e giovedì 8 gennaio con il gruppo di lavoro della primaria. Se qualcuno desiderasse partecipare o volesse maggiori informazioni, mandi una mail.

sabato 20 dicembre 2008

Oggi e domani pomeriggio, dalle 16 alle 19, in centro a Schio c'è il volantinaggio sul "pacco di Maria Stella". La settimana scorsa si è parlato del tempo, questa settimana l'argomento è la QUALITÀ.

venerdì 19 dicembre 2008

decreti attuativi

Mettiamo a disposizione il contenuto dei due decreti attuativi, uno relativo alla riorganizzazione della rete scolastica e all'utilizzo delle risorse e l'altro relativo alla scuola dell'infanzia e primaria, approvati ieri dal Consiglio dei Ministri.

giovedì 18 dicembre 2008

Ci pisciano in testa, eccetera, eccetera...

Più che una fiaccolata, servirebbe forse un falò... Sono stati approvati oggi dal Consiglio dei Ministri i decreti attuativi della Gelmini sulla scuola: le dichiarazioni lasciano stupefatti: da quella secondo cui "il maestro unico è perfettamente compatibile con il tempo pieno», a quella per cui "ci sarà più inglese in tutti gli ordini di scuola" e anche "verranno potenziati i laboratori". Questo, a fronte di misure che vanno nella direzione diametralmente opposta. Per trattarci proprio da cretini, addirittura la Gelmini afferma che la scuola «non ha bisogno di scossoni, ma serve gradualità».

Ricordiamo che il termine per le iscrizioni è slittato al 28 febbraio e che le richieste dei genitori al riguardo sono cruciali. E' quindi meglio ragionare con calma sui decreti usciti oggi, su quali siano strategicamente le scelte più opportune per mantenere una scuola con un minimo di qualità, su quale sia la modulistica da presentare ai genitori. In rete ci sono già molte proposte, e a questo proposito aggiungiamo anche il link di Pavonerisorse. Dato che i tempi si sono allungati, vale sicuramente la pena di non fare scelte affrettate.

mercoledì 17 dicembre 2008

Si fanno risentire i genitori della Robinschool

Venerdì 19 dicembre 2008

Fiaccolata a difesa della scuola pubblica

Partenza da Piazzale Trento alle 18,00

Venerdì 19 dicembre 2008, Ore 21

Alla Sala Bellavitis di Bassano del Grappa

Assemblea dibattito

SALVIAMO LA SCUOLA PUBBLICA

Intervengono: Raffaele Iosa (ispettore scolastico), genitori, studenti, insegnanti, personale ATA

I ministri Gelmini-Tremonti mediante le leggi 133 e 137 vogliono inferire un colpo mortale alla scuola italiana. NESSUNA RIFORMA. SOLO TAGLI!

lunedì 15 dicembre 2008

Il PD di Santorso ha organizzato per questa sera alle 20,30 nell'aula magna dell'Istituto G. B. Cipani un incontro dal titolo COME CAMBIA LA SCUOLA. Parteciperanno il dott. Girolamo Covallero, Dirigente Scolastico del Liceo Martini di Schio, e il dott. Lino Cavedon, psicoterapeuta.

Analogo incontro informativo domani sera a Malo, nella sede del PD in via Barbè, alle 20,30. Oltre al dott. Covallero, ormai vera autorità in materia, parteciperanno Vallì Tosin (insegnante scuola primaria), Mariuccia Puleo (insegnante scuola secondaria) e un genitore.

meditate....

Meditate, gente, meditate…..


QUANTE BUGIE! NESSUN DIETROFRONT SUL MAESTRO UNICO
La Stampa 12 dicembre 2008-12-15
Intervista di Raffaello Mascia

La Gelmini ha incassato il colpo dell’Onda e ora deve fare marcia indietro. Così dicono di lei, signora Ministro. Cosa replica?
“ Siamo di fronte ad una ingegneria della mistificazione. Voglio essere chiara subito: il maestro
unico resta, chiaro? Anzi, resta “solo” il maestro unico. Il modulo dei due maestri su tre classi (sic) è morto e sepolto per sempre”
Ministro, ma qualche cosa è cambiato o no? Adesso si parla di maestro unico come opzione.
Non è sempre stato così.
“ Vede? Siete caduti anche voi nella rete della disinformazione. E’ stato sempre così, invece, da quando queste cose le ho scritte nel piano programmatico. Andatelo a rileggere.”
Le famiglie e le scuole possono o no fare delle opzioni sul maestro unico?
“No, il maestro è sempre unico”
Allora, su cosa possono farle?
“Sull’orario scolastico. Un docente ha un orario di lavoro di 22 ore. Se si sceglie di adottare l’orario di 24 ore settimanali, quella classe avrà un maestro unico, più due ore fatte da quelli di materie specialistiche, come religione o inglese,per esempio. Idem se si opta per le 27 ore.”
Se poi si sale a 30 o 40 ore… è detto esplicitamente che i maestri saranno due.
“Già, ma sono due nel senso che uno fa un certo numero di ore e quando ha finito arriva l’altro.
Non c’è compresenza, non c’è modulo. Prima lavora uno, poi lavora l’altro.
Ma se in una classe si alternano due docenti, il maestro unico salta?
“Uno sarà il maestro prevalente. Ma il modulo come è stato concepito fino ad oggi non c’è più.

sabato 13 dicembre 2008

La cosa peggiore è stata quando, giovedì sera, tutti dicevano: "Contenti, allora è fatta!". Avendo sperimentato in questi mesi la mistificazione della realtà operata dal Governo e la sua capacità ampiamente dimostrata di scrivere nei documenti ufficiali una cosa e di dire l'esatto contrario, eravamo quanto meno diffidenti, anche di fronte a tutte le affermazioni entusiastiche dei Sindacati. Abbiamo letto, e vi alleghiamo, il documento ufficiale: ci pare che ci siano modifiche sostanziali rispetto alla scuola dell'infanzia. Per il resto, i tagli vengono mantenuti. Si parla di "congelamento" e slittamento dei tempi, non di revisione sostanziale. Ed è uscita ieri su La Stampa un'intervista disctretamente chiarificatrice della Gelmini. "Voglio essere subito chiara: il maestro unico resta. Chiaro? Anzi: resta "solo" il maestro unico. Il modulo dei due maestri su tre classi è morto e sepolto per sempre". E ancora "non c'è compresenza, non c'è modulo". E infine: "il 'modulo' come è stato concepito fino ad oggi non c'è più". Di buono c'è che la Ministra ha smesso con la storia di tre maestri in una classe, ora ce n'è addirittura meno di uno per ciascuna. Di nuovo c'è che finalmente dice quello che pensa (devono averla presa in un momento di debolezza). Di strano c'è che non si riesce a capire quest'odio che ha nei confronti del modulo: neanche fosse una comune sessantottina, neanche fosse una sentina di rapporti perversi, neanche fosse lo spazio nel quale molti di noi hanno imparato a confrontarsi, ad imparare dagli altri, a fare squadra...

giovedì 11 dicembre 2008

Ci arriva stasera da Livorno una richiesta: rendere visibili tutte le mozioni e gli ordini del giorno contro la manovra Gelmini Tremonti approvati in questi mesi dai vari organi collegiali e nelle varie assemblee inviandoli, domani, a organi di stampa e a rappresentanti istituzionali. Estendiamo la richiesta a chi di voi ha segnalato l'approvazione di un qualche documenti e riportiamo qui sotto i destinatari individuati, basta fare un copia-incolla.
Noi abbiamo mandato i documenti che erano in nostro possesso (IC Santorso, Battistella di Schio, Collodi di Thiene, Isola, Noventa, Zanella, ITAS Boscardin di Vicenza). Di altre scuole eravamo a conoscenza, ma non avevamo il file. Chi si vede fuori dalla lista, potrebbe provvedere.

E' meglio farlo perché i giornali stanno dando grande risalto all'incontro di oggi Governo/Sindacati e a ciò che si sarebbe ottenuto. Leggendo il verbale, però, ci sono parole come "congelamento" e "slittamento" che non ci permettono di abbassare la guardia.

annozero@rai.it, aprea_v@camera.it, ballaro@rai.it, belisario_f@posta.senato.it, bricolo_f@posta.senato.it, caterpillar@rai.it, chetempochefa@rai.it, cicchitto_f@camera.it, condor@rai.it, cota_r@camera.it, direttoreweb@ilgiornale.it, donadi_m@camera.it, eacea-info@ec.europa.eu, exit@la7.it, finocchiaro_a@posta.senato.it, forum@mediaset.it, frassinetti_p@camera.it, gabibbo@mediaset.it, gasparri_m@posta.senato.it, grazie@rai.it, indignatospeciale@mediaset.it, info@radio24.it, larepubblica@repubblica.it, letterealsole@ilsole24ore.com, marcotravaglio@anna.it, marcotravaglio@repubblica.it, nicolais_l@camera.it, panorama.@mondadori.it, redazione@libero-news.eu, redazionetg4@mediaset.it, redazionetg5@mediaset.it, roberta.lerici@yahoo.it, segreteria@la7.it, soro_a@camera.it, studioaperto@mediaset.it, tg3net@rai.it, tremonti_g@camera.it, ufficio.stampa@miur.it, vzucconi@aol.com;

Mettiamo a disposizione un documento, che è già su retescuole, redatto dall'assemblea delle scuole pubbliche di Bologna. E' molto interessante perché fa il punto sulla situazione ricordando riferimenti normativi e vari passaggi istituzionali e non della manovra Gelmini Tremonti e segnalando le modifiche man mano intrevenute, e indica poi un percorso possibile per continuare ad opporvisi.
Segnala anche alcuni nodi cruciali, ad esempio le iscrizioni per l'anno prossimo, per le quali ricordiamo che il termine è slittato a fine febbraio 2009.

mercoledì 10 dicembre 2008

Il coordinamento insegnanti/genitori/studenti si incontra questa sera alle 20,30 ai Due Mori a Schio. Il gruppo di lavoro specifico sulle elementari si ritroverà anche martedì 16, alle 20,30. Chi fosse interessato ad avere maggiori indicazioni, si metta in contatto.

lunedì 8 dicembre 2008

Eppur si muove

Ci sono realtà nelle quali gli insegnanti sono molto attivi e si lamentano di non riuscire a coinvolgere i genitori, altre nelle quali "nessuno batte un colpo" dalla parte dei docenti (almeno, a noi non ne giunge notizia), e sono le famiglie a muoversi. A Marostica un gruppo di genitori ha organizzato un incontro pubblico sulla riforma per venerdì 12 dicembre alle 20,30 nella ex chiesa san Marco, in via san Marco. Relatore sarà Lorenzo Mario, un docente di scuola secondaria esperto di legislazione scolastica. Per maggiori informazioni il recapito è robinschool@alice.it

Mettiamo in allegato la lettera con cui cinquanta docenti del Liceo Zanella di Schio hanno motivato alle famiglie la loro decisione di sospendere quasi tutte le attività aggiuntive. E' un documento completo e articolato, che può essere utile ad altri colleghi che si trovano nella stessa situazione.

sabato 6 dicembre 2008

Fare o non fare lo sciopero indetto per venerdì 12 dicembre?
Le nostre tasche sempre più vuote ci indurrebbero a non farlo, ma questo vorrebbe dire anche che le cose stanno prendendo una brutta piega. Se crediamo che sia importante far sentire la nostra voce, se riteniamo necessario unirci agli altri lavoratori per sottolineare ancora una volta che questo modo di fare politica non ci va bene, che i tagli indiscriminati non sono la soluzione ai tanti problemi,
allora ragazze e ragazzi è meglio essere in tanti, anche questa volta.
Dai, coraggio, chiudiamo le scuole e facciamo sentire che siamo in tanti!

giovedì 4 dicembre 2008

Bussate e vi sarà aperto

Questo appello non è strettamente legato alla scuola, che è il motivo del nostro blog. Riguarda però anche i bambini, e questo fa sì che interpelli tutti noi, educatori e no. C'era già arrivato due volte, per strade diverse, e finora l'avevamo comunque diffuso attraverso altri circuiti. Oggi però ci è arrivato per la terza volta e questo significa che è l'ora di attuare il famoso detto evangelico.

E' un APPELLO promosso dalla Segreteria Provinciale FIMP Federazione Italiana Medici Pediatri di Modena per tentare di fermare la proposta della Lega di abolire le cure primarie ed essenziali agli immigrati sprovvisti di
permesso di soggiorno, compresi i bambini.
Cliccare sull'indirizzo seguente per sottoscrivere
http://appelli.arcoiris.tv/salute

mercoledì 3 dicembre 2008

Cosa mette la Gelmini nella calza dei bambini?

Si avvicina Natale... Nella riunione del coordinamento di lunedì sera si è deciso di organizzare quattro volantinaggi in centro a Schio, tra la folla in piazza per i mercatini. Le uscite sono sabato 13 e 20 e domenica 14 e 21 dicembre, dalle 16 alle 19. Gli studenti garantiscono una perfetta tenuta da Babbo Natale, per gli insegnanti vedremo cosa si riesce a fare... Anche i volantini saranno in rigoroso stile natalizio, nel senso che cercheranno di evidenziare quali doni la 169 mette sotto l'albero della scuola pubblica (ce n'è più d'uno, e purtroppo sono ancora bene incartati, per cui è proprio difficile capire con precisione cosa ci sia nel pacco...).
Le idee ci sono, ma come sempre c'è bisogno di gambe e braccia per farle camminare. Chi è disponibile ad aiutare nel volantinaggio (anche una volta, alla fine sono tre ore...) ci contatti. Garantiamo un'accoglienza festosa.

martedì 2 dicembre 2008

Mettiamo tra i documenti due nuovi testi: il parere definitivo della VII Commissione, approvato il 27 novembre scorso, e una bozza di regolamento. Non è facile capire come si stiano muovendo le cose: l'impressione è che solo al momento dell'assegnazione degli organici sarà chiaro se ci sono le risorse per garantire gli attuali standard oppure se sarà concesso il mantenimento dell'orario senza però avere gli insegnanti per farlo. Questa grande - e probabilmente voluta - incertezza, rafforza l'idea che avevamo già espresso: non si deve abbassare la guardia, si devono portare avanti con forza azioni di protesta e di sensibilizzazione, si deve ricercare visibilità su quello che si sta facendo.
Per chi volesse capirne qualcosa di più, sabato prossimo alle 16, ai Chiostri di Santa Corona di Vicenza, ci sarà un convegno organizzato dal PD sulla scuola. I relatori sono la senatrice Mariangela Bastico, vice ministro della P.I. nel Governo Prodi, l'on. Daniela Sbrollini, membro della commissione bicamerale per l'Infanzia, e il dr. Luciano Chilese, assessore dl Comune di Montecchioo Maggiore. per chi ha figli, è garantito anche un servizio di custodia bambini.

lunedì 1 dicembre 2008

Questa sera alle 20,30 nella sala superiore dei Due Mori a Schio ci sarà l'incontro del coordinamento studenti, insegnanti e genitori.

domenica 30 novembre 2008

Ihhhhh, pioggia grigia e cielo plumbeo. Ficcatevi sotto a un plaid morbido e leggete qualcosa di interessante. Se poi avete tra le mani Diario di scuola, di Pennac, riuscite nel contempo a santificare la festa e a dedicarvi alla causa.

sabato 29 novembre 2008

Smettete di preoccuparvi

Ma chi l'ha detto, che i soldi per la scuola non ci sono? Ci sono, eccome. Ovviamente, per la privata. Ieri il gruppo consiliare di Rifondazione Comunista al Pirellone ha presentato un dossier sugli investimenti per la scuola della Regione Lombardia: per il "buono scuola" del prossimo anno scolastico sono già stati stanziati 45 milioni di euro. Ovviamente sono accessibili a tutti, ma la scuola pubblica ha quel brutto problema: costa poco perché vuole essere un diritto per tutti. Allora, alla fine, quest'anno è stato il 70% dei frequentanti la privata che ne ha goduto. Ah, per intascarlo non è necessario essere meritevoli o economicamente svantaggiati: solo il 26,45 delle famiglie beneficiarie dispone di un reddito fino a 30.000 euro; tutte le altre hanno un reddito dai 30.000 ai 198.000 euro... In conclusione la Regione Lombardia ad ogni studente della privata destina 707 euro, contro gli 8 per uno di scuola pubblica.


venerdì 28 novembre 2008

Ordine, contrordine

Ma allora il tempo è dalla parte della Gelmini!! A rettifica di quanto comunicato in precedenza, informiamo i gentili utenti che il gazebo a Schio sarà attivo dalle 9 alle 13, e non per tutta la giornata. Tra il materiale informativo a disposizione ci sarà anche un volantino riassuntivo dei cambiamenti dalla scuola dell'infanzia all'università redatto dal gruppo di Vicenza. Qui a fianco è indicato il link dell'Assemblea di Vicenza per chi se lo volesse scaricare.

giovedì 27 novembre 2008

Volere è potere, ma sapere è cambiare

Cosa fa cambiare idea alla gente? Sicuramente vivere la vicinanza ad altre persone diverse, ma anche l'esperienza, e anche la conoscenza. L'informazione è potere (in Italia, ne sappiamo qualcosa anche noi...), perché sono anche le informazioni che abbiamo a farci pensare alcune cose, a farci ragionare in un certo modo. Abbiamo sperimentato in questi due mesi quanto sia difficile far sentire una voce "altra", quanto sia cruciale comunicare tra noi e verso l'esterno, quanto possa essere vincente riuscire a farlo (e qui, brindiamo al potenziale democratico insito in Internet!).
Su questa linea due iniziative: il gazebo di sabato prossimo in piazza dello Statuto a Schio, probabilmente dall 9 alle 19 (servono persone disponibili a starci, anche con turni di un paio d'ore) e un volantino che riporta il giudizio durissimo che il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione ha espresso sulla riforma Gelmini Tremonti. Avevamo già fatto una comunicazione di questo tipo: la novità è che questa, anche con la collaborazione di alcuni genitori, verrà volantinata in tutte le case di Santorso e sarà a firma di tutti gli insegnanti dell'I.C.
Sappiamo bene che tante volte è difficile comunicare anche solo con i genitori, ma se vogliamo davvero far sapere, e far cambiare, è importante che le informazioni arrivino anche ai molti (ai più) che sono fuori dalla scuola. Non importa se non è firmata da tutti, non importa se non arriva dappertutto, ma lo sforzo dovrebbe essere in quella direzione.

mercoledì 26 novembre 2008

Tre cose

La prima è una rettifica sulla procedura per inviare l'esposto su Cossiga: finora ci hanno dato tre indicazioni diverse, ma teniamo buona quella fornita dalla Procura della Repubblica di Vicenza: non occorre autenticare la firma nè allegare copia del proprio documento di identità. Basta inserire nell'esposto i propri dati: cognome e nome, luogo e data di nascita, residenza, recapito telefonico.

La seconda è l'informazione che a Vicenza, come già avevamo anticipato, alcuni plessi attueranno momenti di scuola aperta durante i quali organizzeranno attività e informeranno i genitori sugli esiti che la riforma avrà sulla scuola. Mettiamo a disposizione il volantino di una delle scuole dell'I.C. n. 8. Se qualcuno lo volesse utilizzare, è in un formato modificabile. Ricordiamo che per Schio e Valdagno l'iniziativa forse si farà, ma più avanti. Infatti al momento stiamo investendo in altre idee.

Mettiamo qui sotto l'indicazione per firmare un appello in difesa della scuola pubblica. Dal sito segnalato è possibile scaricare moduli e volantino

Scuola, oltre 15 mila firme contro tutte le "leggi vergogna"

L'appello per la difesa della Scuola Pubblica ha raccolto ad oggi oltre 15.000 adesioni. Firma e fai firmare contro il DL 137/08, la legge 133/08 e il PDL Aprea

Firma l'Appello

martedì 25 novembre 2008

Piove sul bagnato

Anche giovedì 27 novembre alle 20.30 ci sarà un incontro pubblico sui temi della riforma. Lo terrà il Dirigente Scolastico dell'I.C. Fusinato di Schio, il dr. Grotto. La sede è l'auditorium della scuola A. Fusinato, in via Vecellio.

lunedì 24 novembre 2008

Attivi anche sotto la neve

Un gruppo di genitori dell'istituto comprensivo il Tessitore ha organizzato un dibattito sulla "riforma" che si terrà VENERDI' 28 NOVEMBRE 2008 alle ore 20.30 presso l'auditorium della
scuola media di via dei Boldù. Parteciperanno Girolamo Covallero, Dirigente del Liceo Martini di Schio, e Marilena Vitella che è stata per molti anni insegnante elementare e ora è apprezzata formatrice. Il titolo è molto bello: I genitori si interrogano, i genitori si informano.

Domani sera alle 20.30 si incontreranno ai Due Mori (prestigiosa sede per convegni, sita in via Pasubio a Schio) studenti e insegnanti in difesa della scuola pubblica. L'occasione è interessante sia perché la birra è buona, sia perché questa è la prima occasione in cui si progetterà qualcosa tutti assieme: studenti, insegnanti della primaria e della secondaria. Se qualche genitore volesse unirsi, ce n'è per tutti.

domenica 23 novembre 2008

Che?!? Con una domenica così siete qui a leggere il blog??? Sciò... sciò... uscite.

sabato 22 novembre 2008

Cattivi maestri

Non abbiamo dimenticato le parole pronunciate da Cossiga in un'intervista al quotidiano QN il 23 ottobre scorso, ribadite e rafforzate poi anche in altre occasioni.

«Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interno […] ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città […] Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri […] le forze dell'ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano […] Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì».

Noi pensiamo che questa siano parole gravissime: è terrificante che a pronunciarle sia non un estremista pazzo - come sarebbe lecito supporre - ma un uomo che è stato Ministro dell'Interno e Presidente della Repubblica, e che è tuttora Senatore. Non possiamo tacere perché la loro portata di violenza ed eversione non può passare sotto silenzio, come se dire e agire così fosse normale. Come insegnanti, non dobbiamo lasciar parlare maestri così cattivi senza alzare la nostra voce.
Siamo stati lenti ma tenaci: é stato redatto un esposto che ciascuno, presentandosi alla Stazione dei Carabinieri del proprio comune di residenza o anche per posta (dopo aver fatto autenticare la propria firma in Comune), può inviare alla procura della Repubblica. In esso si chiede di valutare se il comportamento di Cossiga sia stato conforme ai compiti che ricopriva come Ministro, e se le sua parole siano da considerarsi istigazione alla violenza e incitamento a disobbedire alle leggi dello Stato. Già verrà inviato da Schio, Santorso, Malo, Isola e Vicenza. Se ci sono colleghi di altre zone che, com'è auspicabile, vogliono a loro volta mandarlo, lo mettiamo tra i documenti.


venerdì 21 novembre 2008

Documento CISL

Come promesso ieri, mettiamo a disposizione il documento della Cisl che tratta i seguenti punti:
  • materie in contestazione
  • competenze e prerogative degli Organismi istituzionali
  • adozione di delibere da parte degli organi collegiali
  • possibili forme di protesta
E' stato emanato dalla Segreteria nazionale. Fornisce il loro punto di vista, che può essere o meno condivisibile, ma che vale comunque la pena di conoscere.
Viene da Roma.
Stasera c'è un vento furioso che scuote le case dalle fondamenta. Soffiasse un po' dove diciamo noi...

giovedì 20 novembre 2008

Esiti da gazebo

-Buonasera, siamo insegnanti. Possiamo darle un volantino che parla della scuola?
- Grazie, ma non ho figli.

Oggi pomeriggio più d'uno ha risposto così. Va benissimo fare i gazebo perché dà modo di dire, direttamente e guardando l'altro negli occhi, che la scuola è troppo importante per lasciarla nelle mani solo di chi ha figli (o di chi ci insegna, o di chi ha il potere di fare le leggi che la riguardano...)

Diamo alcune comunicazioni:
  • domani pomeriggio ai Chiostri di Santa Corona di Vicenza, dalle 16 alle 18,30 si terrà un convegno sulla scuola organizzato dalla CISL. Sarà presente anche Giorgio Santini, segretario confederale che ricopre un posto di responsabilità. Poniamo, in via del tutto ipotetica, che ci fossero degli iscritti CISL che in questi mesi hanno patito per le esternazioni e l'atteggiamento di qualche vertice sindacale... ebbene, questa potrebbe essere una buona occasione per dire quello che se ne pensa.
  • Segnaliamo che lunedì, sul Giornale di Vicenza, è uscito un interessante articolo di Lino Cavedon, psicologo che da anni lavora nella zona di Schio. Fa molti riferimenti alla scuola primaria, ma è condivisibile l'idea di scuola in generale che dal pezzo traspare.
  • Abbiamo già scritto che il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione ha dato un parere nettamente sfavorevole alle misure proposte da Gelmini e Tremonti. E' essenziale però che questo si sappia anche fuori dalle mura della scuola: Il CNPI non è un'assemblea di studenti rasta, è il più importante organo consultivo del Ministero: il fatto che dica che la riforma è pessima, dovrebbe mettere qualche pulce nell'orecchio anche a chi diffida degli studenti (perché non hanno voglia di studiare) e degli insegnanti (perché non hanno voglia di lavorare). L'informazione, che speriamo si comporti come un tarlo volonteroso, è stata riportata in un volantino che mettiamo a disposizione tra i documenti. Qualcuno pensa addirittura di scriverla in forma ancora più semplice e di consegnarla porta a porta. Liliana propone di mandare ai giornali lettere di questo tenore: "Riteniamo doveroso che gli organi di informazione divulghino il parere del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione , riunito il 17.11.08"

    "Il Consiglio esprime fermo dissenso e viva preoccupazione sulle scelte operate sul sistema di istruzione" e "considera necessaria una profonda revisione dei provvedimenti adottati, a partire da quanto previsto per la scuola primaria con l'istituzione dell'insegnante unico e l'orario di 24 ore settimanali" Ricordiamo che abbiamo messo a disposizione un foglio "indirizzi vari" con il recapito di alcune testate.

  • Scriviamo qui sotto un primo abbozzo di elenco scuole che hanno attuato una qualche forma di protesta (in genere si tratta di non attuazione di gite, se c'è blocco di progetti viene segnato tra parentesi). VI PREGHIAMO (vi preghiamo, vi preghiamo) di comunicarci se trovate errori o omissioni, perché quest'elenco sarà poi utilizzato, assieme a quelli di Valdagno e Vicenza, per stendere un documento unitario di tutta la provincia.
primaria Collodi di Thiene
primaria Manzoni a S. Vito di Leguzzano (fa parte dell IC Fusinato di Schio)
  • primaria di San Benedetto (dell'I. C. Battistella di Schio) (e anche i progetti che prevedono un'uscita, tutti i moduli salvo uno)

    primaria don Milani di Ca' Trenta (IC Battistella di Schio)

    IC Frigo di Cogollo (infanzia, primaria e media)

    IC "Galilei" di Isola (e i progetti salvo orientamento, stranieri e disabili)

    I.C. "Fogazzaro" di Noventa ha bloccato tutti i progetti non ancora avviati al 17.10.08. La maggioranza dei docenti nei Consigli di Classe, Interclasse ed Intersezione ha deciso di non effettuare le gite

  • IC "don Milani" di Mason Vicentino (e anche le attività aggiuntive)
  • I.C. Poiana Maggiore

  • I.C. Fara

    Liceo Scientifico "Masotto" di Noventa

  • Liceo Classico "G. Zanella di Schio" ha bloccato tutti i progetti (eccetto quelli obbligatori: salute e sicurezza), le attività aggiuntive (eccetto lo sportello di recupero), le pagelline di metà quadrimestre e le nuove adozioni di libri di testo

  • Liceo artistico e sociale Martini di Schio (anche tutte le attività aggiuntive)

    IPC di Schio (anche tutte le attività aggiuntive)

    IC Arsiero

    ITAS Boscardin di Vicenza (c'è il documento nel blog)

    Liceo classico “G. Zanella” di Schio

IC Santorso

Ci hanno passato stasera un documento della CISL (che ancora non vediamo nel loro sito) che fornisce precisazioni importanti al riguardo. Non abbiamo a disposizione il file, lo pubblicheremo domani.

mercoledì 19 novembre 2008

Ben svegliati!

E' appena arrivata (forse) una spiegazione sul documento citato nel post ???, quel documento secondo cui nella scuola dell'infanzia si sarebbero riconfermati i modelli orari esistenti: pare che non provenisse dal Governo ma fosse un emendamento presentato dai Senatori dell'opposizione, bocciato nella seduta successiva della commissione. Quindi si torna al punto di partenza. Ma nel commento al post di ieri - che riporta una comunicazione di Gennaro Loffredo, responsabile nazionale PRC Scuola e Formazione - pare che un dietrofront ci sia e che verranno attuate modifiche abbastanza sostanziali. Pare che... Abbiamo provato, come ci insegna la Storia, a risalire alle fonti, e abbiamo visionato le relazioni della Commissione Istruzione, presieduta dalla Aprea, che da alcuni giorni - anche se in maniera piuttosto frammentaria - sta esaminando il provvedimento. E' una lettura istruttiva e interessante, alla portata di tutti perché basta digitare sul motore di ricerca "VII Commissione Camera" e si trova il sito. Abbiamo scaricato la proposta di parere presentata ieri (ancora quasi oggi, data l'ora), è qui nel blog tra i documenti disponibili ed effettivamente contiene cambiamenti di rilievo. La Ministra, sempre impassibile, afferma di non essere disposta a recedere dalla linea, ma l'Aprea, fedele a Forza Italia dal 1994 e nel suo sito fotografata china a baciare la mano al Papa, non può venire accusata di essere una frangia estremista. E' un parere, anzi una proposta di parere, e sono bozze non corrette, ma se anche lei ha dovuto venire a patti, non è detto che, continuando a tenere il coltello tra i denti ....

martedì 18 novembre 2008

Parere CNPI

Il Consiglio Nazionale della pubblica Istruzione ha espresso parere negativo riguardo ai provvedimenti di "riforma" della scuola. Il parere del CNPI è consultivo, ma le parole che tale organismo ha usato per motivare la decisione sono così taglienti e inequivocabili che si spera abbiano strappato almeno una smorfia a chi di tali provvedimenti è l'artefice. Per una lettura completa dell'ordine del giorno, il sito è www.pavonerisorse.it
(home page - dal mondo della scuola - CNPI ordine del giorno sulla situazione attuale della scuola)

Gazebo gazebo gazebo gazebo

Come vedete dal titolo, sono quattro: li faremo a Schio. Il primo sarà giovedì 20 novembre, in occasione della marcia per i diritti dei bambini, in piazza dello Statuto dalle 16 alle 20. Distribuiremo materiale informativo e saremo a disposizione per dare informazioni su quello che sta succedendo. Tutti quelli che vorranno esserci saranno i benvenuti, e meglio ancora se porteranno qualche cartellone o dei volantini (magari della scuola secondaria, di cui finora nei gazebo si è parlato poco). Il secondo sarà sabato 29 novembre, tutto il giorno. Il 29 è una giornata particolare perché è stata avanzata la proposta di organizzare, tutte in questa data, forme diverse di mobilitazione e protesta. Vi forniamo il collegamento per leggere il documento integrale, contenente varie proposte, uscito dall'assemblea di Firenze della settimana scorsa: http://www.foruminsegnanti.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1373

Con ben scarso anticipo - ma l'abbiamo saputo anche noi dieci minuti fa - vi informiamo del fatto che stasera alle 18 ai Chiostri di Santa Corona di Vicenza ci sarà Elena Donazzan, assessore regionale all'Istruzione. Costei, invitata dai Circoli della Libertà, parlerà delle "bugie della sinistra sulla scuola". Insegnanti e genitori sono invitati a partecipare. Inutile dire che sarebbe bene che ci fosse dibattito.

Infine vi comunichiamo che, per vostra delizia e comodità, a
bbiamo messo tra i documenti da scaricare ben quattro indirizzari:
  • indirizzi vari (sindacati, giornali, istituzioni)
  • capigruppo Consiglio Regionale Veneto
  • donne elette in Senato
  • donne elette alla camera (avete mandato la lettera per Aprea e colleghe?)

lunedì 17 novembre 2008

???

Siamo nel disorientamento più completo. Vi facciamo una breve cronistoria, poi mettiamo i documenti che ci sono pervenuti tra quelli che si possono scaricare, e tirate da voi le conclusioni.
  • Parlando della nuova organizzazione, il Governo non ha mai fatto pubblicità alla riduzione oraria prevista anche per la scuola dell'infanzia ma di fatto, a pag. 6 dello Schema di Piano Programmatico, si legge "l'orario obbligatorio delle attività educative, nell'ottica di una progressiva generalizzazione e tenendo conto delle diversificate esigenze espresse dalle famiglie, si svolge anche solamente nella fascia antimeridiana, impiegando una sola unità di personale docente per sezione e riorganizzando il più possibile il funzionamento delle sezioni di una medesima scuola sulla base di tale opzione". Dalla lettura emerge che l'intenzione e quella di far sì che, progressivamente, la scuola d'infanzia arrivi a funzionare solamente al mattino. Da questo fatto, accese proteste.
  • La legge 169/2008 di conversione del decreto Gelmini Tremonti è ora all'esame della VII Commissione, e vi è giunta accompagnata da una relazione del Governo in data 6.11.08, intitolata "Piano Programmatico di intervento volti alla razionalizzazione dell'utilizzo delle risorse umane e strumentali del sistema scolastico" che dice "per le scuole dell'infanzia sono stati confermati i modelli orari esistenti e sono stati reintrodotti gli anticipi previsti dalla legge Moratti. Non è prevista alcuna riduzione di posti, anzi un'espansione del servizio". Una linea molto diversa, quindi, da quella espressa nel Piano Programmatico. Ma come non si era detto niente prima, delle modifiche pure scritte, così non si dice niente adesso, dei cambiamenti apportati.
  • Il bello è che negli atti della Commissione che sta esaminando il tutto, questa nuova linea non compare per nulla, e l'11 novembre si continua a discutere di scuola dell'infanzia antimeridiana, eventualità che sembrerebbe invece superata dalla relazione del Governo di cinque giorni prima.
E lo schema di Piano Programmatico che fin qui avevamo studiato? Scomparso dal sito del Ministero.
Tutto ciò è inquietante.
Non è normale che si prendano decisioni che stravolgono l'impianto di un ordine di scuola, come una drastica riduzione d'orario, e lo si passi sotto silenzio com'è stato fatto finora dal Governo che ha continuato a sventolare le sue parole d'ordine (serietà, ordine, disciplina) per spostare l'attenzione dalle misure concrete e penalizzanti per tutti i cittadini.
Non è normale che le modifiche appaiono per caso, in un documento che sboccia come un fungo dopo una notte di pioggia.
Non è normale che la Commissione che sta esaminando il problema ignori il documento.
Ma cosa vuol dire tutto questo? Che non sanno neanche loro quello che stanno facendo? Oppure che c'è un progetto in questo caos, quello di far sì che non esista garanzia di nulla? Tutti i documenti possono apparire, magari quando è necessario placare un po' gli animi, e scomparire, magari quando è il momento di prendere le decisioni. Ma qui stiamo parlando di scuola e del futuro di un paese. Nessuno di noi ha voglia di assistere a uno spettacolo di magia di terz'ordine, nessuno di noi vuole vedere quale coniglio tireranno fuori dal cappello.Non è così che vanno fatte le cose in un paese civile. I documenti sono "Nuovo Piano presentato in VII Commissione" e "Interrogativi su Nuovo Piano"

domenica 16 novembre 2008

Gara di tiro

Elena Donazzan, in forza ad AN ed assessore regionale all'Istruzione, in un'intervista al Giornale di Vicenza il 27 ottobre dichiara che "il modello Gelmini: è il futuro" (e lo intende un futuro auspicabile, non una tetra prospettiva), e ancora "l'idea del maestro unico è la migliore dal punto di vista pedagogico"; per finire, sostenendo l'idea di classi separate per stranieri, prevede "alfabetizazione culturale per tutti caratterizzata da elementi di religione cattolica". Nel corso di un incontro svoltosi recentemente a Castelgomberto ha inoltre affermato che lei non aspetterà il 2010 per procedere al piano di ridimensionamento della rete scolastica (come, dopo le molte proteste delle Regioni, il Governo si è rassegnato a fare): ha in mente di cominciare già da subito per iniziare a risparmiare. Più gelminiana della Gelmini, più tremontiana di Tremonti, più... inoltre è fusa direttamente in titanio con le sue idee: seguendo il modello ora in auge, chi non è d'accordo con lei, è un estremista prevenuto.
La signora Donazzan, oltre che preoccuparsi di migliorare la scuola, è anche nume tutelare dei cacciatori, che le sono debitori di varie misure a loro favore. L'altra sera abbiamo avuto un incontro con il coordinamento di Valdagno, e un collega ha proposto di far leva su di essi: se la Donazzan ricevesse pressioni dai cacciatori che, anche indipendentemente dalle proprie idee politiche le hanno assicurato un fedele e nutrito bacino di voti, forse potrebbe almeno frenarsi un po'. E' vero che un cacciatore, dovendo scegliere tra una buona scuola e una caccia con pochi limiti, sceglie probabilmente la seconda. Ma in questo caso l'una non escluderebbe l'altra. Molti di noi hanno cacciatori tra i genitori della classi o tra i conoscenti, e in alcune zone di montagna ce n'è una concentrazione alta. Se volete provare a parlarne con loro mettiamo qui gli indirizzi, dato che vogliamo giocarci fino all'ultima cartuccia.
Elena Donazzan - Assessore Istruzione e Fomazione Regione Veneto, Palazzo Balbi - Dorsoduro 3901, 30123 Venezia
ass.formazione@regione.veneto.it

venerdì 14 novembre 2008

Onde alte, mare mosso

Oggi a Roma sciopero nazionale dei lavoratori di università e ricerca e degli studenti universitari e delle scuole superiori. La foto che abbiamo messo vuole dire che siamo là con loro e che loro sono là anche per noi. Al di là degli specifici ambiti, delle età diverse, delle normative di riferimento, stiamo tutti difendendo un'idea di scuola come diritto, e non come servizio (magari a pagamento, e magari solo per chi se lo può permettere). E l'idea di un certo tipo di scuola: una scuola pubblica che funzioni bene, che sia accogliente anche per chi è straniero o in difficoltà, che faccia tesoro dell'esperienza e che metta a frutto la condivisione. Se qualcuno ne ha il coraggio, può leggersi l'intervista che il ministro Gelmini ha rilasciato oggi a Repubblica. Rispetto al maestro unico, dice che "non c'entrano i soldi. L'introduzione del maestro prevalente risponde alla necessità di avere un punto di riferimento educativo che accompagni la crescita personale e scolastica del bambino". Riguardo alle prospettive per il prossimo anno dice che "con l'eliminazione delle compresenze e il ritorno al maestro prevalente ci saranno 50.000 bambini in più che potranno usufruire del tempo pieno". Noi, nella scuola, si lavora da tanti anni: abbiamo ben visto come migliora la qualità dell'insegnamento quando si può approfondire un ambito disciplinare specifico. Abbiamo sperimentato quanto si può imparare dai colleghi e quanto l'attenzione e l'esperienza dell'altro può arricchire noi e aiutarci a vedere meglio e ad affrontare la scuola tutta in maniera più competente e con risultati più efficaci. Abbiamo ringraziato il cielo di avere quel paio d'ore di compresenza a settimana per lavorare con chi aveva vitale bisogno di venire seguito individualmente. Abbiamo letto, non da giornali comunisti e sovversivi, ma nel piano programmatico che riporta i conteggi di Tremonti, che entro il 2011 ci sarà una riduzione di 87.400 insegnanti e abbiamo letto anche che"le classi con orario opzionale verranno costituite ... nel rispetto delle disponibilità complessive di organico" e che il tempo pieno verrà attuato "nei limiti dell'organico previsto per l'a.s. 2008/09"
Speriamo tanto, e ci stiamo dando da fare il più possibile per questo, che anche i genitori capiscano che anche se la Gelmini ripete queste frasi, immutabile e inossidabile, in ogni occasione, quello che conta è quanto sta scritto nelle leggi e nei regolamenti. Non saranno i genitori a scegliere, sarà l'organico. E con i tagli previsti, i genitori potranno chiedere quello che vogliono: verranno accontentati solo finchè non si saranno "smaltite le scorie". Poi, che s'arrangino.
Questo è il motivo della seconda foto, scattata a Roma il 30 ottobre. Qualcuno forse comincia a capire, se c'è stato un calo di 5 punti nei sondaggi, ma è proprio una corsa in salita.
Finiamo con una cosa bella: a Torino l'orchesta filarmonica del Teatro Regio ha tenuto un concerto per contribuire al pagamento dei biglietti del treno speciale che ha portato gli studenti a Roma. Un po' di buona musica, solleva sempre lo spirito.

giovedì 13 novembre 2008

che bell'incontro!

L'incontro di ieri sera con Isabella Albano e Roberto Imperiale è stato davvero interessante e ha messo in luce alcuni punti sui quali vale la pena di riflettere.
1. La scuola è il frutto dei movimenti di una società civile. Oggi, in mancanza di una dialettica concertata, ce ne sentiamo tutti ESPROPRIATI.
2. La conoscenza è potere, non dobbiamo avere con la conoscenza un rapporto subalterno, bensì agire da protagonisti.
Per far questo è necessario documentarci, non parlare per frasi fatte ma avendo chiari i riferimenti alla normativa. Questo ci permetterà di agire con trasparenza, evitando di cadere nella trappola delle provocazioni.
3.Siamo noi a dare un senso alle cose! La scuola deve continuare ad essere un luogo (forse l'unico luogo) di incontro tra generazioni diverse, opinioni e pensieri diversi.
LA SCUOLA E' UN LUOGO DI INCONTRO TRA UGUALI, SENZA DISTINZIONI DI GENERE, CENSO, PROVENIENZA.
4. Si può continuare a fare una buona scuola, a dare il nostro meglio come studenti e come insegnanti. Alla fine scopriremo che una buona pratica didattica può riuscire a modificare anche una brutta legge.
Grazie ai relatori e ai ragazzi che hanno organizzato l'incontro!

martedì 11 novembre 2008

Postiamo di nuovo, perché è arrivata l'informazione su parecchie iniziative che si tengono a Vicenza a breve, e quindi è meglio non perdere tempo.

LUNEDI' 10 NOVEMBRE (questa, ormai... ma è interessante vedere quali siano i gruppi di lavoro) ore 20.30 RIUNIONE DEI GRUPPI DI LAVORO all'istituto Montagna di Vicenza (si trova sempre alla cittadella degli studi). Ricordiamo i gruppi di lavoro:
  1. Normativo: esame del materiale legislativo del Governo per produrre volantini, documenti informativi da distribuire alle iniziative
  2. Lezioni all'aperto: si verifica la possibilità di organizzare per sabato 15 nov al pomeriggio alcune lezioni all'aperto.
  3. Conferenza stampa: raccolta dei documenti dei vari istituti per renderli pubblici attraverso conferenza stampa da decidere dove e quando..
MARTEDI' 11 NOVEMBRE dalle ore 13.40 alle ore 16.00 in luogo ancora da definire con
precisione (piazza Matteotti o dei Signori):
LEZIONE ALL'APERTO del LICEO ARTISTICO MARTINI di VICENZA

MERCOLEDI' 12 NOVEMBRE ore 20.30 Scuola elementare di Polegge: incontro per
insegnanti e genitori delle primarie per organizzazione delle "serate bianche"
all'interno degli istituti comprensivi di Vicenza il 20 novembre

GIOVEDI' 13 NOVEMBRE ore 20.30 assemblea plenaria dell'ASSEMBLEA DIFESA
SCUOLA PUBBLICA all'Istituto Montagna di VIcenza

SABATO 15 NOVEMBRE lezione all'aperto al pomeriggio in centro a Vicenza se dal gruppo di
lavoro di lunedì si riesce ad organizzarla. ..

Vi faccio osservare che hanno lasciato il venerdì libero: è stata una svista?

A Isola Vicentina venerdì 14 novembre alle ore 20.30 presso la sala polivalente ci sarà un'assemblea pubblica alla quale sono stati invitati il personale della scuola (dirigente, docente e ata), l'Amministrazione Comunale e i genitori, per un confronto-dibattito sul DL 137/08 e sulle ricadute che potrà avere sulla scuola. sempre di Isola, si allega il documento con cui si è comunicato ai genitori che bloccati progetti e gite. Altrettanto con il documento del liceo Martini di Vicenza.
A questo proposito ci pare essenziale curare l'informazione, tempi e modi, con i genitori: é importante che capiscano che il blocco non viene fatto contro di loro, ma proprio per mantenere per loro e per i ragazzi una scuola di qualità. E' importante che capiscano (almeno quelli che possono capire) che il Governo potrà arrestarsi o arretrare dai suoi proposito solo se ci sarà da parte di tuttin una risposta decisa e massiccia: non certo se ognuno resterà nella propria aula con la testa china sui libri...
Tecnicamente è martedì, e quindi il blog ha diritto a un nuovo post. Per fortuna una buona notte di sonno dovrebbe frapporsi tra il martedì virtuale e quello reale! Festeggiamo questa godibile prospettiva accogliendo una testimonianza che ci rallegra perché dà il segno che molti, più che rassegnati, sono arrabbiati; che la grande fretta del Governo - che subito era parsa un'arma vincente - è forse stata controproducente e rafforza la protesta, anziché smorzarla; che si consolidano le alleanze e si cercano legami tra chi prima non ne aveva.

Diario di una lezione in piazza

Sabato scorso circa 500 studenti delle Superiori di Schio hanno sfilato per la città, manifestando contro il decreto Gelmini sotto l'egida “studenti per la scuola pubblica”. Come riferisce il Giornale di Vicenza, particolarmente significativo è stato il saluto al corteo da parte dei bambini e delle maestre della scuola elementare Maraschin, in un inedito momento di solidarietà intergenerazionale. La manifestazione si è conclusa a piazza Falcone Borsellino, dove si sono svolte alcune lezioni in piazza. Come a Roma e a Milano, come a Padova. Anche a Schio gli studenti sono svegli!

Io ero uno dei docenti in piazza. Qualche giorno prima ero stato contattato dai rappresentanti nel mio istituto, e volentieri avevo aderito alla loro richiesta.

All'approssimarsi dell'evento ero un po' trepidante: sarebbe stata pur sempre la prima volta, in 28 anni di carriera, che avrei fatto lezione in piazza, ad un gruppo quanto mai eterogeneo di ragazzi di varie scuole, alcuni del biennio, altri del quinto anno, più qualche universitario, ed anche un paio di attempati passanti incuriositi. Di cosa parlare? Quale il registro comunicativo più adatto all'uditorio e alla circostanza?

La prima sensazione è stata il disperdersi della mia voce nello spazio aperto della piazza, la necessità di alzare il tono per farmi sentire. Non c'erano le pareti della scuola a restituirmi il rimbombo dell'aula, a conferire alla mia voce l'autorità del luogo istituzionale. Non c'era la protezione dei muri, e nemmeno quella del registro, dei regolamenti, dei programmi, dei voti. Stavo parlando a persone libere, libere di alzarsi e andarsene via dopo cinque minuti (come magari vorrebbero fare alcuni dei miei studenti durante le mie lezioni di matematica al liceo linguistico...).

Mi sono così reso conto che quella che avevo raccolto con istintivo entusiasmo era una piccola sfida: riuscire a catturare l'attenzione dei ragazzi seduti per terra davanti a me, a ricreare in quella situazione, esterna alle struttura della scuola ufficiale, il processo didattico nella sua essenza, mettere cioè in moto quel flusso di comunicazione che funziona solo se è davvero occasione di crescita per chi ci si mette in gioco.

E' andata bene, ho svolto la lezione che avevo preparato per l'occasione (si intitolava “Achille , la tartaruga e l'infinito”, spaziando dalla matematica dell'antica Grecia alla moderna Cosmologia), nessuno se n'è andato via prima della fine, e anzi mi è parso – sarà stato per via del sole che ad un certo punto ha fatto capolino – che i loro sguardi attenti fossero più luminosi di quelli che vedo abitualmente in classe, sovente spenti o vacui; alla fine alcuni mi hanno posto molte domande, e dimostrato la voglia di saperne di più.

E' stata una bella mattinata, mi ha aiutato a capire una cosa importante: gli studenti che protestano non lo fanno solo per difendere la scuola che c'è, ma soprattutto per esprimere la richiesta di una scuola migliore, più vicina ai loro bisogni reali e più utile alla loro maturazione personale.

La relazione tra insegnanti e studenti in molti casi, lo constatiamo giorno per giorno, è logora e inefficace, necessita indubbiamente di essere rivitalizzata. Ma non certo con più regole e divieti, maestri unici, grembiuli e 5 in condotta! Piuttosto tornando a rivolgere attenzione e cura al fondamento del fare scuola, all'insegnare a all'apprendere.

Per tutto questo voglio ringraziare Piera e gli altri ragazzi che, sfidando difficoltà e ostacoli, hanno voluto questa giornata di scuola diversa: abbiamo vissuto assieme un piccolo grande momento di Utopia Didattica, del quale da domani, rientrando in aula, non mi dimenticherò.

Bravi ragazzi, la scuola pubblica conta su di voi!

Schio, 10 novembre 2008


Chi ha scritto è Filippo Ferreri, gli "studenti per la scuola pubblica" sono gli organizzatori dell'incontro di domani sera, e l'egida, naturalmente, è quella della Gelmini.

lunedì 10 novembre 2008

I giochi NON sono ancora fatti

Nel sito www.scuolaoggi.org si trova un articolo, a firma di Dedalus, che ci lascia sperare. Rispondendo a quelli che sono già pronti a chinare la testa perché "la Gelmini ormai è legge", in sostanza dice che ci sono ancora molti spazi di cambiamento e che - se resta alto il livello di mobilitazione delle varie parti - è altamente improbabile che le misure vengano attuate nei termini previsti, cioè a partire dall'a.s. 2009/2010. Quello che interessa a noi non è solo guadagnare tempo, è proprio modificare i termini della legge. Ma anche a questo proposito, vale quello che l'articolo propone: continuare la mobilitazione, coinvolgere ancora più persone, fare sentire la propria voce in tutti i modi e in tutti i luoghi possibili. Riportiamo una parte dell'articolo, quella che riguarda l'iter previsto, e rimandiamo al sito per la lettura integrale.

"La prima cosa da dire è che è vero che ora esiste un quadro normativo di riferimento (il decreto 137 è legge, la legge n.169 del 30 ott. 2008), ma questo quadro normativo è incompiuto. Il famoso articolo 64 della legge n.133 del 6 agosto 2008 al comma 3 prevede che “per la realizzazione delle finalità previste dal presente articolo” (in realtà l’obiettivo primario del risparmio di spesa di quasi 8 miliardi di euro) il ministro dell’istruzione di concerto con il ministro dell’economia predispongono un piano programmatico di interventi. Il che è stato fatto: lo schema di piano programmatico è stato approvato il 26 settembre scorso. Ma il successivo comma 4 dell’art.64 precisa che per l’attuazione del piano di cui al comma 3 devono essere adottati entro 12 mesi “uno o più regolamenti” .
Il punto allora è questo: fino a quando non saranno approvati i regolamenti attuativi tutto resta lettera morta. O meglio: le disposizioni di legge non sono ancora attuabili.
Ora, l’iter da seguire perché il piano programmatico venga recepito e tradotto in regolamenti non è breve: oltre al parere delle Commissioni parlamentari è previsto anche quello della Conferenza unificata. Ma soprattutto sugli atti regolamentari è indispensabile anche il parere del Consiglio di Stato che ha tempo 90 giorni per esprimersi."

Anche altri, evidentemente, pensano che la partita sia ancora da giocare: infatti gli "studenti per la scuola pubblica" di Schio hanno organizzato per mercoledì 12 novembre alle 20,30 nell'auditorium della scuola Fusinato un incontro dal tema Dall'infanzia all'Università, dalla Moratti alla Gelmini: cosa cambia?
relatori : Roberto Imperiale dirigente scolastico di Torino
e Isabella Albano dirigente di scuola superiore a Venezia
Per maggiori informazioni potete chiamare:
333 7641167 Piero
348 3897209 Roberto
349 0862559 Giulia
Abbiamo messo tra i documenti la locandina e la terremo là fino a incontro avvenuto.Chi vuole la può scaricare, fotocopiare e far girare.

domenica 9 novembre 2008

E' domenica, non si lavora

E c'è anche uno sguincio di sole. Andate in montagna a respirare un po' di aria buona per disintossicarvi dalla Gelmini, da Tremonti, da Brunetta, da...

sabato 8 novembre 2008

Opliti, avanti!

Pensavamo di essere una linea al fronte, invece scopriamo che siamo come la falange macedone. Stanno puntando le lance anche le scuole superiori, che finora si erano sentite poco. Ci auguriamo che siano come i motori diesel: lenti a partire ma potenti quando si sono scaldati.
Ieri l'assemblea autogestita del liceo Sociale di Schio ha deciso all'unanimità il blocco totale di tutte le attività aggiuntive:
visite d'istruzione
corsi di recupero
pubblicazione pagelline
pubblicazione programmazione
adozione libri di testo
progetti educativi
attività sportive.
Inoltre, verranno convocati tutti i genitori in una serata dedicata all'informazione sullo stato attuale dei tagli.
Lo stesso è stato fatto all'Istituto Professionale Garbin di Schio.

Ormai sono moltissime le scuole, di ogni ordine e grado, che hanno attuato questo blocco con modalità diverse. Vorremmo fare un inventario, per cui vi chiediamo di inviarci il documento con cui si è presa la decisione o di scriverci specificando la scuola e il tipo di blocco che si è scelto. Avremo in questo modo il quadro generale - che poi metteremo a disposizione di tutti - e ci sarà maggiore possibilità di "farlo pesare".

venerdì 7 novembre 2008

Dalle Alpi alle piramidi...

Nella distribuzione delle cartoline ci sono alcune scuole o zone che non siamo riusciti a raggiungere con i nostri contatti. Sono Altavilla, Bassano, Molvena, Monticello Conte Otto, San Pietro Mussolino, Sovizzo - Tavernelle. Che dite, abitanti di quei luoghi? Avete voglia di farvi un giretto a Schio o Vicenza e venirvele a prendere? Oppure scrivete e indicate chi possiamo usare come tramite.
Rispetto al piano di ridimensionamento e all'eventuale commissariamento le Regioni hanno puntato i piedi e il Governo ha frenato. Stiamo quindi scrivendo una lettera ai Consiglieri regionali per marcare il legame tra la richiesta contenuta nelle cartoline e la preoccupazione che si ha per la scuola pubblica in generale. Anche se l'applicazione delle misure del decreto 154 slitterà, il problema resta comunque aperto e si situa all'interno di un quadro estremamente preoccupante.

In questi due mesi ci siamo mossi molto come Collegi docenti e con i genitori, ma abbiamo battuto poco la pista delle amministrazioni locali. Da Enna (non quella sopra a Torre... abbiamo varcato i confini regionali e pure lo stretto!!) un collega ci manda il documento che è stato votato in Consiglio Comunale. Lo mettiamo tra gli allegati: è bello pensare che dalla Sicilia al Veneto un filo ci lega. Un filo di lavoro e convinzione tessuto da tante mani che amano la scuola. Se dove abitate ci sono i margini perché anche le amministrazioni esprimano il loro disaccordo rispetto alle misure imposte alla scuola dalla finanziaria e dal DL 137, utilizzatelo.

giovedì 6 novembre 2008

Buon lavoro!

Molte sono state le considerazioni sulla vittoria schiacciante di Barack Obama. Ne riportiamo solo una perché, più delle altre, ha a che fare con le nostre preoccupazioni di oggi sulla scuola, sul valore dell'educazione e della cultura, sul rispetto delle idee. E' tratta da un articolo di Vittorio Zucconi riportato ieri su Repubblica.

"Ma sappiamo che finalmente nello Studio Ovale siederà qualcuno che conosce la differenza fra un libro e una sega a motore, che non considera la cultura e la sintassi come espressioni di "fighettismo", secondo l'atroce neologismo caro ai duri e puri. Non uno "come me", ma uno migliore di me, capace di ascoltare, ma anche di riflettere e di circondarsi di persone delle quali non teme la concorrenza, perché non soffre di complessi di inferiorità."

Generalmente si dice che quanto accade in America poi arriverà anche da noi...

mercoledì 5 novembre 2008

LE STIAMO STUDIANDO TUTTE... VI FAREMO SAPERE...

Lo dice quel bello striscione dell'Università di Padova e lo diciamo anche noi. E' un momento particolare: ci sono interrogativi sulla fattibilità del referendum. Il decreto 137 è stato convertito in legge ma sembra che ci siano spazi di manovra abbastanza ampi nei decreti attuativi. Vasco Errani, presidente della Conferenza dei governatori, annuncia opposizione alle norme del DL 154, quello che contiene il piano di riorganizzazione scolastica. Il Governo apre all'Università. Meno male, ma... e noi? E una volta che studenti e docenti universitari non saranno più a fare lezioni in strada, a improvvisarsi lavavetri, a formare cortei non annunciati, cosa ci aiuterà a tenere alta l'attenzione sulla scuola? Sono gli interrogativi nostri e di quelli che ci scrivono. Per sconfessare chi dice che "chi protesta non ha voglia di studiare" noi al momento stiamo studiando il decreto e lo schema di piano programmatico. Stiamo cercando altri contatti in provincia e anche fuori, dato che alcune iniziative potrebbero abbracciare un territorio anche più vasto. Stiamo ragionando sulle strade percorribili (e qui fatevi sotto, la nostra mail è nell'intestazione, sotto al titolo del blog). Stiamo mandando avanti la campagna delle cartoline e ne abbiamo informato anche la stampa locale. Stiamo anche cercando di rispondere a chi, nei giornali e per TV, dà sulla scuola informazioni false o che non condividiamo. Riportiamo qui sotto, a titolo esemplificativo delle tante lettere che abbiamo scritto, quella per Susanna Tamaro, in riferimento all'intervista da lei rilasciata a Il Giornale il 30 ottobre scorso. Ne ringraziamo Roberta, di Vicenza.

SALVIAMO QUESTA SCUOLA e MIGLIORIAMOLA

Spett. Scrittrice e Collega,quello che mi stupisce in questa situazione conflittuale sul Decreto Gelmini, è la disinformazione.

Ho iniziato come maestra unica in uno di quei meravigliosi paesini del Triveneto, dove le castagne cadute venivano portate in classe assieme a funghi e foglie e veniva studiato tutto, toccando,guardando,annusando e descrivendo in perfetto italiano, nonostante tutti parlassero il “nostro”dialetto. Un’occasione, l’autunno, per arrivare agli organi di senso, alla fotosintesi clorofilliana, alla descrizione oggettiva in lingua italiana.

Si riproducevano gli elaborati in grandi cartelloni unitamente ai disegni dal vero e l’aula si arricchiva di colori diventando un luogo di piacevole convivenza dove si apprendeva con gioia e rispetto.

E’ stato difficile passare alla pluralità degli insegnanti nelle classi, ma i maestri italiani, tanto vituperati e invece più “colti”di quello che i “media” facciano credere, hanno affrontato la novità; ancora una volta si sono rimboccati le maniche ed hanno iniziato un nuovo percorso. Non ho usato la parola “informati”, ma “colti”, con consapevolezza perché nella Scuola ci lavoro ancora.

Sono passata dalla provincia alla città e il mio osservatorio riguarda oltre 500 alunni, dei quali molti sono ora quarantenni. Tra gli insegnanti certo, come in tutte le categorie, qualcuno esce dalle “righe”, ma la maggioranza resiste con tenacia e si auto aggiorna continuamente.

La conoscenza non riguarda la quantità di informazioni che si possiedono; è piuttosto saperle cercare, distinguerle, paragonarle e operare una scelta.

E’ questo l’e-ducere del 2000.

Sono passati 36 anni dagli autunni dei funghi in classe ( le foglie e le castagne le portiamo ancora: qualche albero è rimasto in città); ci sono stati cambiamenti radicali e non tutti positivi, dovuti all’affermarsi della tecnologia (spesso erroneamente mitizzata), al disgregarsi delle famiglie e dei gruppi di solidarietà sociale, al bombardamento pseudo-scientifico in un proliferare disordinato di programmi televisivi e di pubblicazioni patinate discutibilissime.

La globalizzazione è una realtà. Nelle classi multi-etniche, che sono un potenziale di maturazione e conoscenza ineludibile, i giovani imparano la tolleranza, il rispetto reciproco, il coraggio di affrontare la diversità.

Nel Suo articolo sembra auspicare una Scuola avulsa dal mondo. Le confesso, umilmente, che tutto il brano mi ricorda il regno di Cacania, ma non devo certo ricordare a Lei come sia finito tragicamente quell’ostinato difendere le posizioni di un passato improponibile in un mondo che inesorabilmente cambiava. Quello che non vedo e non leggo in questo periodo, definito pericoloso, è una parola molto semplice: RISPETTO.

Per rispettare ed e-ducere non si può essere soli.

Sono necessari confronto e collaborazione; gli insegnanti italiani lo fanno e sono un esempio per i loro alunni. Gli esempi, concordo, davvero pessimi vengono innanzitutto, dall’esterno, dalla classe dirigente,dalle “liti” vere o fittizie in TV. ( Popper, se ricordo bene, non era né un politico, né un maestro elementare). Il parlar male, il non parlare, ma soprattutto il non ascoltare sono caratteristiche sociali, non peculiari della Scuola, men che meno di quella Primaria.

Rassicuri i genitori: i mm, i cm vengono studiati. I ml si imparano misurando la pioggia caduta
(acida? Noi facciamo educazione scientifica, non terrorismo ecologico); i gradi si imparano registrando ogni giorno la temperatura e traducendola in grafici periodici. Per esperienza diretta posso affermare che gli errori di ortografia li compiono anche gli studenti degli atenei francesi;per superarli serve più tempo per leggere AGLI e CON gli alunni: fiabe, racconti d’Autore, classici.

E proprio il Tempo ( categoria non proprio trascurabile dell’esistenza) si propone di tagliare.

Con il Tempo si cancella la memoria storica di un popolo, di uno stato.

L’Italia ha una grande Storia , non solo nei fasti dell’Antica Roma, ma nell’Umanesimo Rinascimentale, nei sacrifici umani, negli esodi forzati, nella fatica quotidiana di tante ricostruzioni, nella fatica attuale che vede madri e padri soli, frustrati perché consapevoli dell’insufficienza della loro figura di educatori.

Di fronte a questa realtà la semplicità rimane una bella parola ad effetto, di cui hanno paura altri soggetti ( il mondo mediatico in primis), non certo i maestri e i professori che con gli studenti si confrontano ogni mattina. I bambini sono esigenti, richiedono attenzione, tutti, quelli che sono in difficoltà e quelli che apprendono con rapidità.

Davvero non comprendo come tagliare tempi e personale possa aiutare a semplificare.

L’unica cosa che vedo è un appiattimento al ribasso di ogni ordine di scuola con buona pace della tanto conclamata meritocrazia di alunni e docenti.



lunedì 3 novembre 2008

Parte la campagna di cartoline

Nascosta nascostissima dentro il decreto legge 154/2008 che riguarda la spesa sanitaria, c'è una norma che "diffida" le Regioni a provvedere, entro il 30 novembre di ogni anno, al piano di dimensionamento della rete scolastica. Se non lo faranno entro 15 giorni dalla scadenza provvederà un commissario, la spesa per il quale verrà posta a carico della Regione stessa. (Anche qui si applica la regola del pugno di ferro, e pensare che nei confronti di molti personaggi sono così di manica larga...). Il dimensionamento è in pratica un gran tagliamento: vengono accorpati gli Istituti che hanno meno di 500 alunni (come Santorso), neanche con deroga si scende sotto i 300 (nelle zone montane e piccole isole ce ne sono oltre 600), vengono chiuse scuole e sezioni staccate con meno di 50 alunni. Questo anche se la scuola, nelle piccole realtà, è spesso l'ultimo baluardo istituzionale rimasto nel territorio. E' quindi il momento di fare pressione a livello regionale, anche perché proprio Galan e Formigoni si sono smarcati dalla protesta sul decreto Gelmini, nel quale stanno contenute le misure che ora le Regioni devono applicare. (Anche la Gelmini nel decreto ha applicato i tagli della Finanziaria, è una serie di matrioske tossiche...)
Insomma, abbiamo fatto stampare 8000 cartoline indirizzate al Consiglio Regionale Veneto. In esse si richiama ad una maggiore attenzione e cura della scuola, sia in riferimento al territorio che come bene di tutti. Ora cercheremo di far loro risalire i mille rivoli che hanno percorso i soldi dell'autotassazione in modo che ogni scuola possa farle girare. E' importante che arrivino a destinazione (dopo un conflitto sanguinoso siamo riusciti a farle preaffrancare a tariffa ridotta, quindi basta mettere nome, indirizzo e firma e imbucarle) ma sono anche un'occasione per parlare con la gente di scuola e di quello che sta succedendo. Abbiamo visto in molte occasioni che la gente sa quello che ha sentito mille volte in TV (questo gran fumo negli occhi del grembiulino!), ma non sa cosa accade davvero. Parlarne con la gente è un obiettivo non meno importante che dare un segnale agli amministratori locali. Chi non avesse partecipato all'autotassazione ma volesse comunque venire coinvolto nella distribuzione delle cartoline ci mandi una mail. Ah, e chi volesse partecipare all'autotassazione, è ancora in tempo!

Ricordiamo che domani sera, martedì 4 /11 alle ore ore 20.30 a Vicenza, all'Istituto Da Schio, s'incontrerà l'Assemblea Difesa Scuola Pubblica @.

domenica 2 novembre 2008

Qualcosa è cambiato

All'incontro dell'altro ieri con Maria Pia Garavaglia era presente anche Roberto Fasoli, consigliere comunale a Verona, responsabile regionale per il PD del settore Formazione e insegnante nella secondaria. Come sempre quando persone interessate si trovano assieme a discutere di un tema che appassiona, sono emerse riflessioni e piste di lavoro. Un grosso interrogativo è quello che riguarda il referendum: non è possibile sottoporre a referendum ciò che riguarda materia finanziaria e il decreto 137, ora convertito in legge, applica in pratica l'art. 64 della Finanziaria approvata quest'estate. Quindi il problema è capire se un referendum al riguardo sia attuabile e, se si valuterà che lo è, studiare con cura la formulazione del quesito (per fortuna non spetta a noi!!!). Quando questo verrà chiarito, troveremno tempi e modi per parteciparvi.
Da domani vi diremo quali sono i progetti sui quali stiamo lavorando. Alcuni sono a costo zero, altri verranno attuati utilizzando il fondo dell'autotassazione, e quindi verranno anche materialmente "reinvestiti" nella rete di scuole che hanno contribuito.
Riportiamo una notizia positiva che c'è oggi su Repubblica: le misure per l'Università, che il ministro Gelmini aveva promesso di presentare in settimana, sono state per il momento congelate: il clima non sembra più favorevole, le proteste hanno sollevato dubbi nell'opinione pubblica, il fronte che si è aperto - dalla scuola dell'infanzia all'Università - sembra al Governo troppio ampio da affrontare. Questo è già un primo risultato della grande mobilitazione cui abbiamo partecipato. Le misure per la primaria sono legge e far tornare indietro qualcosa è più difficile che impedirle di andare avanti. Riuscirci però dipende anche dalla forza con cui lo si vuole e dalle energie che si è disposti a mettere in gioco.

venerdì 31 ottobre 2008

Se quello che c'era a Roma è uno spaccato della scuola, sarà difficile farci morire. Non potranno avere facilmente la meglio su di noi e spegnere i colori, la voglia di prendersi cura della cosa pubblica, la disponibilità a spendersi, la creatività e l'ironia che abbiamo visto.
Ed eravamo veramente tanti.
Stiamo preparando per il ministro Maroni una scheda di rinforzo sulla matematica perché probabilmente, alle elementari, è stato a casa malato proprio quando si è spiegato qualche passaggio cruciale. Abbiamo pensato a una scheda anche se, date le tendenze del governo, magari apprezzerebbe di più un pallottoliere di buona memoria... E' vero che abbiamo tanto da fare e che, alla fin fine, lui non è neanche nostro alunno, ma quando si vede che ce n'è proprio bisogno non è giusto tirarsi indietro.

Facciamo due segnalazioni (la prima in orribile ritardo, ma ieri eravamo impegnati...)
Stasera alle 20,30 nella nuova sede della Biblioteca di Thiene (via Corradini 89, stesso palazzo dell'Agenzia delle Entrate) Maria Pia Garavaglia, ministro ombra del Partito Democratico, parlerà della scuola.

Liliana ha preparato una lettera per chi vuole sollecitare Valentina Aprea (presidente commissione cultura della camera) e altre parlamentari donne della maggioranza, sui problemi che la nuova organizzazione scolastica porterà alle donne che lavorano. La mettiamo tra i documenti che si possono scaricare.

giovedì 30 ottobre 2008

30 ottobre, la nostra giornata!
Carissime e carissimi tutti, un bel po' di noi è a Roma, molti sono passati stamattina per i punti di informazione di Schio e Santorso, c'è stata pure una grande manifestazione a Valdagno!
EVVIVA!!! Eppur si muove, questo vecchio elefante chiamato scuola si sta risvegliando, ci credevano mummificati e pronti alla pensione invece siamo tanti e di tutte le età...
Questa mattina a Schio tante persone hanno firmato la petizione ed hanno preso materiale informativo, leggeranno, parleranno di scuola con altri e piano piano la nostra battaglia di controinformazione avanza.
Guardando i primi notiziari televisivi a Roma c'è un bel numero di "facinorosi", tutti arrivati dopo una notte in autobus e in attesa di un'altra notte di viaggio per poter tornare a scuola domani, belli, freschi e riposati.
GRAZIE a tutti quelli che hanno affrontato questa faticaccia necessaria, è bello sapere che siamo in tantissimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii........

mercoledì 29 ottobre 2008

Non è finita



Quando il gioco si fa duro... i duri cominciano a giocare.

  1. Il decreto Gelmini al Senato è passato (28 voti di scarto e 3 astenuti).
  2. Sul sito di Repubblica Curzio Maltese racconta che a Roma ha visto poliziotti prendere a manganellate manifestanti pacifici e assistere invece impassibili alle provocazioni che avvenivano da parte di membri di Blocco Studentesco, un'organizzazione di destra.
  3. Fuori diluvia.
  4. La maggior parte di noi è appena arrivata da scuola, qualcuno nel pomeriggio ci tornerà.
Questi sopra sono quattro buonissimi motivi per tenere duro. La sensazione è quella di avere raccolto le forze per spiccare un salto e venire stroncati da una fucilata. E questo anche se sapevamo che il decreto sarebbe stato convertito, tanto che avevamo già in bocca il gusto amaro della sconfitta. Bene, prima lo si ha, prima si comincia a metabolizzarlo e a trasformarlo in qualcosa di diverso.
Si riparte.
Non da domani (come sul dirsi), da adesso. Da chi prepara striscioni da attaccare alla scuola domani, giorno dello sciopero. Da chi studia leggi e dati per dare informazioni precise e attendibili nelle assemblee dei genitori che dappertutto si stanno facendo. Da chi pensa ai lumini antipioggia per la fiaccolata del pomeriggio a Vicenza. Da chi stasera prenderà il pullman per Roma.
La prima parola d'ordine che è stata lanciata è quella del referendum. Ora ci si ragionerà. Certo è che dobbiamo mettere in gioco la nostra tempra migliore, e conquistare uno per uno gli indifferenti e i contrari. Questo perché è giusto, perché davvero questo decreto strazia la scuola pubblica, ma anche perché altrimenti la prepotenza, l'ipocrisia e l'arroganza che ci siamo trovati davanti in questo caso si saranno rivelati un'arma vincente. E, se sono un'arma vincente, il Governo li sfodererà ancora e ancora, per ignorare le obiezioni e zittire ogni dissenso. Quindi prendetevi pure un quarto d'ora di afflizione, e poi mettetevi in marcia.

Alcune iniziative per il 29 e 30 ottobre

Pubblichiamo un'informazione importante che ci segnala Francesco. Ad essa si aggiungono i gazebo (mattina del giorno dello sciopero in piazzetta Garibaldi a Schio e in piazzale della Libertà a Santorso) e le tante altre azioni che in questo giorno, tristissimo per la pioggia e per quello che accadrà in Senato, si stanno attuando.

Assieme ad altre città italiane anche Vicenza si mobiliterà il giorno della votazione del Dl Gelmini al Senato.
Lanciamo quindi un presidio/presenza in Piazza dei Signori mercoledì 29 ottobre a partire dalle ore 17.30. Ci saranno fiaccole, candele, lumini perchè vogliamo contrapporre la luce della speranza al buio tenebroso che il ministro Gelmini vuole far cadere sulla scuola pubblica.
Vuole essere un primo momento immediato di mobilitazione all'eventuale approvazione del decreto per ribadire che la nostra difesa
della scuola pubblica come bene comune andrà avanti fino a quando il Governo non sarà costretto a ritirare il Dl Gelmini, ma soprattutto anche gli articoli 64 e 66 della legge 133 approvati quest'estate.
La manifestazione di Piazza dei Signori è aperta a tutto il mondo della scuola, quindi studenti, professori, maestri, genitori e personale ATA.
Rilanciamo poi con forza la manifestazione provinciale che si terrà giovedì 30 ottobre a Vicenza dal Piazzale della Stazione a partire dalle ore 8.30.

ASSEMBLEA DIFESA SCUOLA PUBBLICA VICENZA

lunedì 27 ottobre 2008

Non è neanche una questione di soldi

Che il governo non amasse la scuola pubblica, l'avevamo capito. Che, sotto l'etichetta delle "riforme" ci fossero solo tagli, era chiaro. Purtropppo Francesco segnala un documento che invitiamo tutti a leggere con attenzione: è il piano d'attacco con cui Berlusconi ordina ai suoi parlamentari di scendere nel territorio e, controbattendo alle proteste, recuperare quel consenso che il sondaggio della Repubblica di oggi gli dà come perduto, dato che pare che il 50% degli Italiani ora sia favorevole alle proteste sulla scuola. Come nel suo stile, fornisce a ognuno un kit che contiene le premesse ideologiche, le domande, le risposte, le obiezioni, e una miscela di dati - veri e falsi - con le indicazioni di utilizzo. Quando leggiamo "Perché opporsi alla libertà di scelta? E' davvero necessario che tutti siano obbligati per legge ad inviare i figli a farsi indottrinare anche di pomeriggio, anche quando le scuole sono dominate da ideologie "progressiste" che nei fatti fanno progredire solo l'ignoranza? " ci rendiamo conto di una verità inquietante e terribile: non è che siano costretti ad affondare la scuola perché hanno bisogno di soldi, l'affondamento è l'obiettivo, non un increscioso effetto collaterale. Il link è http://www.retescuole.net/contenuto?id=20081025004057 e, per avere maggiori indicazioni, andate a vedervi il sito di Forza Italia. E' importante studiare questi documenti, perché è su questo che dovremo rispondere. Il fatto che i parlamentari scendano tra la gente è però una chance anche per noi: saranno anche dotati del kit predigerito ma non avranno la blindatura di potere e mediatica che normalmente viene loro assicurata: ci sarà possibilità di confrontarsi e scontrarsi alla pari.
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Segnaliamo un'altra assemblea, per il 28 ottobre come quella di Vicenza. Questa è a Dueville, al teatro Busnelli, alle 20,30. "Come sarà la scuola dei nostri bambini?", con microfono aperto alla fine delle relazioni.

domenica 26 ottobre 2008

La domenica per il riposo?

No, non è così purtroppo: la Gelmini non dorme mai, a noi tocca la stessa sorte. Allora: sono arrivati, nella notte e stamattina, dei documenti molto interessanti che meritano di essere messi a disposizione perché:
  • sono stati redatti da CGIL, CISL, UIL, SNALS e GILDA unitariamente (che tutte le nostre preci abbiano sortito qualche effetto?...)
  • sono chiari e di facile lettura e indicano alcune delle pesantissime ricadute negative che il decreto 137 avrà SU TUTTI GLI ORDINI DI SCUOLA
  • ce n'è uno specifico rivolto ai genitori, uno per i colleghi della secondaria, uno sul blocco delle attività aggiuntive, uno sulle motivazioni dello sciopero.
Come diceva una vecchia canzone di Finardi, "a ciascuno secondo la sua necessità": scaricate e adoperate.

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Ehilà.... oggi è domenica per tutti!!!

sabato 25 ottobre 2008

Documenti sul blocco di gite e attività

L'ITAS Boscardin di Vicenza e alcuni colleghi dell'Istituto Comprensivo Battistella di Schio ci hanno inviato oggi due documenti, ciascuno ricco di dati e considerazioni sui danni che l'attuazione del "decreto Gelmini" porterà alla scuola pubblica. Con il primo i docenti, con modalità diverse, attuano un blocco delle attività extracurricolari (gite, supplenze, progetti...). Con il secondo bloccano uscite e progetti che prevedono un'uscita (visite d'istruzione, teatro, gioco-sport, biblioteca). Il primo è una "lettera aperta", il secondo ha in indirizzo referenti istituzionali, sindacati, organi di stampa, ditte e associazioni che verranno coinvolte: infatti condividere queste scelte è un passo importante, ma riuscire a dar loro risalto e metterle in relazione diretta con la protesta contro il decreto lo è altrettanto. Entrambi i documenti si possono scaricare.

venerdì 24 ottobre 2008

Qui ce n'è per tutti!

Impossibile dare un titolo diverso a questo post. Proviamo a cominciare:
  • alcuni di noi il 30 vanno a Roma ma chi sta a casa è ugualmente combattivo: per quella mattinata, presumibilmente dalle 10, sono previsti due gazebo informativi: uno a Schio in piazzetta Garibaldi e uno a Santorso nel piazzale del Partigiano. Sono un'occasione preziosa per trovarci tra noi e per dare al problema della scuola un po' di visibilità, ma anche per fare un po' di controinformazione. A questo proposito sarebbe importante avere dei cartelli (chiari, con poche cose evidenti) e dei volantini. Se pensate di poterne fare, per piacere comunicatelo: salvalascuolapubblica@gmail.com
  • Torniamo a quanto si era detto sulla necessità di un fronte compatto: alcuni colleghi della CISL, convinti che alcune esternazioni di Bonanni siano state pericolose e nocive, hanno spedito una lettera (sanamente minacciosa) con cui "invitano" il Segretario e il Sindacato tutto a una linea più "in linea" con la base. La mettiamo tra i documenti: se la pressione arriva da più parti, non potranno non tenerne conto.
  • Avete visto Annozero? Siete sopravvissuti? Ma allora avete proprio lo stomaco foderato di pelliccia! Avete ancora l'amaro in bocca? Liliana ha preparato una lettera che è meglio del citrato e anche questa è in allegato. L'indirizzo del caro Cota è "cota_r@camera.it"
  • E' stata preparata una lettera per invitare allo sciopero i colleghi delle superiori. Finora pare che si siano mossi poco, o forse siamo noi che non ne abbiamo colto i fremiti. In alcune scuole abbiamo agganci (liceo scientifico, artistico e classico, ragioneria, IPSIA, secondaria di primo grado Battistella), altre sono scoperte. Chi vuole la scarichi e la passi a qualche collega o figlio - postino e, nei pochi giorni che restano, cerchiamo di fare ancora qualcosa.
  • Stasera a Schio ci sono ben due incontri sulla riforma: uno, di cui già si è detto, al centro civico di via Camin e un secondo al Bruco di Magrè, entrambi alle 20.30.

Assemblea a Vicenza

Riceviamo e volentieri comunichiamo:
Martedì 28 ottobre, alle ore 20,30, presso l'aula magna dell'Istituto Comprensivo n° 8 di Vicenza (zona Ferrovieri, via Dino Carta, 3) si terrà un incontro, convocato da un gruppo di genitori, sul tema:

La scuola della Gelmini e di Tremonti:
rivoluzione o restaurazione?


L'incontro sarà presieduto dal prof. F. Bortolotto e dall'ins. D. Zambito.

giovedì 23 ottobre 2008

LAVORI IN CORSO

Per lo sciopero di giovedì è stato preparato un volantino rivolto ai docenti della secondaria: lo faremo pervenire agli insegnanti di Schio nelle varie scuole ed entro domani lo metteremo a disposizione per scaricarlo. Utilizzatelo pure e adoperate tutti i contatti che avete per parlare con i colleghi di altre scuole e convincerli a fare sciopero. Bellissima l'idea di Simona: grandi cartelli attaccati il 30 fuori dalle scuole: OGGI SIAMO CHIUSI PER LAVORI IN CORSO: STIAMO OPPONENDOCI ALLA DEMOLIZIONE DELLA SCUOLA
oppure
CHIUDIAMO LA SCUOLA OGGI PER SALVARE LA SCUOLA DI DOMANI

Alcuni dati

Su indicazione di Francesco, vi segnaliamo il blog
http://difesascuolapubblica.blogspot.com/
Da esso prendiamo alcuni elementi che possono servire da sintesi ai molti che in questi giorni stanno preparando volantini con dati semplici e chiari.

"In questi ultimi anni la scuola pubblica ha subito parecchi attacchi a causa di tagli, impoverimento dell'offerta formativa, precarizzazione e riduzione del personale.
La legge"Brunetta" 133 del 6 agosto, che dedica tutto l'articolo 64 alla scuola, e il decreto "GELMINI" 137 del 1 settembre 2008, che deve essere convertito in legge in questi giorni in Parlamento, rappresentano i due strumenti legislativi con cui si vuole smantellare l'Istruzione pubblica obbligando le singole scuole ad una riduzione dei servizi o al ricorso di interventi esterni privati (ovviamente non gratuiti).
Alcuni dati

* Riduzioni dell'orario settimanale a tutti i livelli di scuola (soprattutto tecnici e professionali)
* Aumento degli studenti per classe fino ad un massimo di 33 (29 alle materne)
* Taglio di circa 7000 classi
* Chiusura di 700 scuole con meno di 500 alunni
* Taglio di 87.000 insegnanti
* Trasformazione delle università in fondazioni con 1 nuova assunzione ogni 5 pensionamenti
* Eliminazione delle scuole di formazione degli insegnanti
* Tagli per 8 miliardi euro.