sabato 22 novembre 2008

Cattivi maestri

Non abbiamo dimenticato le parole pronunciate da Cossiga in un'intervista al quotidiano QN il 23 ottobre scorso, ribadite e rafforzate poi anche in altre occasioni.

«Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interno […] ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città […] Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri […] le forze dell'ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano […] Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì».

Noi pensiamo che questa siano parole gravissime: è terrificante che a pronunciarle sia non un estremista pazzo - come sarebbe lecito supporre - ma un uomo che è stato Ministro dell'Interno e Presidente della Repubblica, e che è tuttora Senatore. Non possiamo tacere perché la loro portata di violenza ed eversione non può passare sotto silenzio, come se dire e agire così fosse normale. Come insegnanti, non dobbiamo lasciar parlare maestri così cattivi senza alzare la nostra voce.
Siamo stati lenti ma tenaci: é stato redatto un esposto che ciascuno, presentandosi alla Stazione dei Carabinieri del proprio comune di residenza o anche per posta (dopo aver fatto autenticare la propria firma in Comune), può inviare alla procura della Repubblica. In esso si chiede di valutare se il comportamento di Cossiga sia stato conforme ai compiti che ricopriva come Ministro, e se le sua parole siano da considerarsi istigazione alla violenza e incitamento a disobbedire alle leggi dello Stato. Già verrà inviato da Schio, Santorso, Malo, Isola e Vicenza. Se ci sono colleghi di altre zone che, com'è auspicabile, vogliono a loro volta mandarlo, lo mettiamo tra i documenti.


venerdì 21 novembre 2008

Documento CISL

Come promesso ieri, mettiamo a disposizione il documento della Cisl che tratta i seguenti punti:
  • materie in contestazione
  • competenze e prerogative degli Organismi istituzionali
  • adozione di delibere da parte degli organi collegiali
  • possibili forme di protesta
E' stato emanato dalla Segreteria nazionale. Fornisce il loro punto di vista, che può essere o meno condivisibile, ma che vale comunque la pena di conoscere.
Viene da Roma.
Stasera c'è un vento furioso che scuote le case dalle fondamenta. Soffiasse un po' dove diciamo noi...

giovedì 20 novembre 2008

Esiti da gazebo

-Buonasera, siamo insegnanti. Possiamo darle un volantino che parla della scuola?
- Grazie, ma non ho figli.

Oggi pomeriggio più d'uno ha risposto così. Va benissimo fare i gazebo perché dà modo di dire, direttamente e guardando l'altro negli occhi, che la scuola è troppo importante per lasciarla nelle mani solo di chi ha figli (o di chi ci insegna, o di chi ha il potere di fare le leggi che la riguardano...)

Diamo alcune comunicazioni:
  • domani pomeriggio ai Chiostri di Santa Corona di Vicenza, dalle 16 alle 18,30 si terrà un convegno sulla scuola organizzato dalla CISL. Sarà presente anche Giorgio Santini, segretario confederale che ricopre un posto di responsabilità. Poniamo, in via del tutto ipotetica, che ci fossero degli iscritti CISL che in questi mesi hanno patito per le esternazioni e l'atteggiamento di qualche vertice sindacale... ebbene, questa potrebbe essere una buona occasione per dire quello che se ne pensa.
  • Segnaliamo che lunedì, sul Giornale di Vicenza, è uscito un interessante articolo di Lino Cavedon, psicologo che da anni lavora nella zona di Schio. Fa molti riferimenti alla scuola primaria, ma è condivisibile l'idea di scuola in generale che dal pezzo traspare.
  • Abbiamo già scritto che il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione ha dato un parere nettamente sfavorevole alle misure proposte da Gelmini e Tremonti. E' essenziale però che questo si sappia anche fuori dalle mura della scuola: Il CNPI non è un'assemblea di studenti rasta, è il più importante organo consultivo del Ministero: il fatto che dica che la riforma è pessima, dovrebbe mettere qualche pulce nell'orecchio anche a chi diffida degli studenti (perché non hanno voglia di studiare) e degli insegnanti (perché non hanno voglia di lavorare). L'informazione, che speriamo si comporti come un tarlo volonteroso, è stata riportata in un volantino che mettiamo a disposizione tra i documenti. Qualcuno pensa addirittura di scriverla in forma ancora più semplice e di consegnarla porta a porta. Liliana propone di mandare ai giornali lettere di questo tenore: "Riteniamo doveroso che gli organi di informazione divulghino il parere del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione , riunito il 17.11.08"

    "Il Consiglio esprime fermo dissenso e viva preoccupazione sulle scelte operate sul sistema di istruzione" e "considera necessaria una profonda revisione dei provvedimenti adottati, a partire da quanto previsto per la scuola primaria con l'istituzione dell'insegnante unico e l'orario di 24 ore settimanali" Ricordiamo che abbiamo messo a disposizione un foglio "indirizzi vari" con il recapito di alcune testate.

  • Scriviamo qui sotto un primo abbozzo di elenco scuole che hanno attuato una qualche forma di protesta (in genere si tratta di non attuazione di gite, se c'è blocco di progetti viene segnato tra parentesi). VI PREGHIAMO (vi preghiamo, vi preghiamo) di comunicarci se trovate errori o omissioni, perché quest'elenco sarà poi utilizzato, assieme a quelli di Valdagno e Vicenza, per stendere un documento unitario di tutta la provincia.
primaria Collodi di Thiene
primaria Manzoni a S. Vito di Leguzzano (fa parte dell IC Fusinato di Schio)
  • primaria di San Benedetto (dell'I. C. Battistella di Schio) (e anche i progetti che prevedono un'uscita, tutti i moduli salvo uno)

    primaria don Milani di Ca' Trenta (IC Battistella di Schio)

    IC Frigo di Cogollo (infanzia, primaria e media)

    IC "Galilei" di Isola (e i progetti salvo orientamento, stranieri e disabili)

    I.C. "Fogazzaro" di Noventa ha bloccato tutti i progetti non ancora avviati al 17.10.08. La maggioranza dei docenti nei Consigli di Classe, Interclasse ed Intersezione ha deciso di non effettuare le gite

  • IC "don Milani" di Mason Vicentino (e anche le attività aggiuntive)
  • I.C. Poiana Maggiore

  • I.C. Fara

    Liceo Scientifico "Masotto" di Noventa

  • Liceo Classico "G. Zanella di Schio" ha bloccato tutti i progetti (eccetto quelli obbligatori: salute e sicurezza), le attività aggiuntive (eccetto lo sportello di recupero), le pagelline di metà quadrimestre e le nuove adozioni di libri di testo

  • Liceo artistico e sociale Martini di Schio (anche tutte le attività aggiuntive)

    IPC di Schio (anche tutte le attività aggiuntive)

    IC Arsiero

    ITAS Boscardin di Vicenza (c'è il documento nel blog)

    Liceo classico “G. Zanella” di Schio

IC Santorso

Ci hanno passato stasera un documento della CISL (che ancora non vediamo nel loro sito) che fornisce precisazioni importanti al riguardo. Non abbiamo a disposizione il file, lo pubblicheremo domani.

mercoledì 19 novembre 2008

Ben svegliati!

E' appena arrivata (forse) una spiegazione sul documento citato nel post ???, quel documento secondo cui nella scuola dell'infanzia si sarebbero riconfermati i modelli orari esistenti: pare che non provenisse dal Governo ma fosse un emendamento presentato dai Senatori dell'opposizione, bocciato nella seduta successiva della commissione. Quindi si torna al punto di partenza. Ma nel commento al post di ieri - che riporta una comunicazione di Gennaro Loffredo, responsabile nazionale PRC Scuola e Formazione - pare che un dietrofront ci sia e che verranno attuate modifiche abbastanza sostanziali. Pare che... Abbiamo provato, come ci insegna la Storia, a risalire alle fonti, e abbiamo visionato le relazioni della Commissione Istruzione, presieduta dalla Aprea, che da alcuni giorni - anche se in maniera piuttosto frammentaria - sta esaminando il provvedimento. E' una lettura istruttiva e interessante, alla portata di tutti perché basta digitare sul motore di ricerca "VII Commissione Camera" e si trova il sito. Abbiamo scaricato la proposta di parere presentata ieri (ancora quasi oggi, data l'ora), è qui nel blog tra i documenti disponibili ed effettivamente contiene cambiamenti di rilievo. La Ministra, sempre impassibile, afferma di non essere disposta a recedere dalla linea, ma l'Aprea, fedele a Forza Italia dal 1994 e nel suo sito fotografata china a baciare la mano al Papa, non può venire accusata di essere una frangia estremista. E' un parere, anzi una proposta di parere, e sono bozze non corrette, ma se anche lei ha dovuto venire a patti, non è detto che, continuando a tenere il coltello tra i denti ....

martedì 18 novembre 2008

Parere CNPI

Il Consiglio Nazionale della pubblica Istruzione ha espresso parere negativo riguardo ai provvedimenti di "riforma" della scuola. Il parere del CNPI è consultivo, ma le parole che tale organismo ha usato per motivare la decisione sono così taglienti e inequivocabili che si spera abbiano strappato almeno una smorfia a chi di tali provvedimenti è l'artefice. Per una lettura completa dell'ordine del giorno, il sito è www.pavonerisorse.it
(home page - dal mondo della scuola - CNPI ordine del giorno sulla situazione attuale della scuola)

Gazebo gazebo gazebo gazebo

Come vedete dal titolo, sono quattro: li faremo a Schio. Il primo sarà giovedì 20 novembre, in occasione della marcia per i diritti dei bambini, in piazza dello Statuto dalle 16 alle 20. Distribuiremo materiale informativo e saremo a disposizione per dare informazioni su quello che sta succedendo. Tutti quelli che vorranno esserci saranno i benvenuti, e meglio ancora se porteranno qualche cartellone o dei volantini (magari della scuola secondaria, di cui finora nei gazebo si è parlato poco). Il secondo sarà sabato 29 novembre, tutto il giorno. Il 29 è una giornata particolare perché è stata avanzata la proposta di organizzare, tutte in questa data, forme diverse di mobilitazione e protesta. Vi forniamo il collegamento per leggere il documento integrale, contenente varie proposte, uscito dall'assemblea di Firenze della settimana scorsa: http://www.foruminsegnanti.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1373

Con ben scarso anticipo - ma l'abbiamo saputo anche noi dieci minuti fa - vi informiamo del fatto che stasera alle 18 ai Chiostri di Santa Corona di Vicenza ci sarà Elena Donazzan, assessore regionale all'Istruzione. Costei, invitata dai Circoli della Libertà, parlerà delle "bugie della sinistra sulla scuola". Insegnanti e genitori sono invitati a partecipare. Inutile dire che sarebbe bene che ci fosse dibattito.

Infine vi comunichiamo che, per vostra delizia e comodità, a
bbiamo messo tra i documenti da scaricare ben quattro indirizzari:
  • indirizzi vari (sindacati, giornali, istituzioni)
  • capigruppo Consiglio Regionale Veneto
  • donne elette in Senato
  • donne elette alla camera (avete mandato la lettera per Aprea e colleghe?)

lunedì 17 novembre 2008

???

Siamo nel disorientamento più completo. Vi facciamo una breve cronistoria, poi mettiamo i documenti che ci sono pervenuti tra quelli che si possono scaricare, e tirate da voi le conclusioni.
  • Parlando della nuova organizzazione, il Governo non ha mai fatto pubblicità alla riduzione oraria prevista anche per la scuola dell'infanzia ma di fatto, a pag. 6 dello Schema di Piano Programmatico, si legge "l'orario obbligatorio delle attività educative, nell'ottica di una progressiva generalizzazione e tenendo conto delle diversificate esigenze espresse dalle famiglie, si svolge anche solamente nella fascia antimeridiana, impiegando una sola unità di personale docente per sezione e riorganizzando il più possibile il funzionamento delle sezioni di una medesima scuola sulla base di tale opzione". Dalla lettura emerge che l'intenzione e quella di far sì che, progressivamente, la scuola d'infanzia arrivi a funzionare solamente al mattino. Da questo fatto, accese proteste.
  • La legge 169/2008 di conversione del decreto Gelmini Tremonti è ora all'esame della VII Commissione, e vi è giunta accompagnata da una relazione del Governo in data 6.11.08, intitolata "Piano Programmatico di intervento volti alla razionalizzazione dell'utilizzo delle risorse umane e strumentali del sistema scolastico" che dice "per le scuole dell'infanzia sono stati confermati i modelli orari esistenti e sono stati reintrodotti gli anticipi previsti dalla legge Moratti. Non è prevista alcuna riduzione di posti, anzi un'espansione del servizio". Una linea molto diversa, quindi, da quella espressa nel Piano Programmatico. Ma come non si era detto niente prima, delle modifiche pure scritte, così non si dice niente adesso, dei cambiamenti apportati.
  • Il bello è che negli atti della Commissione che sta esaminando il tutto, questa nuova linea non compare per nulla, e l'11 novembre si continua a discutere di scuola dell'infanzia antimeridiana, eventualità che sembrerebbe invece superata dalla relazione del Governo di cinque giorni prima.
E lo schema di Piano Programmatico che fin qui avevamo studiato? Scomparso dal sito del Ministero.
Tutto ciò è inquietante.
Non è normale che si prendano decisioni che stravolgono l'impianto di un ordine di scuola, come una drastica riduzione d'orario, e lo si passi sotto silenzio com'è stato fatto finora dal Governo che ha continuato a sventolare le sue parole d'ordine (serietà, ordine, disciplina) per spostare l'attenzione dalle misure concrete e penalizzanti per tutti i cittadini.
Non è normale che le modifiche appaiono per caso, in un documento che sboccia come un fungo dopo una notte di pioggia.
Non è normale che la Commissione che sta esaminando il problema ignori il documento.
Ma cosa vuol dire tutto questo? Che non sanno neanche loro quello che stanno facendo? Oppure che c'è un progetto in questo caos, quello di far sì che non esista garanzia di nulla? Tutti i documenti possono apparire, magari quando è necessario placare un po' gli animi, e scomparire, magari quando è il momento di prendere le decisioni. Ma qui stiamo parlando di scuola e del futuro di un paese. Nessuno di noi ha voglia di assistere a uno spettacolo di magia di terz'ordine, nessuno di noi vuole vedere quale coniglio tireranno fuori dal cappello.Non è così che vanno fatte le cose in un paese civile. I documenti sono "Nuovo Piano presentato in VII Commissione" e "Interrogativi su Nuovo Piano"

domenica 16 novembre 2008

Gara di tiro

Elena Donazzan, in forza ad AN ed assessore regionale all'Istruzione, in un'intervista al Giornale di Vicenza il 27 ottobre dichiara che "il modello Gelmini: è il futuro" (e lo intende un futuro auspicabile, non una tetra prospettiva), e ancora "l'idea del maestro unico è la migliore dal punto di vista pedagogico"; per finire, sostenendo l'idea di classi separate per stranieri, prevede "alfabetizazione culturale per tutti caratterizzata da elementi di religione cattolica". Nel corso di un incontro svoltosi recentemente a Castelgomberto ha inoltre affermato che lei non aspetterà il 2010 per procedere al piano di ridimensionamento della rete scolastica (come, dopo le molte proteste delle Regioni, il Governo si è rassegnato a fare): ha in mente di cominciare già da subito per iniziare a risparmiare. Più gelminiana della Gelmini, più tremontiana di Tremonti, più... inoltre è fusa direttamente in titanio con le sue idee: seguendo il modello ora in auge, chi non è d'accordo con lei, è un estremista prevenuto.
La signora Donazzan, oltre che preoccuparsi di migliorare la scuola, è anche nume tutelare dei cacciatori, che le sono debitori di varie misure a loro favore. L'altra sera abbiamo avuto un incontro con il coordinamento di Valdagno, e un collega ha proposto di far leva su di essi: se la Donazzan ricevesse pressioni dai cacciatori che, anche indipendentemente dalle proprie idee politiche le hanno assicurato un fedele e nutrito bacino di voti, forse potrebbe almeno frenarsi un po'. E' vero che un cacciatore, dovendo scegliere tra una buona scuola e una caccia con pochi limiti, sceglie probabilmente la seconda. Ma in questo caso l'una non escluderebbe l'altra. Molti di noi hanno cacciatori tra i genitori della classi o tra i conoscenti, e in alcune zone di montagna ce n'è una concentrazione alta. Se volete provare a parlarne con loro mettiamo qui gli indirizzi, dato che vogliamo giocarci fino all'ultima cartuccia.
Elena Donazzan - Assessore Istruzione e Fomazione Regione Veneto, Palazzo Balbi - Dorsoduro 3901, 30123 Venezia
ass.formazione@regione.veneto.it