sabato 8 novembre 2014

LA BUONA SCUOLA.... Vogliamo rispondere?

Dopo molti mesi di silenzio ci piace immaginare che qualcuno tra i nostri cinque lettori voglia conoscere il nostro pensiero sulla proposta e sul relativo questionario proposto dall'attuale governo all'attenzione dei cittadini.
Molte cose sarebbero da dire, ma non è questo il luogo adatto.
Giusto per chi volesse un'idea, un aiuto, un suggerimento, questa è la nostra proposta per rispondere al questionario in modo sintetico.
Che cosa hai apprezzato del piano "La Buona Scuola"?
- L'istituzione dell'organico funzionale. che DEVE però essere di Istituto: una parte destinata alle supplenze e una parte per rispondere ai bisogni delle scuole dell'Istituto.
- L'immissione in ruolo dei precari.
- Regolarità biennale dei concorsi.
Che cosa critichi del piano "La Buona Scuola"?
  • NO alla carriera legata SOLO al merito. ( sotto è spiegato il perché)
  • NO all'aumento stipendiale garantito solo al 66%.
  • NO alla pubblicazione del registro nazionale dei docenti
  • NO ai finanziamenti legati ai risultati della valutazione della scuola (ma più opportunità a chi ha più bisogni)
  • Si favorisce la competizione anzichè la cooperazione nell'Istituzione scolastica.
  • La svalutazione della LIM nella didattica e l'introduzione di strumenti individuali


Che cosa manca nel piano “La buona scuola”?

- Non si parla di aumento del tempo scuola nella Primaria (da 27 a 30 ore), indispensabile per una didattica per laboratori e per l'ampliamento dell'insegnamento di musica e di educazione fisica.
- Riconoscimento del lavoro d'aula del docente come l'aspetto fondamentale per l'attribuzione del merito.
- Manca l'attenzione all'aspetto relazionale e formativo del lavoro docente

- Obbligatorietà dell'ultimo anno della scuola dell'infanzia

lunedì 31 marzo 2014

domenica 9 marzo 2014

E' morto Mario Lodi, scrittore e pedagogista, amico della scuola pubblica

Il nostro blog, intitolato alla scuola pubblica, non può dimenticare il grande maestro Mario Lodi, figura luminosa di educatore libero e democratico.
Invitiamo i nostri cinque lettori a leggere gli articoli a lui dedicati dal sito  "repubblica.it" e, se non l'avessero ancora fatto, a prendere ( o anche a riprendere ) in mano qualcuno dei suoi libri, innovativi e profetici di una scuola in continuo cambiamento.

Mario Lodi: "Sognavo una scuola libera, ma quell'utopia non c'è più"


Grazie, caro maestro Lodi, il tuo esempio e la tua onestà intellettuale sono stati e saranno un faro per molte generazioni di maestri...

domenica 15 settembre 2013


UN AUGURIO DI BUON INIZIO

Con questa lettera, scritta nel 1830 da Abramo Lincoln al maestro di uno dei suoi figli,  auguriamo ad alunni, genitori e insegnanti un buon anno scolastico!
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Dovrà imparare, lo so, che non tutti gli uomini sono giusti, che non tutti gli uomini sono sinceri. Però gli insegni anche che per ogni delinquente, c’è un eroe; che per ogni politico egoista c’è un leader scrupoloso…. Gli insegni che per ogni nemico c’è un amico, cerchi di tenerlo lontano dall’invidia, se ci riesce, e gli insegni il segreto di una risata discreta. Gli faccia imparare subito che i bulli sono i primi ad essere sconfitti…. Se può, gli trasmetta la meraviglia dei libri…. Ma gli lasci anche il tempo tranquillo per ponderare l’eterno mistero degli uccelli nel cielo, delle api nel sole e dei fiori su una verde collina. Gli insegni che a scuola è molto più onorevole sbagliare piuttosto che imbrogliare… Gli insegni ad avere fiducia nelle proprie idee, anche se tutti gli dicono che sta sbagliando… Gli insegni ad essere gentile con le persone gentili e rude con i rudi. Cerchi di dare a mio figlio la forza per non seguire la massa, anche se tutti saltano sul carro del vincitore… Gli insegni a dare ascolto a tutti gli uomini, ma gli insegni anche a filtrare ciò che ascolta col setaccio della verità, trattenendo solo il buono che vi passa attraverso. Gli insegni, se può, come ridere quando è triste. Gli insegni che non c’è vergogna nelle lacrime. Gli insegni a schernire i cinici ed a guardarsi dall’eccessiva dolcezza. Gli insegni a vendere la sua merce al miglior offerente, ma a non dare mai un prezzo al proprio cuore e alla propria anima. Gli insegni a non dare ascolto alla gentaglia urlante e ad alzarsi e combattere, se è nel giusto. Lo tratti con gentilezza, ma non lo coccoli, perché solo attraverso la prova del fuoco si fa un buon acciaio. Lasci che abbia il coraggio di essere impaziente. Lasci che abbia la pazienza per essere coraggioso. Gli insegni sempre ad avere una sublime fiducia in sé stesso, perché solo allora avrà una sublime fiducia nel genere umano. So che la richiesta è grande, ma veda cosa può fare… E’ un così caro ragazzo, mio figlio! Abraham Lincoln

( dal sito "maestra Elena")

sabato 4 maggio 2013

L'ASSOCIAZIONE GENITORI DELLA CITTA'
DI SCHIO
organizza una
ASSEMBLEA PUBBLICA
sul tema
SCUOLA A TEMPO PIENO ?
UNA OPPORTUNITA’ PER FIGLI E GENITORI
il Prof. Girolamo Covallero
Dirigente Scolastico Istituto di Istruzione Superiore “A. Martini “ – Schio
e la Sig.ra Paola Pozza
Vicaria – Insegnante Scuola Primaria Istituto Comprensivo 2 Valdagno
ci spiegano cosa vuol dire la scuola a tempo pieno (40 ore settimanali)
MARTEDI’ 07 MAGGIO – ore 20.30 AUDITORIUM SCUOLA  FUSINATO

finalmente una bella occasione
per parlare di scuola...



lunedì 8 aprile 2013


Italia ultima nella spesa pubblica per scuola e cultura. Peggio solo la Grecia


Italia ultima nella spesa pubblica per scuola e cultura. Peggio solo la Grecia
L’Italia è all’ultimo posto in Europa per percentuale di spesa pubblica destinata alla cultura (1,1% a fronte del 2,2% dell’Ue a 27) e al penultimo posto, seguita solo dalla Grecia, per percentuale di spesa in istruzione (l’8,5% a fronte del 10,9% dell’Ue a 27). È quanto emerge da uno studio pubblicato da Eurostat che compara la spesa pubblica nel 2011.
Secondo l’Istituto di statistica europeo in Italia è più alta la percentuale di spesa per i servizi pubblici generali (che comprendono gli interessi sul debito pubblico) con il 17,3% a fronte del 13,5% medio dell’Ue a 27  (in Grecia questa voce pesa per il 24,6% su tutta la spesa pubblica). La spesa per protezione sociale in Italia è invece ancora superiore a quella Ue a 27 con il 41% della spesa pubblica complessiva a fronte del 39,9%. La protezione sociale nel nostro Paese resta però sbilanciata su quella per le pensioni mentre arranca la spesa per coloro che perdono il lavoro, per la casa e l’esclusione sociale.
Se invece si guarda solo alla cultura l’Italia con il suo 1,1% di spesa pubblica dedicata a questa voce è superata dalla Grecia (1,2%) e da tutti gli altri Paesi dell’Ue a 27 con la Germania all’1,8%, la Francia al 2,5% e il Regno Unito al 2,1%.

giovedì 28 febbraio 2013

E  INTANTO, IN FRANCIA......

La finanziaria francese 2013 costituisce per l'Educazione nazionale una netta inversione di tendenza rispetto al quinquennio precedente, caratterizzato da massicce soppressioni di cattedre.
Conformemente al programma di Francois Hollande, appaiono prioritari quattro settori: impiego, giustizia, sicurezza e, soprattutto, educazione. Infatti il 90 % delle 60mila assunzioni da effettuare per concorso durante il mandato sarà riservato alla scuola, con la sostituzione integrale di tutti gli insegnanti che andranno in pensione e la creazione ( resa possibile da riduzioni d'organico in altri ministeri) di 9000 nuovi posti già nel 2013.
La scuola francese  reste un cantiere aperto: la scuola primaria verrà trasformata anche con l'applicazione del principio " più maestri che classi" e l'esecuzione assistita dei compiti all'interno delle scuole.
( da "La vita scolastica" n.7 del 2013)