lunedì 15 novembre 2010

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Perché mercoledì 17 novembre 2010 la scuola sciopera per un'ora?


Per difendere il diritto democratico di esprimere le proprie opinioni.


  • Giugno 2009: tre maestre delle scuole di Longhena (Bologna) vengono sottoposte a un provvedimento disciplinare perché, partecipando a una tavola rotonda, hanno criticato la “riforma” Gelmini.

  • 27 aprile 2010: In Emilia Romagna il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale Marcello Limina invia ai presidi una circolare riservata in cui invita i dipendenti della scuola ad astenersi da dichiarazioni o enunciazioni che in qualche modo possano ledere l’immagine dell’Amministrazione Pubblica. Chiede loro di vigilare sugli insegnanti: essi debbono informare il dirigente se hanno rapporti con la stampa e non debbono inviare documenti, appelli o richieste a nessuna autorità politica o amministrativa fuori dalla scuola. Anche le comunicazioni degli insegnanti ai genitori debbono seguire questi criteri.

  • 8 giugno 2010: la preside di Calenzano (FI), riguardo alla protesta ai cancelli della scuola, scrive al personale che “è categoricamente vietata qualunque esternazione tesa a dequalificare la figura del ministro della Pubblica Istruzione”.

  • Settembre 2010: il prof. Francesco Mele, docente di Chimica presso l’IIS Meucci di Carpi, viene censurato per aver proposto, assieme alla maggioranza dei componenti il collegio, la messa in votazione di una mozione di critica ai provvedimenti Gelmini/ Tremonti e per avere difeso le competenze del Collegio dei docenti nei confronti del Preside.

  • 21 ottobre 2010: viene pubblicato il nuovo Codice disciplinare per i dirigenti scolastici: se rilasciano dichiarazioni considerate lesive dell'immagine dell'amministrazione potrebbe scattare la "sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da un minimo di tre giorni fino a un massimo di tre mesi”.


LA RIFORMA GELMINI HA DANNEGGIATO GRAVEMENTE LA SCUOLA PUBBLICA. IMBAVAGLIARE INSEGNANTI E PRESIDI NON RISOLVERÀ IL PROBLEMA ED È UN BRUTTO SEGNALE PER LA DEMOCRAZIA