mercoledì 31 dicembre 2008

Meno male che ci sono gli uomini...

A lavorare nella scuola - specialmente nella primaria - sono quasi tutte donne. La proposta del ministro Brunetta di alzare l'età pensionabile per le donne, quindi, ci interessa in modo particolare. Però siamo talmente crivellate dai colpi di questo Governo che ci sta impallinando - come insegnanti e come cittadine - che non abbiamo reagito più di tanto a questo nuovo attacco. Ma, appunto, meno male che ci sono gli uomini... Uno di loro - che da molti anni vive a fianco delle donne e conosce il tipo di vita che fanno, quello "ufficiale" e quello più oscuro e incessante - ha scritto una lettera aperta indirizzata a Brunetta e ai Capigruppo di Camera e Senato. Se la sua lettura vi convince (e sarebbe difficile che non lo facesse, perché dice esattamente qual è la realtà di vita delle donne, e quindi quanto irridente è la proposta del Ministro), mandatela. E mandatela anche ai capigruppo, in modo da darle visibilità. La lettera è in allegato e abbiamo preparato un foglio con gli indirizzi di posta elettronica dei capigruppo (6+6), allegato anche questo. La mail del nostro ineffabile Ministro, invece, è
info@renatobrunetta.it

martedì 30 dicembre 2008

Incredibile ma vero

Lo schema di regolamento per l'utilizzo delle risorse e per la scuola dell'infanzia e primaria licenziati un paio di giorni fa dal MIUR sono addirittura peggiori rispetto a quelli usciti dal Consiglio dei Ministri, ad esempio cancellano la compresenza anche dal tempo pieno. Nel coordinamento di oggi, assieme alle scuole della Valle Agno, abbiamo cominciato a ragionare su come si traducano in concreto le norme e su quali margini esistano. Perché possiate applicarvi anche voi in quest'utile occupazione, alleghiamo gli schemi aggiornati. Sappiamo che ormai avevate già imparato a memoria quelli usciti il 18, ma questo vi sarà comunque utile quando dovrete farne un'analisi comparata.

Come commento al post di ieri è arrivato un appello che alcune associazioni nazionali che operano nel campo del teatro, hanno rivolto a vari esponenti del Governo e hanno richiesto ad altre associazioni di sottoscrivere
. L'appello è la reazione alla decisione di molte scuole di sospendere gite e progetti, tra cui il teatro. Rivela la consapevolezza di tanti operatori culturali che da anni attuavano con le scuole laboratori e attività, che la scuola che Gelmini e Tremonti stanno costruendo adesso sarà più povera e non avrà i tempi e le disponibilità per approfondire e per sperimentare sui quali invece adesso si può contare. Speriamo che di questo impoverimento e di questo scadere nella qualità si accorgano anche altri: coloro che a vari titoli con la scuola collaborano, ma soprattutto i genitori che a scuola ci mandano i figli. Non è sufficiente che siano custoditi quattro, o cinque, o sei ore: bisognerebbe anche interrogarsi su cosa fanno, perché come un alunno è diverso da un altro, così anche una mattina di scuola - come qualità di apprendimento ed esperienza - può essere molto diversa da un'altra.


lunedì 29 dicembre 2008

Anche questo è un modo perché continui a esserci attenzione sulla scuola e sulla sua qualità

From: <report@rai.it>

Nel prossimo ciclo di puntate */Report/* si occupera' delle
problematiche della *scuola* (elementare, media, superiore e
universita'), delle sue condizioni, dei tagli e della riforma.
Ci interessano le vostre testimonianze e segnalazioni, chi ne avesse e'
pregato di inviare una mail all'autrice della puntata /*Stefania Rimini
*/all'indirizzo s.rimini@rai.it <mailto:s.rimini@rai.it>.

Cordiali saluti, Redazione Report.