mercoledì 19 novembre 2008

Ben svegliati!

E' appena arrivata (forse) una spiegazione sul documento citato nel post ???, quel documento secondo cui nella scuola dell'infanzia si sarebbero riconfermati i modelli orari esistenti: pare che non provenisse dal Governo ma fosse un emendamento presentato dai Senatori dell'opposizione, bocciato nella seduta successiva della commissione. Quindi si torna al punto di partenza. Ma nel commento al post di ieri - che riporta una comunicazione di Gennaro Loffredo, responsabile nazionale PRC Scuola e Formazione - pare che un dietrofront ci sia e che verranno attuate modifiche abbastanza sostanziali. Pare che... Abbiamo provato, come ci insegna la Storia, a risalire alle fonti, e abbiamo visionato le relazioni della Commissione Istruzione, presieduta dalla Aprea, che da alcuni giorni - anche se in maniera piuttosto frammentaria - sta esaminando il provvedimento. E' una lettura istruttiva e interessante, alla portata di tutti perché basta digitare sul motore di ricerca "VII Commissione Camera" e si trova il sito. Abbiamo scaricato la proposta di parere presentata ieri (ancora quasi oggi, data l'ora), è qui nel blog tra i documenti disponibili ed effettivamente contiene cambiamenti di rilievo. La Ministra, sempre impassibile, afferma di non essere disposta a recedere dalla linea, ma l'Aprea, fedele a Forza Italia dal 1994 e nel suo sito fotografata china a baciare la mano al Papa, non può venire accusata di essere una frangia estremista. E' un parere, anzi una proposta di parere, e sono bozze non corrette, ma se anche lei ha dovuto venire a patti, non è detto che, continuando a tenere il coltello tra i denti ....

4 commenti:

Unknown ha detto...

il coltello fra i denti hanno cominciato a tenerlo anche al classico-linguistico di Schio: gite, progetti, orientamento scolastico e i corsi che portavano alla certificazione in lingua.
Volevo ringraziare anche gli insegnanti che hanno cercato di spiegare e dare già dall'inizio dell'anno la possibilità di confronto ai ragazzi per capire cosa spetterà loro nel futuro.

Unknown ha detto...

Vi invio la Mozione votata all'unanimità dal Consiglio Comunale di Viareggio il 12 novembre. Spero possa essere utile anche per altri comuni.
Il Consiglio Comunale di Viareggio
PREMESSO CHE
i temi della Scuola e della questione educativa in Italia sono, purtroppo, da considerare perennemente a livelli di urgenza e di emergenza anche per la necessità di un bisogno costante di aggiornamento, di rinnovamento, di approfondimento, di adeguamento rispetto all'inevitabile evoluzione della ricerca e dei tempi;
i temi della Scuola e della questione educativa devono essere posti al centro dell'attenzione e dell'azione politica e amministrativa anche dagli enti locali, ognuno per le proprie competenze;
un paese civile deve garantire il carattere universalistico del diritto al sapere;
la scuola primaria italiana è ai primi posti nelle classifiche internazionali per i risultati di apprendimento dei suoi alunni

IN RIFERIMENTO
al Decreto legge n.112, pubblicato nel Supplemento Ordinario gazzetta Ufficiale n° 152 del 25 giugno 2008, " Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria", convertito con modificazione, dalla legge 6 agosto 2008, n° 133;
al decreto Legge n° 137, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 1 settembre 2008, "Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università", recentemente convertito in legge.
RILEVATO
che non è stato sufficiente, nel processo che ha portato all'approvazione dei decreti citati, il confronto per rispondere al meglio all'emergenza educativa e scolastica,

preso atto dei contenuti del Consiglio Comunale aperto dell'11.11.2008 ove, tra l'altro

è emersa da parte del mondo della scuola

una diffusa preoccupazione riguardo ai possibili futuri scenari che potrebbero derivare dall'attuazione di quei provvedimenti ritenendo che detti provvedimenti potrebbero determinare un arretramento qualitativo del sistema scolastico ed universitario, tagliando servizi che non potranno essere sostenuti dalle Amministrazioni locali.

E inoltre la richiesta di predisporre tutte le azioni e gli strumenti per sensibilizzare e sollecitare le istituzioni locali e nazionali a sospendere il provvedimento e a trovare soluzioni condivise tese a stabilire un clima di dialogo e confronto finalizzato ad una corretta analisi del problema,

IMPEGNA IL SINDACO

A farsi portavoce delle suddette preoccupazioni e richieste

E DA' MANDATO

Alla Commissione competente di elaborare un documento di sintesi rappresentativo delle istanze emerse nel Consiglio Comunale dell'11.11.08 dedicato ai problemi della scuola

Anonimo ha detto...

scusate ma...non si parla più di referendum abrogativo???

Unknown ha detto...

Berlusconi difende le classi ponte di www.repubblica.it

da www.repubblica.it

ROMA - Le classi ponte? Una scelta di buon senso, utile a studenti e insegnanti. Il giudizio positivo è espresso da Silvio Berlusconi, tornato sull'argomento intervenendo oggi ad un convegno per la giornata nazionale dei diritti dell'infanzia. "Non credo che ci sia nessuna discriminazione, ma che sia una cosa logica e doverosa a vantaggio dei bambini e delle maestre", ha detto il presidente del Consiglio.

"L'insufficiente conoscenza della lingua italiana fa si che l'insufficienza dei bambini stranieri sia tripla rispetto a quella italiana e quindi abbiamo pensato a questa mozione, seguendo tra l'altro l'esempio di altri Paesi, di fare non classi separate ma tese all'insegnamento dell'italiano".

Immediate le reazioni del Partito democratico, secondo cui il presidente del Consiglio sfrutta "un appuntamento di grande importanza come la giornata mondiale sui diritti dell'infanzia per gettare sale sulla ferita inferta al mondo della scuola'': lo ha dichiarato la capogruppo Pd in commissione Cultura, Manuela Ghizzoni.

"Siamo convinti che per i bambini non sia in nessun modo educativo vedere il proprio vicino di banco sottoposto a un trattamento discriminatorio che lo potrebbe segnare per sempre" sostiene Mariapia Garavaglia, ministro ombra dell'Istruzione - "per il rispetto e l'applicazione delle metodologie didattiche già esistenti che favoriscono il recupero da parte di tutti quegli studenti che presentano un ritardo nel loro percorso di crescita culturale ed educativa".

"Berlusconi? Non sa di cosa parla", le fanno eco le parlamentari del Pd Albertina Soliani e Sandra Zampa che, sul tema dell'integrazione scolastica degli immigrati e a sostegno dell'educazione interculturale, hanno presentato al Senato e alla Camera un disegno di legge che porta la firma dei capigruppo Anna Finocchiaro e Antonello Soro e di numerosissimi parlamentari del Pd.

Anche l'Italia dei Valori non approva la sortita del premier: "Berlusconi si poteva risparmiare l'elogio delle classi ponte, uno strumento che non tutela ma discrimina alcuni bambini nei confronti di altri", dichiara Silvana Mura.

Favorevole invece la Lega, promotrice della discussa mozione Cota sulle classi ponte approvata dalla Camera: "Ci riteniamo soddisfatti su quanto affermato oggi dal presidente Berlusconi in merito alla delicata questione di come accogliere nelle nostre scuole i bambini stranieri che non conoscono l'italiano", ha affermato la senatrice della Lega Nord e componente della commissione istruzione del Senato, Irene Aderenti.




scusate ma non potendo lottare sulla strada, lotto dal divano e continuo a rodermi il fegato navigando