- Parlando della nuova organizzazione, il Governo non ha mai fatto pubblicità alla riduzione oraria prevista anche per la scuola dell'infanzia ma di fatto, a pag. 6 dello Schema di Piano Programmatico, si legge "l'orario obbligatorio delle attività educative, nell'ottica di una progressiva generalizzazione e tenendo conto delle diversificate esigenze espresse dalle famiglie, si svolge anche solamente nella fascia antimeridiana, impiegando una sola unità di personale docente per sezione e riorganizzando il più possibile il funzionamento delle sezioni di una medesima scuola sulla base di tale opzione". Dalla lettura emerge che l'intenzione e quella di far sì che, progressivamente, la scuola d'infanzia arrivi a funzionare solamente al mattino. Da questo fatto, accese proteste.
- La legge 169/2008 di conversione del decreto Gelmini Tremonti è ora all'esame della VII Commissione, e vi è giunta accompagnata da una relazione del Governo in data 6.11.08, intitolata "Piano Programmatico di intervento volti alla razionalizzazione dell'utilizzo delle risorse umane e strumentali del sistema scolastico" che dice "per le scuole dell'infanzia sono stati confermati i modelli orari esistenti e sono stati reintrodotti gli anticipi previsti dalla legge Moratti. Non è prevista alcuna riduzione di posti, anzi un'espansione del servizio". Una linea molto diversa, quindi, da quella espressa nel Piano Programmatico. Ma come non si era detto niente prima, delle modifiche pure scritte, così non si dice niente adesso, dei cambiamenti apportati.
- Il bello è che negli atti della Commissione che sta esaminando il tutto, questa nuova linea non compare per nulla, e l'11 novembre si continua a discutere di scuola dell'infanzia antimeridiana, eventualità che sembrerebbe invece superata dalla relazione del Governo di cinque giorni prima.
Tutto ciò è inquietante.
Non è normale che si prendano decisioni che stravolgono l'impianto di un ordine di scuola, come una drastica riduzione d'orario, e lo si passi sotto silenzio com'è stato fatto finora dal Governo che ha continuato a sventolare le sue parole d'ordine (serietà, ordine, disciplina) per spostare l'attenzione dalle misure concrete e penalizzanti per tutti i cittadini.
Non è normale che le modifiche appaiono per caso, in un documento che sboccia come un fungo dopo una notte di pioggia.
Non è normale che la Commissione che sta esaminando il problema ignori il documento.
Ma cosa vuol dire tutto questo? Che non sanno neanche loro quello che stanno facendo? Oppure che c'è un progetto in questo caos, quello di far sì che non esista garanzia di nulla? Tutti i documenti possono apparire, magari quando è necessario placare un po' gli animi, e scomparire, magari quando è il momento di prendere le decisioni. Ma qui stiamo parlando di scuola e del futuro di un paese. Nessuno di noi ha voglia di assistere a uno spettacolo di magia di terz'ordine, nessuno di noi vuole vedere quale coniglio tireranno fuori dal cappello.Non è così che vanno fatte le cose in un paese civile. I documenti sono "Nuovo Piano presentato in VII Commissione" e "Interrogativi su Nuovo Piano"
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