mercoledì 29 ottobre 2008

Non è finita



Quando il gioco si fa duro... i duri cominciano a giocare.

  1. Il decreto Gelmini al Senato è passato (28 voti di scarto e 3 astenuti).
  2. Sul sito di Repubblica Curzio Maltese racconta che a Roma ha visto poliziotti prendere a manganellate manifestanti pacifici e assistere invece impassibili alle provocazioni che avvenivano da parte di membri di Blocco Studentesco, un'organizzazione di destra.
  3. Fuori diluvia.
  4. La maggior parte di noi è appena arrivata da scuola, qualcuno nel pomeriggio ci tornerà.
Questi sopra sono quattro buonissimi motivi per tenere duro. La sensazione è quella di avere raccolto le forze per spiccare un salto e venire stroncati da una fucilata. E questo anche se sapevamo che il decreto sarebbe stato convertito, tanto che avevamo già in bocca il gusto amaro della sconfitta. Bene, prima lo si ha, prima si comincia a metabolizzarlo e a trasformarlo in qualcosa di diverso.
Si riparte.
Non da domani (come sul dirsi), da adesso. Da chi prepara striscioni da attaccare alla scuola domani, giorno dello sciopero. Da chi studia leggi e dati per dare informazioni precise e attendibili nelle assemblee dei genitori che dappertutto si stanno facendo. Da chi pensa ai lumini antipioggia per la fiaccolata del pomeriggio a Vicenza. Da chi stasera prenderà il pullman per Roma.
La prima parola d'ordine che è stata lanciata è quella del referendum. Ora ci si ragionerà. Certo è che dobbiamo mettere in gioco la nostra tempra migliore, e conquistare uno per uno gli indifferenti e i contrari. Questo perché è giusto, perché davvero questo decreto strazia la scuola pubblica, ma anche perché altrimenti la prepotenza, l'ipocrisia e l'arroganza che ci siamo trovati davanti in questo caso si saranno rivelati un'arma vincente. E, se sono un'arma vincente, il Governo li sfodererà ancora e ancora, per ignorare le obiezioni e zittire ogni dissenso. Quindi prendetevi pure un quarto d'ora di afflizione, e poi mettetevi in marcia.

2 commenti:

e viene sera ha detto...

Condivido su tutta la linea. Ma in quest'ora di amarezza, ho visto apparire un teneue arcobaleno. C'è tanta gente che sista muovendo. Gente che il governo pensava di avere definitavamente assopito con stampa e telivisioni asservite e supine.Gente che prende in mano i decreti e si sforza di tradurre dal burocratese la verità.Genitori che ora si rendono conto di quanto accadrà nel futuro e si chiedono sgomenti che cosa possono fare, firme, cartoline, bandiere...
A molti ormai appare chiaro che l'esucutivo ha una gran voglia di privatizzare, la scuola e le università, poi la sanità, e poi l'acqua. Si, l'acqua.
Ci vediamo a Roma.

Luigi Visonà ha detto...

Ricordo a tutti che a Valdagno domani 30 ottobre c'è la manifestazione contro i provvedimenti sulla scuola. Invece che scioperare e stare a casa, chi può, venga a Valdagno davanti all'ITIS "V.E.Marzotto" alle ore 8.30

L.V