martedì 14 luglio 2009

Riportiamo qui sotto un articolo de "La Tecnica della scuola" che fornisce alcune informazioni in più sugli ultimi tagli nell'organico.

Ricordiamo anche che - prima delle elezioni - il funzionario del Ministero a colloquio con i dirigenti dell'Alto Vicentino aveva assicurato che i tagli nell'organico di fatto non sarebbero stati attuati.

Confermati i tagli sull'organico di fatto

Pubblicata la C.M. n. 63 con la quale si confermano i 5mila posti in meno sull'organico di fatto. La circolare riguarda anche il personale Ata: a rischio il funzionamento delle piccole scuole. E’ datata 6 luglio la circolare ministeriale n. 63 che fornisce indicazioni per la definizione dell’organico di fatto per il prossimo anno scolastico. .
Il taglio dei 5mila posti necessario per raggiungere l’obiettivo dei 42mila posti-docente in meno per il 2009/2010 resta tutto intero, nonostante le pressioni sindacali; d’altronde negli ultimi giorni dal Ministero avevano chiarito che evitare i 5mila tagli non sarebbe stato possibile perché i margini consentiti dalla clausola di salvaguardia sono ormai inesistenti.
Un mancato risparmio sugli organici si dovrebbe tradurre infatti in un azzeramento totale dei finanziamenti diretti alle scuole.
Per quanto riguarda le scuole dell’infanzia non ci saranno posti aggiuntivi, mentre una piccola novità positiva si segnala per le compresenze nella scuola primaria che, si legge nella circolare, “potranno essere utilizzate per l’ampliamento del tempo pieno sulla base delle richieste delle famiglie, nonché per la realizzazione di altre attività volte a potenziare l’offerta formativa (compreso il tempo mensa per le classi che attualmente praticano i rientri pomeridiani)”
Nella secondaria (sia di primo che di secondo grado) viene lasciata la possibilità di formare cattedre a meno di 18 ore nei casi in cui risulti impossibile fare diversamente.
I 5.000 posti in meno vanno calcolati rispetto all’entità dell’organico di fatto dello scorso anno e dunque non creeranno ulteriore soprannumero rispetto a quello già definito in sede di organico di diritto.
In termini assoluti la regione più penalizzata risulta la Lombardia (876 posti in meno), seguita da Veneto (573 posti in meno), Campania (-535), Sicilia (-492), Lazio (-416), Puglia ( -354) e Piemonte (-335). Più ridotti i tagli nel regioni più piccole: - 28 in Molise, -53 in Basilicata e -60 in Umbria.
Adesso toccherà alle Direzioni regionali decidere come distribuire i tagli fra i diversi ordini di scuola.
La circolare ministeriale riguarda anche gli organici del personale Ata che potrebbero rivelarsi in molti casi del tutto insufficienti persino per tenere aperte le scuole.
Si potranno consentire deroghe (“contenute”, aggiunge la circolare !) solamente “nei casi, motivati adeguatamente, in cui le risorse assegnate alle istituzioni scolastiche non rendessero possibile il regolare funzionamento dei servizi scolastici nel rispetto delle norme contrattuali dell’orario di lavoro”.
Resta il fatto che l’entità complessiva dei tagli (peraltro già prevista dal Piano programmatico dello scorso ottobre e dalla relazione tecnica allegata alla legge 133/08) potrebbero rivelarsi del tutto insopportabili per le scuole mettendone a rischio il regolare funzionamento.

07/07/2009

(R. Palermo, La Tecnica della scuola)

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