venerdì 22 gennaio 2010

Vi serviamo un post dal blog cattivamaestra

Papi torna a scuola

Posted: 21 Jan 2010 02:52 AM PST

Quando lo scorso settembre Barack Obama confermò l’intenzione di tenere un discorso per l’inizio dell’anno scolastico negli States scoppiò un putiferio. I conservatori si dichiararono oltraggiati e montarono una tempesta in un bicchiere ad hoc sostenendo che il presidente avrebbe cercato di indottrinare gli studenti, condizionando le loro giovani menti con la sua visione politica. Poi Obama fece il proprio discorso, discreto e costellato con i soliti sacrosanti consigli (studiate molto, impegnatevi, non vivete nell’illusione del successo facile, non prendete pericolose scorciatoie), e la diatriba si smontò rapidamente.

Osservando le immagini della visita da poco condotta da Silvio Berlusconi in una scuola abruzzese, viene da chiedersi come avrebbero reagito oltreoceano dinanzi al piccolo show per i bambini messo in piedi dal Cavaliere.

Il Presidente del Consiglio ha intrattenuto gli allievi con un giochetto matematico, che non gli è riuscito, e con una barzelletta già narrata ai tempi di Hammurabi, che non ha fatto ridere. Il nostro ha poi chiesto ai bambini «Siete tutti con delle belle case?» per lustrare il proprio ego di salvatore ricostruttore, ottenendo un coro di sì che l’ha galvanizzato a tal punto da sfoderare un bel rilancio: «Adesso vi faccio una domanda più difficile. Pensate che il signor Silvio Berlusconi sia un buon presidente?». Al Cavaliere i sondaggi son sempre piaciuti e sicuramente troverà il modo di utilizzare anche questo.

Lo show si è concluso con il cavallo di battaglia dell’homo politicus che si prende la briga di incontrare un’orda di bambini: «C’è qualcuno che vuole fare il medico? C’è qualcuno che vuole diventare avvocato? C’è qualcuno che vuole diventare un politico?». Domanda non pervenuta: c’è qualcuno che vuole fare il magistrato?

martedì 19 gennaio 2010

Segnaliamo un’assemblea sindacale della FLC Cgil indetta per il martedì 9 febbraio dalle 8 alle 10 presso l’ITIS De Pretto di Schio (via 29 Aprile 40), con oggetto:

ULTIMI PROVVEDIMENTI SULLA SCUOLA dalla malattia alla previdenza, dai tagli al riordino.

Ricordiamo che l'assemblea è aperta a tutti, non solo gli iscritti al Sindacato, e che informarsi è importante per noi e per la scuola.

Pubblichiamo quindi questo avviso rivolto ai precari:

CHIUNQUE ABBIA RICEVUTO LA NOTIFICA DI UN RICORSO AL TAR O AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA per l'inserimento a pettine nelle graduatorie ad esaurimento è invitato a prendere contatti con le segreterie FLC-CGIL il prima possibile.

Infine informiamo che domani sera, giovedì 21 gennaio, alle 20,30 presso la sala del Consiglio di Quartiere 3 in via dei Boldù 42 a Schio ci sarà un incontro promosso dal Pd con Tina Cupani, segretaria provinciale Cisl Scuola Vicenza. Il tema sarà

LA SCUOLA MERITA DI PIU'

GLI EFFETTI DELLA CONTRORIFORMA GELMINI

lunedì 18 gennaio 2010

C'è tempo oggi e domani!

Pubblichiamo un'iniziativa che parte da ReteScuole per chiedere ai componenti delle Commissioni Cultura di Camera e Senato il rinvio della riforma delle superiori. Il rinvio sarebbe quanto mai auspicabile visto che si vuole fare partire tale intervento, di portata ben ampia, in fretta e furia, tra confusione e pressapochismo. Inviare è molto semplice: basta cliccare sul nome dei parlamentari e la mail si apre automaticamente, si incolla sotto il testo avendoci aggiunto il proprio nome, et voilà. Abbiamo provato anche questa.

Inondiamo di mail i membri delle Commissioni cultura di Camera e Senato che dovranno esprimere il previsto parere sul riordino delle scuole superiori martedì 19 e mercoledì 20 gennaio

Il governo aveva intenzione di provvedere all’approvazione definitiva dei regolamenti entro gennaio dopo il via libera delle Commissioni parlamentari. Il parere del Consiglio di Stato del 13/01/10 impone però al governo, che voleva procedere con decreti ministeriali, la definizione di nuovi regolamenti sui programmi, sull’articolazione delle cattedre, sugli indicatori per la valutazione e l’autovalutazione, che dovranno essere sottoposti ai pareri del CNPI, del Parlamento e del CdStato. Ciò garantisce un po’ di controllo in più, ma impone quindi un ulteriore e insostenibile allungamento dei tempi aggravando la confusione oggi presente.

Vi invitiamo a inviare il testo in calce entro mercoledì 20 gennaio ai componenti dell’ufficio di presidenza e ai capigruppo delle VII Commissioni di Camera e Senato.

Destinatari

Per evitare che entrino in funzione sistemi antispam, vi consigliamo di ripetere l'invio del messaggio per ogni indirizzo.

Camera

Aprea,Ciocchetti,Detorre,Frassinetti,Ghizzoni,Goisis,Granata, Latteri,Nicolais, Zazzera.

Senato

Asciutti, Barelli,Giambrone, Marcucci, Peterlini, Pittoni, Possa,Rusconi, Valditara, Villari, Vita.

Testo da inviare, copia e incolla.

Oggetto: richiesta rinvio riforma superiori

La riforma va ripensata, la riforma va rinviata.

Riduzione del tempo scuola,azzeramento delle sperimentazioni, scomparsa dei laboratori, nuovi indirizzi ancora indefiniti nei quadri orari e negli obiettivi di apprendimento, un biennio che canalizza invece di orientare: ecco cosa prevede il riordino delle scuole superiori. Gli effetti di tali modifiche produrranno un peggioramento dell’offerta formativa, gravi conseguenze sull’organico e anche sul regolare avvio del prossimo anno scolastico.

Il parere critico del Consiglio di Stato, che si aggiunge a quelli del CNPI e della Conferenza delle Regioni obbliga il governo ad ulteriori ridefinizioni dei contenuti del riordino delle scuole superiori e a nuovi adempimenti di legge, che allungheranno ulteriormente i tempi di approvazione.

I ritardi e le incertezze sono causati dall’improvvisazione con cui sono stati prodotti provvedimenti legati alla necessità del risparmio e sviluppati senza un reale coinvolgimento delle scuole e una valutazione delle loro esperienze. Tali ritardi stanno impedendo alle scuole di programmare per tempo la propria offerta formativa e a genitori e studenti di poter effettuare una scelta così importante con un minimo di consapevolezza.

Pertanto chiedo alla Commissione cultura di proporre al Ministro il rinvio almeno di un anno dell’entrata in vigore della riforma affinché possa essere radicalmente ripensata.

Firma……….. scuola…………….., qualifica……………

Il 15 gennaio il CODACONS ha avviato le procedure per intentare una CLASS ACTION contro la Pubblica Amministrazione in riferimento agli alunni costretti a studiare nelle "classi pollaio". E' rivolta a insegnanti e genitori i cui figli, o alunni, sono in classe in numero maggiore di quello previsto per legge, cioè 25 + l'insegnante. Postiamo qui sotto alcune note sul ricorso e il link per aderire e per avere informazioni sulle altre due azioni che il Codacons sta avviando in questi giorni. Quella della class action è una forma di azione collettiva importantissima, che si basa su condivisione e partecipazione. E' forse per questi motivi che, nella normativa italiana, si è cercato in tutti i modi di ritardarne l'entrata in vigore e di depotenziarla. Invitiamo tutti gli insegnanti e i genitori interessati a visitare il sito e, se sono d'accordo sugli obiettivi del ricorso, ad aderire.

Con la terza azione collettiva si chiederà - decorsi i 90 giorni dalla diffida notificata oggi - al Tar del Lazio di ordinare al Ministero della Pubblica istruzione e ai 20 Direttori scolastici regionali di rispettare il limite previsto dalle leggi vigenti di 25 alunni per aula. I genitori degli studenti costretti a fare lezioni in classi sovraffollate e dove il numero di alunni supera le 25 unità, così come i docenti, possono aderire alla class action e chiedere un risarcimento che il Codacons stima in 250 euro a studente. Nel ricorso si chiede la restituzione alle famiglie di una parte della tassa scolastica pagata in proporzione al minore spazio a disposizione di ciascun alunno (la legge prevede 1.80 mq per alunno nelle scuole materne, elementari e medie e 1,96 mq/alunno nelle scuole superiori), oltre il danno connesso al rischio per la sicurezza e la diminuzione del servizio istruzione reso ridicolo da classi pollaio di 35-40 alunni a causa dei tagli agli organici del personale docente.
Sulla base delle sole segnalazioni pervenuteci (oltre 150 istituti per 4.100 alunni) la somma richiesta è pari a oltre un milione di euro.

http://www.codacons.it/articolo.asp?idInfo=119236