lunedì 22 febbraio 2010

Nonostante la Gelmini, avvocato furbo e ministro devastatore, abbiamo tenuto duro.
Nonostante Brunetta, europarlamentare assenteista e infangatore di chi lavora per lo Stato, abbiamo tenuto duro.
Nonostante Tremonti, per cui la scuola pare essere poco più di un ramo secco da tagliare, abbiamo tenuto duro.
Nonostante quasi tutti i media si siano limitati a fare da cassa da risonanza alle bugie del governo, abbiamo tenuto duro.
Nonostante le nostre forze impari, con convinzione e tenacia abbiamo continuato a nuotare controcorrente, e abbiamo tenuto duro.
Ma adesso, che Emanuele Filiberto, Pupo e il tenore sono arrivati secondi a Sanremo, ci pare che davvero non ci sia più nulla da fare: forse per quest'Italia davvero non c'è speranza.
Vorremmo andarcene anche noi, in ogni modo, in ogni luogo, in ogni lago e - coperti sotto il mare (ma da cosa? alghe? plaid di conchiglie?) - non pensarci più.
Invece stringiamo i denti, e vi parliamo di un'iniziativa che riguarda la scuola e la giornata per il rispetto della pari dignità e contro il razzismo indetta per il 1° marzo.
Nel link che riportiamo sotto ci sono le motivazioni e la proposta.
A scuola si attuano sempre attività legate all'intercultura, al rispetto e alla valorizzazione dell'altro, ma impegnarci a farle in tanti e a renderle visibili proprio in quella giornata è importante ed è anche un gesto di solidarietà per i tanti lavoratori stranieri di cui l'Italia si avvale e, troppe volte, sfrutta e umilia.

http://www.carta.org/campagne/diritti+civili/19231