venerdì 9 settembre 2011

E' finita la prima settimana di settembre. L'abbronzatura è già sbiadita, coperta anche dal pallore inevitabile quando si vede cosa sta succedendo nelle scuole.
In tutte le serate del Festival No Dal Molin di Vicenza c'è stato un punto informativo gestito dall'Assemblea Difesa Scuola Pubblica di Vicenza con il contributo nostro e dei comitati di Padova e Treviso.
Noi continuiamo a tenere alta la bandiera. Se ognuno facesse la sua parte, sarebbe tutto molto più facile.
Postiamo una notizia molto interessante: ricordate la class action contro le classi pollaio? Il TAR del Molise (sentenza 163/2011 depositata il 31 agosto) si è pronunciato con chiarezza al riguardo: in un liceo, da quattro prime classi si erano formate tre seconde, ciascuna con 29 alunni: la Gelmini se ne sarà rallegrata: così si deve fare e, se continua così, magari Tremonti le paga un caffè alla buvette di Montecitorio. Invece il TAR ha stabilito che questo non può essere: 29 alunni in un'aula sono troppi e l'ufficio scolastico regionale è obbligato a verificare preventivamente il rispetto delle norme igieniche e di sicurezza delle scuole, anche in presenza di possibili inadempienze imputabili a province e comuni quali enti responsabili della fornitura e manutenzione degli edifici scolastici.
E' una sentenza importantissima che permette di impugnare (ed anche di diffidare gli USR) direttamente le lettere degli Uffici scolastici regionali del MIUR che autorizzano le classi pollaio, ovvero classi formate con più di 25 alunni a prescindere dalla grandezza reale dell'aula, o anche classi con meno di 25 alunni che non rispettano l'indice individuale/alunno di 1,80 mq netti per materne, elementari e medie e 1,96 mq netti per le superiori.
La class action a suo tempo fu proposta da Politeia e Codacons. Quest'ultimo a breve metterà a disposizione un numero verde per segnalare eventuali accorpamenti.
Smettiamola di dare per scontato e inevitabile tutto quello che stanno facendo!