venerdì 26 marzo 2010

Abbiamo avuto il dubbio onore di vederci per questo protagonisti anche sulla stampa nazionale, e quindi certo lo saprete: la sindaca di Montecchio Maggiore, dato che nove famiglie nonostante ripetuti solleciti non avevano ancora pagato quanto dovuto per la mensa scolastica, ha fatto servire ai bambini delle famiglie morose pane e acqua, anziché pastasciutta e hamburger come a tutti gli altri compagni.
Immaginiamo lo stupore, l'imbarazzo, l'umiliazione di quei bambini, offesi in modo inaccettabile, e sembra davvero incredibile che si possa arrivare a questo. Ma allarghiamo il campo con le parole di Pierluigi Perosini : "Attenzione però: l'offesa riguarda anche i compagni dei nove bambini. Sono stati costretti alla complicità discriminatoria, investititi di un ruolo improprio, usati per compiere un intervento lesivo di diritti fondamentali. Anche verso di loro si è compiuto un abuso". Quando eravamo piccoli ci è stato insegnato che alcuni comportamenti sono cattivi, e che bisogna vergognarsene. In Italia invece sta succedendo che questi comportamenti vengono considerati normali, o addirittura esibiti con soddisfazione tracotante. E' una cosa di cui dobbiamo preoccuparci seriamente. Ben la individua Bepi De Marzi, nel filmato qui sotto, come "la banalità del male".
http://puntualizziamo.it/index.php?option=com_hwdvideoshare&task=viewvideo&Itemid=9&video_id=96
Anche per questo il nostro camion gira. Segnaliamo che oggi sul giornale di Vicenza e sull'inserto veneto del Corriere della Sera su di esso è stato pubblicato un articolo.

mercoledì 24 marzo 2010

Sul Sole 24 Ore di due giorni fa c'è un articolo che parla della finanza creativa a scuola.
Con questo termine si intendono le iniziative che alcune scuole mettono in atto per sopperire ai mancati finanziamenti dello Stato, sempre più ridotti verso la scuola pubblica e invece in incremento verso gli istituti privati. Si va dalla richiesta del 5 per mille agli aperitivi musicali, dall'affitto a privati delle aule di informatica al "dazio" che versa il venditore per avere l'autorizzazione a vendere le merendine agli alunni. Senza contare i contributi "volontari" versati dai genitori: dovrebbero servire ad ampliare l'offerta formativa, invece vengono a volte adoperati per pagare i supplenti e comprare la carta igienica. A nostro parere è abbastanza avvilente doversi contendere il 5 per mille con le cooperative sociali o le associazioni per la ricerca sul cancro: al momento di fare la dichiarazione dei redditi, ognuno di noi sa quante sono le associazioni che ce lo richiedono, e tutte ne avrebbero bisogno. Ma c'è qualcosa di più, e di peggio. Nell'art. 34 della nostra Costituzione, dove si dice che la scuola è aperta a tutti e gratuita per gli otto anni dell'obbligo, c'è un'affermazione di principio: i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. Ma non è solo un'enunciazione vuota. Si dice che la Repubblica rende effettivo questo diritto. E questo reca in sè tutto un modo di intendere la società e la scuola che stridono spaventosamente con quanto invece sta facendo il Governo. E questi tentativi di finanza creativa, al di là della curiosità che destano o della boccata d'ossigeno che possono portare ai bilanci di qualche scuola, sono l'emblema del fallimento, ma anche proprio del tradimento, compiuto dai nostri governanti rispetto alla Costituzione stessa.
Anche per questo il nostro camion vela continua a girare:
  • oggi e domani sarà a Schio, in piazzale Divisione Acqui.
  • Venerdì sarà itinerante: prima mattina (fino alle 10 circa) Isola, poi Vicenza (fino alle 13 girerà nelle zone della fiera, San Bortolo ed altre, dalle 13 alle 15 in centro) al ritorno Marano infine verrà posizionato nella zona licei pronto per il sabato
  • Sabato Schio, piazzale scuole superiori
  • Domenica curva del Cristo (SS da Schio a Torrebelvicino)

domenica 21 marzo 2010

Innanzitutto vi informiamo che martedì 23 marzo alle 20,30 presso il Centro Civico 1 in via G.Marconi (retro Hotel Miramonti) il PD di Schio ha organizzato l'incontro SCUOLA TAGLIATA: OPERAZIONE VERITÀ. I relatori saranno Tina Cupani (segreteria provinciale Cisl scuola), MarioPorto (dirigente scolastico) e Giuseppe Berlato Sella (consigliere regionale PD). Interverrà Lina Cocco, assessore di Schio alla Formazione.

Vi sveliamo poi, con nostro gran piacere, l'iniziativa per la quale daremo fondo all'autotassazione e ai vari incrementi che nell'ultimo anno vi avevamo apportato: da domani, e per due settimane, un camion vela porterà in giro per Schio e per i paesi limitrofi la nostra e vostra protesta. Farà varie soste lunghe cominciando con la zona vicino ai Pompieri di Schio e all'entrata del traforo per Valdagno. L'abbiamo accompagnato con dei volantini che cercheremo di distribuire fuori dalle scuole (li alleghiamo, ma contattateci se ne volete e se c'è qualche scuola che potete raggiungere voi) e con un comunicato stampa che incolliamo qui sotto, rammentando a tutti l'ottavo dei Dieci Comandamenti.

COMUNICATO STAMPA

“Non ci sarà nessun taglio alla scuola. Sulla scuola troppe cose divorziano con la realtà. Dalla sinistra stanno arrivando messaggi assolutamente falsi e inutili allarmismi”. Queste sono le parole del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nell'ottobre 2008.

Quanto fosse sincera quest'affermazione, tutti lo stiamo toccando con mano: quest'anno nelle scuole italiane sono stati tagliati 36.218 docenti e circa 15.000 ATA (bidelli, tecnici, personale di segreteria), sono stati chiusi 322 istituti considerati sottodimensionati e sono state eliminate 4.945 classi. Nonostante ci fossero 37.876 alunni in più rispetto all'anno precedente.

“La nostra scuola è buona ma non possiamo permettercela”, ha affermato il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, e quindi l'anno prossimo verranno tagliati altri 25.600 docenti e 15.000 ATA anche se - già solo nella scuola primaria - ci saranno 15.000 alunni in più.

Ma questo non è solo il più grande licenziamento della storia italiana, non è solo un problema di posti di lavoro (già 500 eliminati tra Vicenza e provincia). Questi tagli – perché questo è il vero nome della “riforma Gelmini”- hanno delle ripercussioni negative pesantissime sugli studenti e sulle famiglie: ci sono danni già visibili ora e altri che saranno palesi negli anni futuri: classi troppo numerose perché gli alunni possano venire seguiti come si deve e così sovraffollate da essere addirittura fuori dai parametri di sicurezza, perdita della possibilità di attuare interventi individualizzati per chi ne avrebbe bisogno, nella primaria eliminazione progressiva degli insegnanti specialisti di lingua inglese, impossibilità di effettuare laboratori e didattica operativa – che pure gli studi italiani e internazionali raccomandano come la più efficace.

Il Ministero dell'Istruzione, nonostante le promesse ripetute sui media, non ha concesso ai genitori l'orario richiesto: nella primaria (i cui alunni nei test internazionali si classificavano nei primi posti al mondo) dall'anno scorso e anche per l'anno prossimo, alle classi vengono assegnate 27 ore e anche le scuole che, a fatica, quest'anno sono riuscite a mantenere l'orario precedente, da settembre lo dovranno per forza ridurre. Le famiglie, se vogliono quei pomeriggi che prima la scuola offriva gratuitamente, ora sono costrette a pagare. Anche nella scuola secondaria sta avvenendo lo stesso: riduzione del tempo scuola, perdita di opportunità per gli studenti.

Non è stato vero che la scuola non avrebbe subìto tagli, non è vero che questi tagli siano necessari: il nostro Paese spende poco per l'istruzione, ovvero una percentuale del PIL al di sotto della media dei paesi OCSE (4,7% contro il 5,8% degli altri). Si distrugge l'organizzazione della scuola pubblica ma per quella privata addirittura si aumentano i finanziamenti. Si tagliano 8 miliardi alla scuola pubblica, ma ne sono stati investiti 15 per comprare 131 cacciabombardieri F35 da attacco.

Da lunedì 22 marzo, per due settimane, un camion vela pagato con l'autotassazione degli insegnanti sarà a Schio e nei paesi limitrofi con il nostro messaggio di denuncia su quanto sta accadendo e volantini verranno distribuiti nelle scuole, perché noi non possiamo e non vogliamo tacere di fronte a questa vergogna, e la distruzione che il governo sta operando non verrà aiutata dal nostro silenzio e dalla nostra complicità.

21 marzo 2010 Comitato Salvalascuolapubblica Alto Vicentino