sabato 16 aprile 2011

Il nostro presidente del consiglio è impermeabile a tutto. Per un trench inglese questo è un vanto, per una persona è un segnale preoccupante: dubbio, riflessione e capacità di mettersi in discussione non sembrano essere disposizioni d'animo che egli conosca o che intenda minimamente praticare. Per nulla toccato dalle critiche di febbraio, all'Associazione delle mamme, riunita a Padova, egli di nuovo scrive che i genitori debbono "poter scegliere quale educazione dare ai loro figli e sottrarli a quegli insegnamenti di sinistra che nella scuola pubblica inculcano ideologie e valori diversi dal quelli della famiglia".
Sempre alle mamme, prima di un bacio e un saluto affettuoso, garantisce "che il governo continuerà a lavorare con lo stesso entusiasmo e con lo stesso impegno per valorizzare il vostro ruolo nella famiglia nel mondo del lavoro e nella società".
A sentirlo si resta stupefatti, perché il suo governo finora è stato feroce nemico delle donne: cancellata la legge per impedire le dimissioni in bianco, azzerati i fondi per gli asili nido, innalzata l'età pensionabile, costretta la scuola a ridurre l'orario, nessuna risorsa per il fondo a favore delle donne imprenditrici, tagliati i fondi per le politiche sociali e per la famiglia.
Nasce una riflessione: a scuola si cerca di insegnare a essere sinceri e a praticare la coerenza tra quello che si dice e quello che si fa. Che siano questi i valori che Berlusconi non riesce a sopportare?

lunedì 11 aprile 2011

Informarsi è molto importante!
Cari amici del blog, questo post è un appello rivolto alle e ai gentili colleghi per invitarli a partecipare alle assemblee sindacali che si stanno tenendo in questi giorni. Un'altra mannaia si sta abbattendo sulla scuola primaria con la perdita dei posti d'inglese in organico, sostituiti (quando possibile) da insegnanti che stanno frequentando corsi di qualche decina di ore, parte in presenza e parte on line. I pensionamenti non verranno reintegrati, le ore di lezione si riducono sempre più, diminuiscono le opportunità che fino a qualche anno fa contribuivano a realizzare il pieno diritto allo studio voluto dalla nostra Costituzione. Sotto ai nostri occhi e nonostante i nostri sforzi la scuola perde i pezzi.
Facciamo almeno lo sforzo di rimanere in contatto, informiamoci, partecipiamo alle assemblee e agli scioperi, anche se ci costa e non sempre siamo convinti che possano servire. Ma forse stare zitti è meglio? Almeno, come abbiamo più volte scritto, quello che stanno facendo alla scuola non lo faranno con la nostra complicità!