mercoledì 11 marzo 2009

Come dicevamo anche qualche giorno fa, molti politici e amministratori si sono mossi. Chi, senza mettere per nulla in discussione "l'etica" della Gelmini Tremonti solo per difendere il "modello veneto" e chiedere un po' di insegnanti per le mense, chi realmente preoccupato della destrutturazione della scuola pubblica. C'è il dottor Covallero: un nome, una garanzia. Quindi quello di cui vi informiamo sotto dev'essere del tipo 2.

Martedì 17 Marzo ore 20.15 presso l'Auditorium della Scuola Media Fusinato
a Schio ci sarà un incontro dal titolo:
" La riforma Gelmini taglia il servizio scolastico della scuola primaria:
quali problemi per i genitori, la scuola, il Comune?"
Relatori:
Prof. G. Covallero Dirigente Scolastico del Liceo Martini di Schio
Prof.ssa Lina Cocco Assessore ai Servizi Educativi del Comune di Schio
Il Sindaco di Schio Luigi Dalla Via.


1 commento:

Unknown ha detto...

Grande manifestazione regionale a Venezia il 21 marzo
creato da redazione Ultima modifica 13/03/2009 21:23

La primavera della scuola MANI-FESTA: indetta dal Coordinamento dei Comitati genitori e insegnanti "Buona Scuola" del Veneto verranno consegnati i moduli con le firme raccolti dai comitati in questi mesi di mobilitazione in tante scuole di tutto il Veneto

Comincia la fase due, inizia in tutta Italia la campagna di primavera!

In questi mesi ci siamo mobilitati e abbiamo raccolto le firme in tante scuole di tutto il paese, per chiedere il mantenimento dei modelli orari e organizzativi della scuola pubblica, basati sulle compresenze e sulla pluralità docente.

Le famiglie hanno detto NO al ritorno alla scuola del passato, ad una scuola povera, superficiale, frettolosa. Hanno chiesto invece a gran voce i modelli orari che garantiscono più istruzione, più relazione educativa, più tempo scuola e condivisione, più formazione per le bambine e i bambini, cittadini di oggi e del futuro.

Oggi sappiamo che le 24 e le 27 ore sono state bocciate da oltre il 90% dei genitori!

Adesso vogliamo gli organici necessari!

L’abbiamo sempre affermato con forza e oggi continuiamo a ribadirlo.
Non è una questione di "5 ore in più" di organico settimanale per salvaguardare il “tempo-lungo” e il servizio mensa, non c'è un "particolare modello veneto" di scuola da difendere!

È la scuola pubblica italiana, è la scuola delle opportunità,
il futuro dei nostri figli e del nostro paese!

È la salvaguardia della qualità formativa, il mantenimento dei laboratori, della pluralità docente, delle compresenze, del tempo-scuola disteso per proporre i tanti alfabeti e linguaggi disciplinari.
È l’accoglienza dei bisogni e delle esigenze di tutti, per includere e star vicino, garantire il supporto agli alunni stranieri, il sostegno ai bambini con disabilità.
È un numero di alunni per classe che non deve aumentare ma essere compatibile con la sicurezza, per un ambiente e una didattica che promuova l'apprendimento e il successo scolastico di tutti.
È la condivisione tra i docenti, la collegialità, le singole professionalità che convergono nella co-responsabilità formativa, didattica e valutativa.
È il rapporto con “più insegnanti”, e non con un “maestro unico”, per offrire la ricchezza di relazioni plurali ed efficaci, per una didattica differenziata che facilita la crescita cognitiva e sociale.
È questa la scuola che guarda al futuro, dove le risorse, finanziarie e umane, devono garantire ciò che le famiglie italiane hanno scelto e di cui le scuole hanno bisogno:
una scuola lunga (30 e 40 ore) e di qualità, di tutti e per tutti !!!
Non esiste il nesso “più tagli = maggiore qualità”

La scuola che andava bene 30 anni fa non regge alle sfide e alle complessità di oggi!