giovedì 13 novembre 2008

che bell'incontro!

L'incontro di ieri sera con Isabella Albano e Roberto Imperiale è stato davvero interessante e ha messo in luce alcuni punti sui quali vale la pena di riflettere.
1. La scuola è il frutto dei movimenti di una società civile. Oggi, in mancanza di una dialettica concertata, ce ne sentiamo tutti ESPROPRIATI.
2. La conoscenza è potere, non dobbiamo avere con la conoscenza un rapporto subalterno, bensì agire da protagonisti.
Per far questo è necessario documentarci, non parlare per frasi fatte ma avendo chiari i riferimenti alla normativa. Questo ci permetterà di agire con trasparenza, evitando di cadere nella trappola delle provocazioni.
3.Siamo noi a dare un senso alle cose! La scuola deve continuare ad essere un luogo (forse l'unico luogo) di incontro tra generazioni diverse, opinioni e pensieri diversi.
LA SCUOLA E' UN LUOGO DI INCONTRO TRA UGUALI, SENZA DISTINZIONI DI GENERE, CENSO, PROVENIENZA.
4. Si può continuare a fare una buona scuola, a dare il nostro meglio come studenti e come insegnanti. Alla fine scopriremo che una buona pratica didattica può riuscire a modificare anche una brutta legge.
Grazie ai relatori e ai ragazzi che hanno organizzato l'incontro!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

e ci voleva un incontro per queste ovvietà? mi sembra che a volte si chiamino 'esperti' per dire cose che potrebbero dire anche i passanti...mah

Insegnanti scuola pubblica ha detto...

Cara Luisa, saranno anche ovvietà ma con i tempi che corrono è meglio ribadire il concetto, come dicevano gli antichi repetita iuvant..
Qualcuno ad aesempio avrebbe mai pensato che avremmo avuto bisogno di un comitato per salvare la Costituzione?

Unknown ha detto...

ragazzi vi offro un'idea un po' "bastarda" come direbbe mio figlio: andate sul sito www.forzagelmini.org e lasciate il vostro messaggio. su 20, 15 sono contro il ministro....mi sono divertita anch'io a scivere. ora sanno chi sono. portatemi le arance vi prego..
paola

Anonimo ha detto...

Cara Luisa sono un'altra Luisa e c'ero anch'io a quell'incontro. E' vero, a noi possono sembrare delle ovvietà, ma non è così per la maggior parte delle persone.E' necessario che continuiamo a tenerle vive per riappropriarci di ciò che ci stanno togliendo con tanta arroganza. Tutto quello che sta succedendo abbia almeno un aspetto positivo: quello di farci riflettere sulle cose veramente importanti che caratterizzano il nostro fare scuola.