mercoledì 27 gennaio 2010

Meno di tutto. Questa è la parola d'ordine per quella che la Gelmini definisce "riforma epocale". Qualcosa di epocale indubbiamente c'è. Generalmente un ministro cerca di lavorare per il miglioramento del settore di sua competenza. Non nel senso di difenderne gli interessi o di avanzare pretese ignorando il quadro generale del Paese, ma con l'obiettivo di valorizzare le risorse e di lasciare, parafrasando Baden-Powell, l'oggetto del proprio ministero un po' migliore di quanto l'abbia trovato. Avere dato il Ministero dell'Istruzione a Tremonti (non è una svista), è come avere dato in custodia l'argenteria di famiglia alla banda della Magliana o – caso forse più appropriato – avere affidato un roseo neonato ai cannibali.

Una volta usciti dalla follia, dell'argenteria si potranno (forse) rimettere insieme i pezzi; per il neonato la faccenda è molto più complicata.


Nel "meno di tutto" c'è anche meno geografia. Qui sotto mettiamo il link di un interessante articolo di Salvo Intravaia che a sua volta rimanda a una riflessione di Ilvo Diamanti.
http://www.repubblica.it/scuola/2010/01/22/news/geografia_e_riforma-2043403/index.html?ref=search
Mettiamo anche un appello per la difesa dell'insegnamento della geografia.


A SCUOLA SENZA GEOGRAFIA

Fare geografia a scuola vuol dire formare cittadini italiani e del mondo consapevoli, autonomi, responsabili e critici, che sappiano convivere con il loro ambiente e sappiano modificarlo in modo creativo e sostenibile, guardando al futuro.

Nei nuovi curricoli dei licei e degli istituti tecnici e professionali in via di definizione la geografia scompare del tutto o è fortemente penalizzata.

I sottoscrittori di questo documento ritengono che privarsi degli strumenti di conoscenza propri della geografia, in una società sempre più globalizzata e quindi complessa, significa privare gli studenti di saperi assolutamente irrinunciabili per affrontare le sfide del mondo contemporaneo.


FIRMATE L'APPELLO:

http://nuke.luogoespazio.info/appellogeografia/tabid/551/Default.aspx

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