Una volta usciti dalla follia, dell'argenteria si potranno (forse) rimettere insieme i pezzi; per il neonato la faccenda è molto più complicata.
Nel "meno di tutto" c'è anche meno geografia. Qui sotto mettiamo il link di un interessante articolo di Salvo Intravaia che a sua volta rimanda a una riflessione di Ilvo Diamanti.
http://www.repubblica.it/
Mettiamo anche un appello per la difesa dell'insegnamento della geografia.
A SCUOLA SENZA GEOGRAFIA
Fare geografia a scuola vuol dire formare cittadini italiani e del mondo consapevoli, autonomi, responsabili e critici, che sappiano convivere con il loro ambiente e sappiano modificarlo in modo creativo e sostenibile, guardando al futuro.
Nei nuovi curricoli dei licei e degli istituti tecnici e professionali in via di definizione la geografia scompare del tutto o è fortemente penalizzata.
I sottoscrittori di questo documento ritengono che privarsi degli strumenti di conoscenza propri della geografia, in una società sempre più globalizzata e quindi complessa, significa privare gli studenti di saperi assolutamente irrinunciabili per affrontare le sfide del mondo contemporaneo.
FIRMATE L'APPELLO:
http://nuke.luogoespazio.info/
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