giovedì 30 aprile 2009

Facciamo qualche considerazione, scaturita sia dagli incontri con le colleghe della scuola primaria che dall'assemblea di Padova di ieri sera.
Venerdì scorso sono usciti gli organici. Accenniamo appena al fatto che la circolare sugli organici è stata emanata senza attendere l'entrata in vigore del decreto sugli organici e che questo rende a rischio di ricorso e nulle tutte le azioni che stanno effettuando gli Uffici Scolastici Provinciali. Queste sciocche garanzie procedurali, come altri farraginose modalità democratiche, sono evidentemente trascurabili per il Ministero.
Comunque sono usciti gli organici, e prendiamoli per buoni.
Si tratta adesso di scegliere come - utilizzando le risorse assegnate - è possibile organizzare la scuola. Tecnicamente, la procedura è:
  1. Il Dirigente scolastico comunica gli organici. Comunque le RSU hanno diritto di averli (sarà per quello che la Aprea vuole abolirle? perché sono garanzia della possibilità dei lavoratori di conoscere e intervenire?). Sono due fogli: uno relativo ai posti degli insegnanti, l'altro relativo ad alunni e classi.
  2. Con i numeri in mano, aggiungendo gli insegnanti di religione e di inglese, si è in grado di fare proposte sull'organizzazione oraria e di vedere quante ore rimangono libere da mense e insegnamento frontale.
  3. Le ore libere, che non si chiamano più compresenze perché la Gelmini le odia e non le vuole neanche sentire nominare, vanno a comporre dei pacchetti di utilizzazione strategica dell'attività didattica. Con queste ore si coprono mense, si fa l'attività alternativa che è un diritto dei bambini - ed è grave che la loro copertura non venga neanche garantita - si segue chi è in difficoltà, si attuano progetti.
  4. Ci si confronta con i genitori, si va in Collegio e poi in Consiglio d'Istituto.
  5. Dal punto di vista procedurale è il Collegio che delibera, non è una decisione che possa venire imposta dall'esterno. Non è male ricordare, anche ai Dirigenti se ce ne fosse bisogno, buona parte dell’articolo 5 della Legge 275, ancora in vigore:
Art. 5 - Autonomia organizzativa

1.Le istituzioni scolastiche adottano, anche per quanto riguarda l'impiego dei docenti, ogni modalità organizzativa che sia espressione di libertà progettuale e sia coerente con gli obiettivi generali e specifici di ciascun tipo e indirizzo di studio, curando la promozione e il sostegno dei processi innovativi e il miglioramento dell'offerta formativa.
………………………………………….
3. L'orario complessivo del curricolo e quello destinato alle singole discipline e attività sono organizzati in modo flessibile, anche sulla base di una programmazione plurisettimanale, fermi restando l'articolazione delle lezioni in non meno di cinque giorni settimanali e il rispetto del monte ore annuale, pluriennale o di ciclo previsto per le singole discipline e attività obbligatorie.
4. In ciascuna istituzione scolastica le modalità di impiego dei docenti possono essere diversificate nelle varie classi e sezioni in funzione delle eventuali differenziazioni nelle scelte metodologiche ed organizzative adottate nel piano dell'offerta formativa.

In Collegio però bisogna andarci preparati, avendo già condiviso nella misura maggiore possibile con le varie componenti una proposta.
Dal punto di vista del contenuto, che fare?
Cercare di tirare la coperta al massimo e di coprire tutto l'orario attuale o richiesto, anche dove il Ministero non l'ha concesso? Noi pensiamo che questa non sia una scelta saggia.
  • Il Ministero ha disatteso le promesse che aveva fatto di accogliere le istanze dei genitori: l'organico assegnato per la prima è di 27 ore, anche dove i genitori ne avevano chieste 30; quello per le altre classi è di mantenimento senza mense, nonostante in una FAQ il MIUR giurasse e spergiurasse che le mense sarebbero state considerate. E' giusto che la situazione sia trasparente, che sia chiaro che ciò che i genitori hanno chiesto non è stato dato.
  • Le prime entrano a 27, e così proseguono. Quindi l'anno prossimo saranno classi seconde a 27, e le nuove prime entreranno a 27, o peggio. Se anche riusciamo a tirare l'orario delle prime per quest'anno, l'anno prossimo come si farà?
  • Per l'anno 2009/2010 vengono mantenuti i docenti di inglese. Il progetto del Ministero è però di eliminarli entro il 2012. Progressivamente, quindi, diminuiranno sempre di più le ore che quest'anno abbiamo ancora a disposizione. Che senso ha impegnarle a coprire tempi quando l'anno prossimo o quello successivo non esisteranno più, e una classe che ha iniziato a 30 dovrà fare tre o sei di meno?
Qualcuno obietta che sacrificando la qualità al tempo scuola, forse almeno il tempo lo si potrà conservare: ricordiamo solo un paio di numeri: 2.227 tagli previsti per il Veneto, 2.227 tagli attuati - alla faccia della Donazzan e del "modello veneto virtuoso". Nello schema di piano programmatico per l'anno 2010/2011 sono previsti altri 25.560 tagli di docenti, non crediamo che cercando disperatamente di tappare noi i buchi che apre la Gelmini li storneremo.
Utilizzando fino in fondo la potenzialità del 4° comma dell’art 5 della 275 si può chiedere ai Collegi Docenti di deliberare il mantenimento, nelle maggiori quote possibili, della co-docenza e strutturare quelle poche ore residuali di “compresenza” per assicurare alle famiglie che negli anni precedenti avevano fatto la scelta delle 30 ore, un minimo di qualità.
Forse anche in questo modo si evidenzierà la differenza tra le due offerte formative, e forse è meglio che tutti, per primi i genitori, si rendano conto di quello che sta succedendo, e tirino qualche somma.
Buon Primo Maggio!

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