lunedì 1 marzo 2010

Vogliamo che oggi sia una giornata di buone notizie. Vogliamo dirvi che c'è tanta gente che crede possa esserci un modo altro di vivere assieme, diverso dalla rabbia, dalla diffidenza, dalla visione della diversità come minaccia. Che crede nella scuola e nella sua importanza, che non si rassegna e che si spende con generosità.
Oggi ci sono iniziative sul 1° marzo in moltissime città italiane: vicino a noi, a Montecchio Maggiore (un comune che con una recente delibera sugli alloggi sta aumentando le già enormi difficoltà dei cittadini stranieri) ci sarà una fiaccolata antirazzista. Per chi volesse partecipare, dalla nostra zona si parte alle 18,30 da piazza Statuto.
C'è una sentenza della Corte Costituzionale che dichiara illegittimi i due commi (413 e 414) dell'art. 2 della Finanziaria per il 2008 che mettevano limiti al numero degli insegnanti di sostegno.
C'è il dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Bari che scrive alla Gelmini una lettera precisa e circostanziata, in cui dice che la situazione è insostenibile e le scuole si trovano a gestire la quotidianità senza avere i mezzi per farlo, e che la scuola di qualità che si è costruita con fatica e tanti anni di lavoro deve poter contare sulle risorse necessarie.
C'è la lettera delle insegnanti dei bambini Rom di Segrate, per l'ennesima volta cacciati da un campo: le maestre dicono che questo è inaccettabile, e che i bambini staranno a dormire a casa loro e degli altri genitori della classe perché la scuola è un diritto e devono poter continuare a frequentarla.
C'è infine la lettera agli insegnanti di Angelo Turato, dirigente scolastico di Torri di Quartesolo 2 che - facendo anche alcune considerazioni sul trattamento riservato alle scuole paritarie, parla di impoverimento insostenibile della scuola pubblica e denuncia come nel nostro Paese si stiano rafforzando i processi di discriminazione e ampliando le differenze.
Mettiamo a disposizione i vari documenti e diciamo grazie a tutti quelli che stanno facendo la loro parte per lavorare ad una società migliore.

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