venerdì 3 aprile 2009

Dio c'è, ed è dalla nostra parte.
Non c'è altra spiegazione plausibile al sole di oggi, specie dopo il diluvio di ieri pomeriggio.
Tutti ci siamo rallegrati della grazia divina: la gente in corteo al mattino, i bambini, i genitori e gli insegnanti che hanno piegato, giocato, annodato e costruito al ritmo della musica degli studenti nel pomeriggio. Un bel modo di superare il gap generazionale...
Il sole non ha fatto molta differenza solo per chi stava dentro al Lanificio Conte. I muri di Schio sono tappezzati da settimane con i manifesti dell'evento, i pieghevoli sono stati distribuiti a tonnellate e in tutte le occasioni possibili, persino i gonfaloni hanno attaccato nelle strade, con il logo e l'annuncio dell'evento. A fronte di questo spreco, ben poco pubblico. Ci chiediamo quanto sia sia costata tutta questa pubblicità, noi che stiamo facendo i salti mortali per far durare i fondi dell'autotassazione, e quale sia il senso di iniziative come questa, a quali esigenze in realtà rispondano. Dentro il palazzo, come si dice, la solita Donazzan che ripete l'usato repertorio con l'aggiunta del numero del "virtuoso modello veneto", dei funzionari ossequienti, nessuna possibilità di dibattito.
Mettiamo in allegato il documento che è stato letto oggi in piazza e volantinato all'interno.
Meglio fuori che dentro.

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