Il titolo è davvero azzeccato, e negli ultimi mesi della CISL, e di Bonanni in particolare, si è sentito dire male parecchio. Una nostra collega, docente alla secondaria e membro del Direttivo Provinciale Cisl Scuola, per molti anni impegnata in varie dimensioni nell'attività sindacale, ha deciso di restituire la tessera, e l'ha accompagnata con una lettera in cui motiva la scelta: la chiusura nei confronti della base, l'irritazione per le voci critiche al proprio interno, l'adesione prona a quanto gli interlocutori governativi sono disposti a concedere, la spaccatura che questo ha comportato con la CGIL... questi sono alcuni dei motivi che hanno condotto alla decisione. Mettiamo la lettera, molto più articolata nei suoi contenuti di quanto qui si possa dire, tra i documenti allegati. Prendiamo anche atto della dichiarazione di Francesco Scrima, Segretario Generale della Cisl Scuola, che il 3 febbraio a Napoli promette "E non può essere certo la scuola del Ministro Tremonti, fatta solo di 'tagli',a poter svolgere questo ruolo (quello della formazione). Al confronto, in programma il giorno 11, glielo ribadirò". Purtroppo, dopo qualche mese di questo Governo e dopo avere visto quanto è successo per la scuola, le dichiarazioni ci lasciano freddi: vogliamo gesti concreti, e vogliamo che quello che si dice a Vicenza o a Napoli, non venga smentito e vanificato dai comportamenti a Roma.
venerdì 6 febbraio 2009
Sindacato, Sindacato, Sindacato
Diamo notizia di un incontro organizzato dalla CISL al teatro Astra di Vicenza lunedì 16 febbraio alle 17. Gian Antonio Sella, editorialista del Corriere della Sera, si confronta con Giorgio Santini, segretario confederale CISL Nazionale, e il titolo é Il Sindacato italiano: bene o male... se ne parla.
Il titolo è davvero azzeccato, e negli ultimi mesi della CISL, e di Bonanni in particolare, si è sentito dire male parecchio. Una nostra collega, docente alla secondaria e membro del Direttivo Provinciale Cisl Scuola, per molti anni impegnata in varie dimensioni nell'attività sindacale, ha deciso di restituire la tessera, e l'ha accompagnata con una lettera in cui motiva la scelta: la chiusura nei confronti della base, l'irritazione per le voci critiche al proprio interno, l'adesione prona a quanto gli interlocutori governativi sono disposti a concedere, la spaccatura che questo ha comportato con la CGIL... questi sono alcuni dei motivi che hanno condotto alla decisione. Mettiamo la lettera, molto più articolata nei suoi contenuti di quanto qui si possa dire, tra i documenti allegati. Prendiamo anche atto della dichiarazione di Francesco Scrima, Segretario Generale della Cisl Scuola, che il 3 febbraio a Napoli promette "E non può essere certo la scuola del Ministro Tremonti, fatta solo di 'tagli',a poter svolgere questo ruolo (quello della formazione). Al confronto, in programma il giorno 11, glielo ribadirò". Purtroppo, dopo qualche mese di questo Governo e dopo avere visto quanto è successo per la scuola, le dichiarazioni ci lasciano freddi: vogliamo gesti concreti, e vogliamo che quello che si dice a Vicenza o a Napoli, non venga smentito e vanificato dai comportamenti a Roma.
Il titolo è davvero azzeccato, e negli ultimi mesi della CISL, e di Bonanni in particolare, si è sentito dire male parecchio. Una nostra collega, docente alla secondaria e membro del Direttivo Provinciale Cisl Scuola, per molti anni impegnata in varie dimensioni nell'attività sindacale, ha deciso di restituire la tessera, e l'ha accompagnata con una lettera in cui motiva la scelta: la chiusura nei confronti della base, l'irritazione per le voci critiche al proprio interno, l'adesione prona a quanto gli interlocutori governativi sono disposti a concedere, la spaccatura che questo ha comportato con la CGIL... questi sono alcuni dei motivi che hanno condotto alla decisione. Mettiamo la lettera, molto più articolata nei suoi contenuti di quanto qui si possa dire, tra i documenti allegati. Prendiamo anche atto della dichiarazione di Francesco Scrima, Segretario Generale della Cisl Scuola, che il 3 febbraio a Napoli promette "E non può essere certo la scuola del Ministro Tremonti, fatta solo di 'tagli',a poter svolgere questo ruolo (quello della formazione). Al confronto, in programma il giorno 11, glielo ribadirò". Purtroppo, dopo qualche mese di questo Governo e dopo avere visto quanto è successo per la scuola, le dichiarazioni ci lasciano freddi: vogliamo gesti concreti, e vogliamo che quello che si dice a Vicenza o a Napoli, non venga smentito e vanificato dai comportamenti a Roma.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento