Nel solco di una strada che porta la nostra scuola sempre più lontana dalla nostra Costituzione, si situa il disegno di legge firmato da Valentina Aprea. Tra le altre cose, esso prevede una "privatizzazione" degli istituti, che verranno retti da un Consiglio di Amministrazione che avrà il potere di gestirli e indirizzarne le scelte. Le scuole potranno diventare fondazioni, gli insegnanti saranno una sorta di liberi professionisti iscritti a un albo e chiamati direttamente dalla Dirigenza. Nuovamente la ricetta è quella dell'impresa: il pubblico è sentina di ogni male, il privato di per sè garanzia di efficienza. Ancor di più se, come nella scuola che vorrebbe l'Aprea, vengono abolite le rappresentanze sindacali.
Ahimè.
Noi crediamo invece nella Scuola della Costituzione, siamo convinti che la scuola pubblica statale sia garanzia di libertà e pluralismo, e perché la scuola fosse anche efficace ed efficiente abbiamo combattuto sempre. Ci sono certamente interventi che è opportuno attuare, ma regionalismo, privati, mercato, libera professione per i docenti, riduzione della rappresentanza sindacale non sono certo una risposta adeguata. Il link su cui firmare l'appello è www.foruminsegnanti.it
lunedì 16 febbraio 2009
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