giovedì 1 settembre 2011

1° settembre 2011

Difficile augurare buon inizio anno a chi lavora nella scuola: Brunetta ha denigrato e screditato in ogni occasione gli insegnanti, facendoli passare agli occhi della gente come fannulloni, incapaci, gente demotivata e pagata troppo per quel poco che fa.
Dal 2008 la scuola pubblica è stata fatta oggetto di un attacco massiccio e sistematico che ha tagliato decine di migliaia di posti, ne ha ridotto l'orario e la qualità e ne ha peggiorato l'organizzazione.
In ogni occasione il governo, e anche la Finanziaria attualmente in discussione lo conferma, colpisce i lavoratori dipendenti, e lo si fa con particolare soddisfazione se sono dipendenti pubblici.
A seguito degli ultimi provvedimenti legislativi:
- le donne del pubblico vedranno innalzata a 65 anni l'età per accedere alla pensione di vecchiaia, in progressione, a partire dal 2012 (le lavoratrici private dal 2020)
- i contratti resteranno bloccati fino al 2017 (non è previsto infatti nella legge finanziaria alcun finanziamento in tal senso fino a quella data, esclusa un'indennità per "vacanza contrattuale"): la perdita media mensile lorda è stimata in 250 € lordi per lavoratore
- gli scatti di anzianità rimarranno congelati fino al 2014 (con una perdita economica grave, che inciderà anche sul calcolo della pensione e della buonuscita)
- il TFR verrà liquidato dopo 24 mesi dal pensionamento per le pensioni di anzianità (età + anni di contributi)
- chi ha maturato 40 anni di contributi dovrà andare in pensione un anno dopo. Non solo: dal 2013 l'uscita dovrà tener conto per tutti dell'incremento della cosiddetta "speranza di vita", con l'aggiunta quindi di un ulteriore mese di lavoro per chi maturerà i requisiti nel 2012, di due mesi in più nel 2013, di tre in più nel 2014.
E inoltre: le tredicesime dei lavoratori potranno non essere erogate se l'amministrazione da cui dipendono non avrà tagliato le spese secondo gli obiettivi prefissati dal governo
E il colpo di mano che prevedeva di non poter più conteggiare, ai fini del pensionamento, gli anni di corso di laurea anche se già riscattati non è andato a segno solo per le proteste che si sono scatenate.
Per il governo i nemici sono i lavoratori dipendenti e in special modo quelli pubblici, mentre il patto è con la casta e con gli evasori: la cifra dell'ultima maxi evasione fiscale scoperta ad Arzignano, circa 1 miliardo e 300 milioni nascosti all'estero negli ultimi anni, è quasi uguale a quella che il governo prevede di recuperare con l'ulteriore allungamento dei requisiti necessari per la pensione.
Ce n'è abbastanza, eppure i lavoratori sono quasi tutti silenziosi: forse pensano che alla fin fine si meritano quello che sta succedendo?
La CGIL e alcuni sindacati di base hanno proclamato per martedì 6 settembre uno sciopero generale: cos'altro bisogna subire prima che arrivi una reazione forte?

Ci vuole meno di un minuto per vedere il video per lo sciopero, ci dovrebbe volere altrettanto poco per decidere cosa fare.



3 commenti:

Wilma ha detto...

Sono stanca di fare scioperi inutili. Dalla Moratti alla Gelmini non hanno avuto nessun risultato. Non riesco a darmi pace sull'introduzione della finestra perché alla scuola ho già dato e non so come potrò lavorare altri 2 anni(pensavo di andare con 40 e 60). Ma non mi sembra che né il Sindacato , né l'opposizione abbiano speso una parola rispetto a questo, dimenticando che chi è nella mia situazione ha pagato tutte le riforme precedenti.

Carla ha detto...

Non hai torto, la nostra generazione di persone nate negli anni '50 ha avuto la "fortuna" di iniziare a lavorare presto. Ci siamo fidati dello Stato e non ne abbiamo approfittato, questo è il risultato..

Anonimo ha detto...

Tutte queste misure persecutorie sono state fatte dopo una campagna massiccia , durata anni, per convincere che gli statali sono fannulloni e antipatici, quindi vanno puniti. Chi spenderebbe mai una parola per difendere gli statali pieni di "privilegi" , con un "lavoro sicuro" e tanto "sfaticati"?