Dall'art 34 della Costituzione italiana:
La scuola è aperta a tutti.
L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.
Ci sono in questi giorni notizie diverse che riguardano la legge di bilancio 2010: chi dice che in pratica è stata eliminata la gratuità dei libri di testo per la scuola primaria, chi dice che verrà a mancare il trasferimento statale alle Regioni per la fornitura gratuita e semigratuita dei libri di testo a studenti, in fascia dell'obbligo, della secondaria appartenenti a famiglie con basso reddito.
Per completezza d'informazione, mettiamo sotto entrambe le versioni: quella del Comitato Nogelmini di Padova (con volantino relativo) e quella di Retescuole.
Quello che rimane comunque certo, e purtroppo non è cosa nuova, è che a questo governo la scuola pubblica non sta a cuore. Sembra, anzi, che le abbia giurato vendetta. Le richieste dei genitori che mandano i propri figli alla scuola pubblica vengono ignorate. Invece si ascoltano quelle delle scuole private perché, in questo caso ed evidentemente solo in questo, è giusto che i genitori possano scegliere.
Il governo ha tagliato il finanziamento ai Comuni per i libri che ogni anno vengono passati gratis a tutti i bambini delle elementari e per i libri offerti in comodato d’uso agli studenti delle superiori: erano 103 milioni di euro, l’ultima volta che il governo di Romano Prodi aveva finanziato questa voce. E lo aveva fatto per tre anni: dal 2007 al 2009. Il 2009 sta finendo e dal prossimo anno i soldi per la stessa voce non ci sono più! La sorpresa arriva dalla lettura della legge di bilancio 2010 attualmente in discussione alla camera.
Tutto questo a fronte delle affermazioni del ministro Sacconi, che solo l’altro ieri ha dichiarato: ''Ci sarà un'integrazione di stanziamenti della Legge Finanziaria per quanto riguarda le scuole paritarie, in modo da garantire qui ed ora questa scelta plurale''. Come dire: sottraiamo ulteriori risorse alla scuola pubblica per regalarle alle scuole private!
Se questo nuovo taglio non verrà modificato, si tratterà dell’ennesimo scippo ai danni dei genitori che mandano i propri figli alla scuola pubblica.
Il giallo della gratuità dei libri di testo delle elementari.
di Tuttoscuola (inserito da gabry)Il giallo della gratuità dei libri di testo delle elementari.
Nelle ultime ore si sono rincorse voci contrastanti e critiche al governo relativamente alla soppressione della gratuità dei libri di testo per gli alunni della scuola primaria che sarebbe contenuta nella legge finanziaria in corso di approvazione in Parlamento.
L'on. Manuela Ghizzoni del Pd ha parlato di scippo di 103 milioni di euro a danno degli alunni della primaria e ha chiesto al ministro Gelmini di ripristinare i fondi già previsti.
Un comunicato della Cisl-scuola ha invece precisato che, a suo parere, i 103 milioni di euro di cui si sta parlando non riguarderebbero la scuola primaria - per la quale una legge del 1964 assicura la gratuità - bensì la scuola secondaria di I grado e il biennio dell'obbligo nella superiore.
Un comunicato del Miur ha assicurato che per il 2010 i fondi per la gratuità dei libri di testo agli alunni della scuola primaria sono assicurati.
A questo punto è rimasta, tuttavia, l'incognita di quel taglio di 103 milioni per fornitura di libri di testo. Quale settore riguarda?
Abbiamo verificato la questione e abbiamo rilevato che i 103 milioni di euro (più precisamente, 103.291.000) costituiscono da diversi anni il fondo da assegnare alla Regioni per la fornitura gratuita e semigratuita dei libri di testo a studenti, in fascia dell'obbligo, della secondaria appartenenti a famiglie con basso reddito.
Nell'ultima assegnazione effettuata, 77.468.250 euro sono stati destinati a sostegno di alunni della secondaria di I grado e 25.253.000 per quelli del biennio delle superiori per totale complessivo, appunto, di 103,291 milioni di euro.
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