In questi tempi, pare che cultura e formazione siano preoccupazioni marginali, interessi secondari. La scuola? Poco più che un ramo secco. Proviamo allora a incidere sull'unica cosa che sembra contare in Italia e ancor più nel nostro produttivissimo Nord Est: i soldi.
La proposta è di non fare nessuna gita che comporti l'uso di mezzi pubblici o di autobus privati: se fate conto che una gita in pullman costa sui 400 euro e li moltiplicate per tutte le sezioni delle molte scuole che già sono d'accordo, ottenete un discreto giro di denaro. Alcuni Istituti hanno deciso addirittura di bloccare la partecipazione a tutto ciò che comporta costi: progetti, laboratori a pagamento, corsi di nuoto, rappresentazioni teatrali.
Quando il Plesso ha deciso, potrebbe mandare una lettera alle Ditte che di solito fornivano il trasporto e alle Associazioni che proponevano l'attività spiegando che questa è una protesta per il decreto Gelmini - Tremonti (anzi, Gelmini - Tremonti). Se non è d'accordo tutto il plesso, lo possono fare anche singole classi. Se lo fate, scrivetecelo (salvalascuolapubblica@gmail.com), perché è importante che si abbia un quadro generale delle iniziative.
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