lunedì 15 ottobre 2012


BISOGNA AVVISARE PROFUMO
CHE SIAMO GIÀ A 24 ORE SETTIMANALI
di Lucio Ficara La Tecnica della Scuola, 14.10.2012
È del tutto ovvio che questa manovra, di portare l’orario settimanale delle lezioni dei docenti da 18 a 24 ore oppure da 18 a 18+6, è un’operazione puramente di carattere economico. Le dichiarazioni fatte dal ministro Profumo riguardo le motivazioni di questo provvedimento sono un insulto all’intelligenza degli insegnanti. Ma quali saranno mai queste motivazioni? Le ha spiegate Profumo a margine di un incontro dibattito sulle Smart Cities, dove è emerso che il ministro vuole che studenti e professori debbano trascorrere più ore della giornata insieme: “Il problema della scuola è molto articolato, ha dichiarato Profumo, ho viaggiato da nord a sud e ho conosciuto questa comunità di grandissimo valore, fatta di docenti, studenti, genitori: dobbiamo farla convivere di più insieme”. Continuando la sua esposizione il ministro ha continuato dicendo: “In Europa la relazione fra docenti e scuola non è solo frontale, ma è in fase di condivisione che si prolunga nella giornata e nelle giornate”.
Lasci perdere ministro il tentativo di dare spiegazioni che abbiano un senso logico, eviti di arrampicarsi sugli specchi, dica come stanno davvero le cose: l’idea di portare a 24 ore o a 18 + 6 l’orario settimanale dei professori senza alcun incremento retributivo deriva da una principale e pura esigenza di fare cassa. È la solita operazione di stampo ragionieristico, fatta con la calcolatrice in mano, che tende a colpire una categoria che protesta poco e non si fa sentire abbastanza. Il risparmio quantificato da questa operazione di ulteriori tagli per la scuola è pari a circa un miliardo di euro.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

“l’idea di portare a 24 ore o a 18 + 6 l’orario settimanale dei professori senza alcun incremento retributivo”

Suppongo che le 18 ore settimanali attualmente svolte siano di 60 minuti. Far lavorare il corpo docente 24 ore la settimana per una retribuzione netta suppongo sui 1.400 € mensili ? E’ quello che percepisce una moltitudine di laureati dopo 20 anni di anzianità lavorando 40 ore settimanali senza conteggiare tutto il lavoro che devono svolgere a casa per adeguarsi alla concorrenza del mercato.

Perché tanto rumore ? Sono 24 ore la settimana poco più della metà di 40 !

elisabetta camerlo ha detto...

L'unico modo per venirne fuori è passare al contrattacco. Incominciamo a chiedere gli spazi a scuola per far emergere il lavoro sommerso. Ho preparato una petizione http://firmiamo.it/vogliamo-spazi-dentro-alla-scuola-per-il-lavoro-fuori-classe

Laura ha detto...

Il ragionamento di Anonimo sarebbe corretto se le ore fossero veramente 18, ma non è così. 18 sono solo le ore frontali con gli alunni ma dietro ce n'è una moltitudine: preparare le lezioni, correggere, incontrare i genitori, l'ULS, i vari esperti dei progetti, i corsi di aggiornamento, le riunioni a scuola (organi collegiali, riunioni di classe, di modulo o per materia), organizzare gite e uscite, compilare relazioni e registri, e altro ancora. Ci sono ma non hanno visibilità e la gente continua a credere che gli insegnanti lavorino solo 18 o 22 ore a settimana. E con questa proposta il governo, per ignoranza o per comodo, rinforza questa idea, ma è un'idea sbagliata.