Ricordiamo che entro il 30 settembre i dirigenti devono comunicare all'USR i dati relativi all'attività alternativa alla religione cattolica.
Garantirla, sia nelle forme di un'attività specifica che come studio assistito da personale docente, per la scuola è un obbligo. Questo significa che gli studenti che esercitano il diritto di non avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica non possono essere semplicemente spediti da una classe all'altra, e che per la copertura non è necessaria alcuna autorizzazione preventiva dell'USR perché l'attività alternativa è appunto "un servizio strutturale obbligatorio". Se non è possibile dare attuazione a questo diritto con le ore di compresenza, ormai inesistenti, nè con ore di completamento di cattedra, e se nessuno è disponibile a prestare ore eccedenti, il dirigente deve nominare un docente apposito.
Il fatto che, quantomeno nella scuola primaria, a non avvalersi dell'IRC sia una minoranza, non ci esime dal rispettarne i diritti e dall'adoperarci per una sua sistemazione dignitosa.
E dunque, smettetela di correre avanti e indietro per il tunnel gelminiano ad acchiappare i neutrini, e pensate un po' ai bambini!
lunedì 26 settembre 2011
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