Su retescuole un post, "cannibali", che offre alcune riflessioni sulla proposta del merito.
La stragrande maggioranza dei collegi docenti interpellati ha rifiutato la sperimentazione dei premi. E non crediamo che sia perché è gente che non vuole lavorare o che crede che il proprio lavoro non debba essere valutato. Forse stanno dicendo qualcosa sulla situazione. sulla riforma, sul metodo della Ministra, sulla sua competenza e credibilità.
Allora al Miur hanno deciso che non occorre più che il collegio aderisca: basta che il preside recluti qualche docente e decide lui di partecipare. Se gli organismi collegiali sono d'accordo, allora vanno bene. Se no, il metodo di questo governo è che la democrazia si può tranquillamente bypassare.
Guardiamoci attorno, nella scuola nostra o in quella che frequenta nostro figlio: chi saranno i docenti che si "ritengono meritevoli" e si propongono per il premio? Saranno davvero quelli che si spendono di più per la scuola e per i ragazzi? Quelli che si aggiornano, che sanno mettere in discussione la propria didattica e la propria capacità di relazione? Quelli che educano con convinzione all'impegno, a saper faticare per raggiungere gli obiettivi, a prendersi a cuore la conoscenza e le persone, e che ne danno testimonianza?
sabato 12 febbraio 2011
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