Vorrei anche io dare un mio piccolo parere.
indubbiamente, la scuola pubblica, essendo tale, "dovrebbe" essere gratuita e quindi aperta a tutti. I tagli che sempre di più la stanno colpendo, la sta facendo diventare "a pagamento". E per tanti genitori questo è normale.... almeno, questo percepisco nelle scuole che frequentano i miei figli. Autotassarci sta diventando normale, come lo è il pagare la tassa di iscrizione che non è obbligatoria, anche se questo non si sa. E le scuole, a seconda se la loro cassa è più o meno piena, fanno pagare poco o tanto. Purtroppo, non ho sentito finora proteste o almeno lamentele o critiche su questo.... si paga e si sta zitti, sia perchè sappiamo che ciò che versiamo poi ricade a pioggia sui nostri figli in termini di maggior materiale che viene loro fornito, sia perchè crediamo che sia giusto così.
Hanno tolto un pomeriggio in una scuola dove va mio figlio. Cioè, dai tre rientri pomeridiani che si facevano l'anno scorso, quest'anno se ne fanno due. Un solo genitore, in relazione a circa 100-120 alunni frequentanti, ho sentito lamentarsi. Gli altri, silenzio su tutti i fronti. Le stesse maestre hanno riferito di essersi sentite basite dalla mancanza di protesta dei genitori. Questo significa che mamme e papà hanno considerato normale il taglio del pomeriggio, che non hanno problemi particolari e che credono che sia lo stesso. E che credono che non si possa fare niente. E invece un pomeriggio in meno significa meno opportunità formative per gli alunni...
Se posso, però, chiedo anche alle insegnanti dei miei figli: voi protestate? Una sola docente dei miei figli ha protestato scioperando venerdì scorso. E gli altri docenti? E allora, ai genitori che mi chiedono "perchè si deve protestare come genitori se poi gli insegnanti stessi non protestano" che cosa devo rispondere? Lo so che ognuno è libero di scegliere e che comunque scioperare porta ad una riduzione dello stipendio, mi rendo conto che si è stanchi e che non si vede la fine di questo percorso di lotta, ma, almeno dove risiedo io, c'è questa mancanza di sensibilità da parte dei docenti. Si dovrebbe, da parte di tutti, far presente in maniera forte il problema.
Infine, per non esagerare con le cose dette e scritte, ritengo che sia fondamentale fare una azione di sensibilizzazione ai genitori, organizzando incontri con i "tecnici", cioè con i Direttori Amministrativi delle scuole, con i presidi, con gli insegnanti, perchè si faccia capire la situazione. E dare contributi alle scuole attraverso "sponsor" a mio avviso sta diventando sempre più necessario, per far fronte alle mancanze di finanziamento. Anche se così si rischia che il privato entri in una cosa pubblica, ma è difficile far funzionare una scuola dove manca tutto....
Insomma, come in tutte le cose, c'è il lato positivo e il lato negativo. Sta a noi fare la differenza, far capire che questi tagli non sono normali, sono la negazione stessa del diritto di ogni ragazzo all'istruzione e alla cultura. Siamo noi che dobbiamo essere protagonisti sempre in prima linea.
Buon Lavoro a tutti
Monica
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