Postiamo la lettera che i docenti dell'IC Pittarini di Fara (VI) hanno scritto in merito ai danni prodotti dalla "riforma" e segnaliamo il link dell'intervista che Libera TV ha fatto a Manuel, insegnante precario di Mestre.
Al Sindaco del Comune di Fara Vicentino
Al Sindaco del Comune di Salcedo
All’assessore provinciale alla scuola, rapporti con il provveditorato, lavoro, formazione professionale, servizi per l'impiego di Vicenza
Alla Giunta Provinciale di Vicenza
All’assessore regionale all' Istruzione, alla Formazione e al Lavoro del Veneto
Al Presidente della Regione Veneto
Al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Alla redazione del “Giornale di Vicenza”
Vera democrazia è rafforzare la fiducia
I docenti dell’IC “Pittarini” di Fara Vicentino ritengono di dover manifestare pubblicamente la loro profonda amarezza nel constare alcune situazioni venutesi a creare nel recente periodo:
- Il Ministro dell’Istruzione Gelmini ha imposto una decurtazione generale del personale che comporterà in sede locale la perdita di ben cinque insegnanti nella nostra scuola primaria. E’ un numero rilevante per un Istituto di piccole dimensioni come quello a cui apparteniamo;
- Già lo scorso anno, sempre per responsabilità diretta del Ministero, e dunque di chi ha la responsabilità politica dello stesso, alcune materie della scuola secondaria di primo grado hanno avuto una decurtazione pari a un terzo dell’orario curricolare;
-Infine, ancora per le disposizioni impartite dall’attuale Ministro, si arriverà nel prossimo anno scolastico a chiudere una classe prima della scuola primaria. Ciò ha comportato una conseguente discussione sulla scelta della localizzazione della futura classe prima unica, se nel comune di Fara o di Salcedo, che ha prodotto difficoltà tra i cittadini e indubbie tensioni. Queste si sono talora scaricate contro chi ha solamente il compito di applicare una norma decisa da altri: i dirigenti scolastici regionali, provinciali e locali non possono che applicare quanto deciso dal Ministro.
Norberto Bobbio ha scritto che “una democrazia per rafforzarsi ha bisogno della massima estensione del rapporto di fiducia reciproca fra i cittadini”.
Quando chi amministra non lavora per la crescita della fiducia e invece crea situazioni in cui si generano sfiducia e contrapposizione, non fa crescere il senso democratico dei cittadini e non dà un buon esempio a quei cittadini in formazione che sono gli alunni dell’Istituto nel quale lavoriamo.
Come insegnanti impegnati anche nell’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione, riteniamo nostro dovere far conoscere pubblicamente a Istituzioni e famiglie queste nostre meditate considerazioni in merito.
Fara Vicentino, 22 giugno 2010
www.libera.tv/videos/314/precari-della-scuola-mobilitati-ma-invisibili.html
1 commento:
Anche se Brunetta non ci crederà, le maestre lavorano anche d'estate..Liliana
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