Cari compagni e care compagne (di viaggio, ovviamente, di quel viaggio iniziato nel settembre 2008...), la scuola non è finita.
Non è finita per chi continuamente la attacca e la allontana dalla Costituzione, non è finita per chi cerca di difenderla. Vi diamo qualche notizia su ciascuno dei due fronti, ma prima facciamo un po' di utile ripasso storico.
“è un figlio del popolo venuto dalla miseria. E’ l’uomo più grande e più buono del mondo. Egli in un decennio ha fatto diventare l’Italia la prima nazione del mondo”
(“Libro Fascista del Balilla“, Vincenzo Meletti, adottato nelle scuole nel ‘34)
Arriveremo probabilmente a questo, dato che la Gelmini nel Giornale di domenica scorsa dice che il berlusconismo è una conquista per il paese e che lei vuole che si affermi nella cultura, nella scuola, nell'università.
La Goisis non è da meno: lei e il governo che rappresenta hanno ridotto la scuola senza neanche i soldi per il normale funzionamento e hanno decurtato talmente l'orario scolastico (27 ore vuol dire 23 e mezzo di scuola, al netto di ricreazione e religione) che non si sa più come farci stare decentemente le materie: chi lavora alla primaria sa di cosa parliamo.
Ma la prossima settimana la commissione cultura discuterà il suo disegno di legge: insegnare nelle scuole geografia locale (“l'altra” geografia, invece, è fortemente snobbata) e dialetto "anche mediante attività di ricerca laboratoriale in ambienti ipermediali"... senza dimenticare "azioni teatrali, anche in dialetto, mostre documentali, convegni e pubblicazione di monografie". Per fare questo (in quali ore? al posto dell'italiano, probabilmente) propone di stanziare 100 milioni di euro l'anno, molto più di quello che la scuola ha avuto nel 2008 per il suo funzionamento.
L'altro fronte: ieri a Vicenza c'è stata una conferenza stampa in cui abbiamo fornito alcuni elementi sulla situazione e abbiamo fatto il punto dei quattro documenti che stanno girando per scuole e Consigli di Istituto (bilanci, vincolo libri di testo e insegnamento inglese nella primaria, riforma delle superiori).
Il 15 giugno c'è stato a Vicenza il forum scuola del Pd con Roberto Fasoli, che da sempre segue questi temi e che ha chiesto informazioni e proposte.
Lo sciopero degli scrutini ha avuto notevole successo e speriamo sia servito a far riflettere i genitori su quello che sta accadendo.
L'associazione NonUnodiMeno ha promosso un appello al quale vi invitiamo ad aderire.
Le forze sono impari, ma ricordiamo di nuovo che “Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso”.
martedì 22 giugno 2010
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