Mettiamo tra i documenti la lettera di una maestra. Non la conosciamo, ma evidentemente è una che sa imparare dagli altri, che è convinta davvero che la diversità sia un'opportunità in più e non una disgrazia, che ha un'idea di scuola un po' più viva e ampia rispetto a quella "grembiulino(dove sarà finito?) - lavagnetta multimediale". Traduce complesse valutazioni pedagogiche in un linguaggio che i bambini possono capire.
Ovviamente non vi consigliamo di darla veramente ai bambini: in tempi come questi la verità non va di moda, e proprio chi ha il più lungo naso da Pinocchio e nessuno scrupolo a fare i propri interessi sulla pelle dei bambini, è il primo a gridare allo scandalo quando si coinvolgono i bambini come interlocutori.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento