Quello che stiamo vivendo nella scuola primaria è un momento molto delicato: ci sono le iscrizioni per il prossimo anno, nessuno capisce bene cosa convenga fare. Ci pare che sia importante cercare di mantenere a tutti i costi almeno il tempo scuola che si ha adesso, e questo per vari motivi. Il primo è perché siamo convinti che la qualità sia legata a un orario più lungo (rispetto dei diversi ritmi, maggiori opportunità, tempi più distesi). Il secondo è legato all'organico: maggiore è il tempo calcolato, meno sono le risorse che si perdono. Qualcuno, richiamando il regolamento attuativo, dice che è inutile, che comunque per le prime verranno concesse al massimo 27 ore, ma sarebbe davvero stupido che facessimo noi l'autoriduzione: che almeno ci sia chiarezza su chi è responsabile della decurtazione dei tempi; che almeno di fronte a noi, ai genitori e alla gente - si prendano loro la responsabilità di dire no. Che, dopo le mille bugie e ambiguità che abbiamo sentito, possano parlare i fatti. L'idea è, quindi, di chiedere almeno le 30 ore, ed è possibile che - considerato che questo è il primo anno, che c'è incertezza, che probabilmente ci sono comunque insegnanti in "esubero" (come si dice adesso) per il 2009/2010 le diano. Da più parti è stato proposto di ribadire, oltre al tempo, la richiesta di qualità, quindi di una scuola con compresenze per rinforzo, recupero e approfondimento. Ci sono molti moduli che girano per questo, anche noi in settimana ne metteremo uno a disposizione, e che vanno allegati dai genitori, sia da quelli della futura prima che delle altre classi, alla domanda di iscrizione e mandati in copia anche all'Ufficio Scolastico Regionale. E quale potrebbe essere il momento in cui si parla ai genitori di questo? Ci sembra che le assemblee informative non richiamino più nessuno. Allora si potrebbero utilizzare le riunioni di presentazione della scuola per i genitori delle future prime e per gli altri la consegna delle schede. Che si realizzi in questo modo un momento informativo su come sarà la scuola l'anno prossimo ci pare, oltre che lecito, opportuno: è logico che sia la scuola a informare i genitori su come sarà la scuola stessa ed è corretto che l'informazione arrivi a tutti, giacché tutti sono coinvolti. Potrebbe essere anche un'occasione in cui si fa una simulazione, ogni scuola la sua, sulla situazione dell'anno prossimo evidenziando i problemi che ci saranno, e si preparano magari delle diapositive per illustrare i cambiamenti.
Poi se il Preside è d'accordo i moduli per richiesta di tempo e qualità si possono dare nel corso della riunione, altrimenti - se un Preside non se la sente di appoggiare una richiesta di compresenza dato che il regolamento del Governo l'ha esclusa esplicitamente, li si può mettere a disposizione su un banchetto fuori dalla scuola. L'importante è che continuiamo a lavorare perché tra i genitori ci sia consapevolezza: cosa devono aspettarsi, cos'hanno perso, cosa si dovrebbe riconquistare.
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